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Chiesa degli Scalzi e il Giardino Mistico di Venezia: la storia e come visitarli

by Katia
chiesa scalzi giardino mistico

Il mio racconto di oggi ti porta in una delle mie ultime scoperte fatte nel mio viaggio a Venezia dello scorso maggio: la chiesa degli Scalzi e il Giardino Mistico.

La chiesa degli Scalzi è conosciuta anche come la chiesa di Santa Maria di Nazareth, è proprio attaccata alla stazione dei treni di Santa Lucia e chiunque arrivi a Venezia, ci passa davanti. Non sempre le cose ovvie sono le più conosciute: io non ci ero mai entrata e non sapevo dell’esistenza di un Giardino Mistico (nonostante le mie infinite visite in laguna da 30 anni a questa parte).

E’ bastato vedere per caso un video su youtube per domandarmi come mi sono fatta perdere una chiesa come questa (adoro il barocco e il rococò) e l’esistenza di un giardino nascosto. Lo so, cose che capitano (dicono tutti così, vero?) ma alla fine sono riuscita ad organizzare la mia visita guidata alla chiesa degli Scalzi e al Giardino Mistico.

Le cose da raccontare sono tantissime e non potevo raccontarle tutte: le emozioni provate, la felicità di esserci andata, tutta l’arte e la storia racchiuse qua dentro. Mi basta incuriosirti per farti entrare nella chiesa prima di proseguire negli altri luoghi da vedere nel sestiere Cannareggio.

Pillole di storia

La storia dei carmelitani inizia alla fine del 1100 in Palestina ai piedi del monte Carmelo. In ebraico, la parola Karmel significa “giardino di Dio” e per questo considerato il giardino della Palestina, un luogo sacro, simbolo di bellezza e ricchezza del suolo.

I primi pellegrini arrivati alla Fonte di Elia decisero di vivere da eremita, seguendo l’esempio del profeta Elia del Carmelo e loro unico fondatore al quale riconobbero la paternità. La loro fu una vita monastica e accanto alle loro celle, costruirono una chiesetta dedicata alla Vergine Maria, prendendo il nome di Fratelli di Santa Maria del Monte Carmelo.

L’ordine nacque ufficialmente solo nel Cinquecento in Spagna grazie a Santa Teresa di Gesù (meglio conosciuta come Santa Teresa d’Avola) e San Giovanni della Croce.

Da allora, l’ordine si diffuse velocemente con un’unica differenza: il nuovo ordine venne chiamato “scalzi” per poterlo differenziare da quelli “calzati”. La differenza tra i due è lo stile di vita dove si scelse quella più povera, semplice e ispirata ai principi di fedeltà.

L’obiettivo del nuovo ordine era quello di vivere per il bene della chiesa, nell’umiltà e accogliendo nel Corpo di Cristo tutte le anime a lui votate.

I carmelitani scalzi arrivarono a Venezia nel 1633 e fin da subito apprezzati per il loro servizio pastorale in città. Tant’è che nel 1649 il Senato della Repubblica Serenissima gli concesse l’autorizzazione di edificare una chiesa con relativo convento per poter praticare il loro culto.

Il luogo prescelto fu nel Sestiere di Cannaregio e all’epoca, la zona risultava marginale dato che il centro nevralgico era tra San Marco e il Rialto. Oggi, essendo la chiesa degli Scalzi a ridosso della stazione ferroviaria, risulta strano immaginarsela diversamente.

Chiesa dei Carmelitani Scalzi

La Chiesa di Santa Maria di Nazareth è un edificio costruito a cavallo tra il Seicento e il Settecento per volere dei Padri Carmelitani Scalzi. Essi acquistarono alcune case da un certo Francesco Venier nel 1649, edifici poi demoliti per far spazio alla costruzione della chiesa e del convento.

La facciata principale fu costruita sul Canal Grande; mentre la parte a nord della chiesa s’affacciava sul bròlo che all’epoca dava sulle acque della laguna.

L’architetto Baldassarre Longhena si occupò dei lavori: la pianta della chiesa si presenta con un’unica navata e due cappelle laterali, affiancate successivamente da due cappelle minori. Percorsa la navata, ci si trova di fronte ad un arco trionfale che precede il presbiterio rialzato e con una cupola.

  • La cosa curiosa è che la cupola è visibile solo all’interno: quando uscirai dalla chiesa, vai sul lato della stazione dei treni e alza lo sguardo. L’esterno non indica nessuna presenza di una cupola.

Dietro il presbiterio c’è un abside, un luogo dedicato al coro dei frati e chiuso al pubblico ma ci puoi entrare solo grazie alla visita guidata.

La chiesa ha subìto poi diverse modifiche nel corso del Settecento e tra gli artisti ci sono Giambattista Tiepolo per gli affreschi, Giuseppe Sardi per la facciata e Frà Giuseppe Pozzo per gestire i lavori interni. Tra gli scultori ci sono Heinrich Meyring, Bernardo Falconi e Tommaso Ruer.

Curiosità della Chiesa dei Carmelitani Scalzi

  • L’intera iconografia segue un unico filo conduttore. La matrice è carmelitana e in particolar modo, gli artisti si sono ispirati a Sanata Teresa d’Avila, Madre e Fondatrice della famiglia degli scalzi.
  • Il soffitto della navata centrale presentava il più grande affresco di Giambattista Tiepolo e distrutto da una bomba nemica, sganciata da un aereo austriaco nel 1915. Oggi c’è una tela di Ettore Tito con la rappresentazione della traslazione della Santa Casa di Loreto.
  • Nella Cappella della Santa Famiglia è stato sepolto Ludovico Manin, l’ultimo doge della Repubblica Serenissima.

Giardino Mistico

La creazione del bròlo s’era resa necessaria perché considerato un continuum inscindibile dalla chiesa di Santa Maria di Nazareth e il relativo convento. La chiesa, il convento e il bròlo sono da sempre i luoghi principali della vita dei carmelitani scalzi che si mescolano e vivono in simbiosi.

Ogni pianta presente nel giardino è una scelta mirata e ognuna di essa rappresenta una virtù. Coltivare i doni di Dio nel giardino ha un significato simbolico: dedicarsi alle piante è come dedicarsi a noi stessi.

All’origine, il Giardino Mistico si presentava molto più grande ma con la caduta della Serenissima e l’arrivo della dominazione austrica, l’assetto urbano della città subisce dei cambiamenti.

E’ del 1860 la creazione di un lungo ponte che collega la terraferma con Venezia e l’arrivo del treno in laguna. La costruzione della stazione dei treni toglie spazio al bròlo: basti pensare che l’antico giardino arrivava all’attuale quinto binario!

Oggi, la chiesa si trova nel bel mezzo di un movimentato traffico pedonale che spesso non si rende conto dell’antica storia della chiesa di Santa Maria di Nazareth. Io sono la conferma di tutto questo: fino a quando non ho seguito la visita guidata nella chiesa e nel giardino mistico, mai mi sarei immaginata di cosa potesse nascondere la facciata della chiesa.

Le caratteristiche e i simboli del bròlo

Il Giardino Mistico è stato restaurato e riaperto al pubblico nel 2015: è un piccolo scrigno dove la biodiversità lagunare è salvaguardata. Per poterlo fare, sono scelte e recuperate tutte le essenze floreali proprie dell’habitat veneziano.

Nulla è lasciato al caso nel Giardino Mistico. Ogni cosa al suo interno ha un riferimento simbolico al giardino della Genesi al quale si aggiunge anche l’archetipo dell’Hortus conclusus del Cantico dei Cantici.

Il bròlo dei carmelitani scalzi ha una struttura tipicamente veneziana: il muro fa da barriera protettiva contro il vento e l’erosione del mare. All’interno del giardino si trova anche una corte sulla quale s’affacciano il convento e la chiesa. Al centro della corte c’è un pozzo utilizzato in passato come cisterna per l’acqua.

Il Giardino Mistico riprende i motivi e le finalità dell’hortus simplicium medievale e conosciuto meglio come il “giardino dei semplici”. Al suo interno ci sono erbe medicamentose, ortaggi e alberi da frutto. Un mix di piante dovuto in parte dalla tradizione monastica e dall’altra dalla forte presenza di giardini officinali all’interno dei palazzi veneziani.

Un plus nel giardino dei carmelitani scalzi è legato all’importanza alla sacra simbologia numerica. Come? Lo spazio è strutturato in sette aiuole, quattordici partizioni e otto sentieri percorribili. Nella tradizione cristiana, sette sono i giorni della Creazione, sette sono i Doni dello Spirito Santo, le Virtù, i Sacramenti e i peccati capitali.

Percorrere il giardino mistico significa percorrere le tappe che il fedele percorre per poter raggiungere la salvezza spirituale. Le tappe sono:

  • la prima aiuola è il prato erboso.
  • Segue l’Orto dei Semplici, dove sono coltivate le piante curative.
  • La terza tappa è costituita dall’orto dei frati, formato dagli ortaggi.
  • Il quarto settore è il vigneto.
  • Il frutteto dei gusti perduti occupa il quinto settore: sono quaranta gli alberi che ricordato le tappe più importanti della storia di fede tra Dio e il suo popolo.
  • L’orto dei Getsemani è un uliveto del sesto settore.
  • La settimana zona è un bosco che richiama alla natura delle origini.

La moldavica dei carmelitani

Il bròlo serviva alla sussistenza alimentare, oltre ad una varietà di piante utilizzate soprattutto quelle curative. Tra le piante che hanno caratterizzato i carmelitani scalzi di Venezia è la melissa moldavica. Il nome botanico è Dracocephalum moldavica e si differenzia dalla Melissa officinalis: in comune hanno le stesse proprietà curative con la differenza che la prima è più aromatica, maggiormente disinfettante e antinfiammatoria.

Sono gli stessi frati che hanno portato a Venezia la moldavica, seminandola, raccoglierla nel periodo della fioritura ed estrarne l’olio essenziale.

Si racconta che fu un padre carmelitano che portò per primo la melissa moldavica nel Settecento, quando si trasferì da Parigi in laguna. Con sé portò il segreto della sua fabbricazione che tutt’ora rimane segreto.

Informazioni utili

  • La visita alla chiesa di Santa Maria di Nazareth è gratuita se fatta autonomamente. L’accesso al Giardino Mistico è riservato alle sole visite guidate.
  • La visita comprende sia la chiesa che il Giardino Mistico. L’offerta è dai 5 € in su a persona e contribuisce al mantenimento della chiesa e del giardino stesso.
  • Le guide sono dei volontari formati dagli stessi Carmelitani Scalzi e puoi consultare il loro sito www.chiesadegliscalzi.it.

Perché visitare la chiesa degli scalzi e il Giardino Mistico?

Durante il tuo soggiorno a Venezia ti consiglio di organizzare una visita guidata alla chiesa degli scalzi e al Giardino Mistico. La chiesa la potrai visitare anche da solo e senza pagare nessun biglietto d’ingresso (cosa rara a Venezia) e probabilmente ti starai domandando perché spendere dei soldi per seguire una visita guidata.

Ecco le mie ragioni:

  • potrai entrare in luoghi chiusi al pubblico come il Giardino Mistico e l’abside.
  • La guida ti darà molte informazioni riguardo la chiesa e il giardino e non tutte sono scritte nelle guide turistiche. Ad esempio, io, dato che ero da sola, sono stata inserita in un gruppo che ha disdetto all’ultimo. La mia guida mi ha fatto la visita solo per me ed è durata la bellezza di 2 ore e mezza e mi ha riempita di informazioni interessanti (per mia gioia!).
  • Le guide sono formate dai Carmelitani Scalzi e per questo le informazioni date virano più sulla spiritualità e non sulla storia dell’arte pure. Non spaventarti se non sei credente: il credo dei carmelitani ha influenzato la costruzione dell’edificio e del giardino e la guida ti permetterà di capire meglio perché sono state fatte alcune scelte piuttosto che altre.

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4 comments

Venezia Help Novembre 22, 2023 - 9:45 am

Grazie per aver condiviso questa esperienza affascinante a Venezia!
La tua descrizione della Chiesa di Santa Maria di Nazareth e del suo legame con l’ordine dei Carmelitani Scalzi è affascinante e coinvolgente. Ho trovato interessante la storia di Melissa, sarà perchè sono un appassionato di storia, ma credo conferisca quel tocco magico alla narrazione.
Mi ha ispirato a considerare una visita a questi luoghi speciali la prossima volta che sarò a Venezia.

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Katia Novembre 22, 2023 - 3:10 pm

E’ un luogo che ho adorato ed è stato un piacere raccontarlo sul mio blog!

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Francesco Betti Agosto 16, 2022 - 7:29 pm

Ho un piccolissimo appartamento a Venezia da tre anni. Mi interessano i luoghi di vita, ma anche le storie che incarnano. Ho cercato a lungo sui muri delle abitazioni i bassorilievi che via via, nel corso della storia, sono stati incastonati. In particolare ho apprezzato le patere, a partire da quelle sull’ingresso laterale della chiesa del Carmine: raccontano lotte tra il bene e il male, ricordano passi della Bibbia, …
Ho ammirato e continuo a scoprire chiese, luoghi dove leggere forme di spiriyualità difficili oggi da decifrare.
Grazie per il tuo contributo sulla chiesa degli Scalzi
Francesco

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Katia Agosto 16, 2022 - 10:00 pm

Grazie Francesco per esserti fermato!

Sono dell’idea che Venezia possa offrire tanto in questo senso e per questo, una città che deve essere conosciuta con molta calma e magari ritornando diverse volte nei luoghi. O con qualcuno che la conosce per farti aprire gli occhi come è successo a me: la guida è stata davvero brava a spostare l’attenzione sulla spiritualità che non sulla storia e l’arte. Una spiritualità che non vuole convincerti di qualcosa ma che vuole far capire il perché sono state fatte certe cose piuttosto che altre.

Contenta di essere entrata nella chiesa degli Scalzi ed esserci stata per bene 2 ore e mezza. E contenta di averne parlato qua sul blog per invogliare le persone ad entrare.

Una buona serata a te!

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