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Dove ammirare Bologna dall’alto? 6 tappe panoramiche per una vista a 360°

by Katia
bologna dall'alto

Sono tanti davvero, i motivi per cui vale la pena di visitare Bologna. Dal cibo, all’arte, alla storia e chi più ne ha, più ne metta perché ci troviamo di fronte ad una città in cui basta poco perdersi tra i suoi edifici dalla pietra rossa. Mi piace l’idea di poter proporre un altro punto di vista della città che unisce spesso natura, storia e arte: sai dove puoi ammirare Bologna dall’alto?

Ti racconto i sei luoghi dove ho potuto farlo io durante i miei diversi soggiorni bolognesi. La mia lista è ancora lunga e sicuramente l’elenco di questo post aumenterà nel corso del tempo.

Tutte le tappe di cui ti parlo sono in centro storico e facilmente raggiungibili a piedi; eccetto il Santuario di San Luca. Lui lo potrai raggiungere a piedi ma sarà più faticoso perché dovrai percorrere 4 km di portici: se non te la senti, la salita la potrai fare con i mezzi pubblici, per poi scendere a piedi.

Un ultimo consiglio prima di partire: scarpe comode, mi raccomando!

1. Il campanile della cattedrale metropolitana di San Pietro

Devo dire che ci sono arrivata per caso alla fine di un caldo pomeriggio estivo, quando mi sono soffermata sul cartello esposto all’entrata della cattedrale di San Pietro.

L’aspetto attuale della chiesa è il risultato di una ristrutturazione risalente al Settecento e l’imponente facciata attira facilmente l’attenzione di chi percorre via dell’Indipendenza.

I motivi per salire sulla torre campanaria sono tanti e non solo per ammirare Bologna dall’alto.

Dall’esterno non ci si rende conto di una particolarità: la torre include al suo interno un’altra torre medievale. Nella costruzione del nuovo campanile si è voluto mantenere la vecchia struttura, costruendo tutto intorno. La torre più antica è visibile solo nel momento in cui si entra e si salgono le scale.

Un altro motivo per risalire il campanile è per poter vedere con i propri occhi la più grossa campana suonabile alla bolognese: con i suoi 33 quintali, servivano ben 23 persone per suonarla. Una volta arrivata in cima, a me è capitato che le quattro campane abbiano deciso di suonare tutte insieme all’ora prestabilita e assordando tutti presenti!

  • Il campanile è aperto il sabato dalle 14.00 alle 16.30 e nel periodo estivo anche anche dalle 19 alle 23.
  • L’offerta è di 5 € e serve per la manutenzione della stessa (mentre la visita alla cattedrale e alla cripta è gratuita).
Bologna di sera dal campanile della cattedrale metropolitana di San Pietro

2. Salire sulla Torre degli Asinelli

La Torre degli Asinelli è tra i simboli più conosciuti di Bologna e una delle tappe da spuntare nella lista delle cose da fare. Alta quasi 100 metri, conta ben 498 scalini (a tratti faticosi): una volta arrivati in cima, è possibile ammirare i tetti di Bologna, ripagando della fatica fatta.

Insieme alla Torre Garisenda, la Torre degli Asinelli è stata costruita durante il Medioevo per scopi difensivi. E’ stata utilizzata anche come carcere e patibolo per gli uomini di chiesa condannati a morte: i prigionieri erano rinchiusi in una gabbia di ferro e lasciati all’esterno, in balia delle intemperie.

Oggi per fortuna non è più così e noi ce la possiamo godere da turisti: la Torre degli Asinelli la trovi in piazza di porta Ravegnana, a due passi da via Zamboni e piazza Maggiore. E’ impossibile non notarla e trovarsi ad ammirarla con il naso all’insù.

3. Ammirare i tetti (e le stelle) dalla Specola

Salire in cima alla Specola non è solo un momento di ammirazione sulla città e i colli circostanti ma è anche un tuffo nella storia della più antica università del mondo occidentale.

Per accedervi, è necessario seguire una visita guidata che illustra l’evoluzione degli studi astronomici attraverso strumenti sofisticati e mappe geografiche. La Specola di Bologna nasce tra il 1712 e il 1726 all’interno di Palazzo Poggi grazie a Luigi Ferdinando Marsigli e all’architetto Giuseppe Antonio Torri.

L’avvio all’attività dell’osservatorio è legata al direttore dell’epoca, Eustachio Manfredi: il suo lavoro è legato agli aspetti pratici dell’astronomia e della meccanica, oltre allo studio e alla divulgazione scientifica.

La Specola è rimasta attiva fino al Novecento, quando oramai non poteva più ospitare i moderni macchinari. E’ così che nel 1936 le attività sono state spostate nel nuovo osservatorio di Loiano e diretto da Guido Horn d’Arturo.

  • L’entrata costa 5 € previa prenotazione da www.sma.unibo.it (e visita guidata inclusa).
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Via Zamboni, la Torre degli Asinelli, il campanile della cattedrale di San Pietro e sullo sfondo, la basilica di San Luca

4. Bologna vista dalla cupola del Santuario di S. Luca

Il Santuario di San Luca è un altro dei simboli della città e luogo caro ai bolognesi. E’ raggiungibile seguendo il portico più lungo d’Europa: ben 4 km che da Porta Saragozza arrivano in cima al Colle della Guardia.

Dopo aver visitato il Santuario, puoi accedere al terrazzino panoramico attraverso le antiche scale a chiocciola che portano fino al sottotetto del Santuario. Il panorama è a 180° su Bologna e i colli circostanti: diverse persone mi hanno confermato che nelle giornate limpide, è possibile intravedere il mare Adriatico!

L’apertura al pubblico del terrazzino risale al 2017 ed è gestita dall’associazione Succede solo a Bologna. In caso di maltempo, le visite sono sospese: è capitato a me la prima volta che ho visitato il Santuario di S. Luca! Era in arrivo un bel temporale estivo che ha bloccato l’accesso alla terrazza panoramica; sono dovuta ritornare una seconda volta dopo aver consultato il meteo.

  • Per approfondire la storia del Santuario di San Luca e di cosa puoi ammirare al suo interno, ti rimando alla mia esperienza fatta!
  • Il biglietto lo si può fare in loco al costo di 5 € con eventuali riduzioni. Il ricavato sarà devoluto allo stesso Santuario per la manutenzione.
  • Accesso è continuo e senza prenotazione dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.00. La domenica l’orario è dalle 12.00 alle 18.00.

5. Sentire l’orologio dalla torre di Palazzo d’Accursio

Palazzo d’Accursio è stata una delle mie ultime tappe fatte a Bologna e si trova in Piazza Maggiore, proprio accanto alla chiesa di San Petronio.

La struttura è un agglomerato di edifici costruiti nel corso dei secoli. Il nucleo più antico comprendeva anche l’abitazione privata d Accursio, un docente di diritto nello Studio Bolognese. Nel Cinquecento è stato inserito un orologio nella torre, insieme ad un carosello con automi di legno (rimosso poi nel 1796).

Due sono le tappe per ammirare Bologna dall’alto: la prima è la terrazza situata a metà del percorso e la seconda è dalla torre stessa. L’ultimo tratto è raggiungibile con delle scale in legno piuttosto irte: ti consiglio di fare attenzione!

  • L’entrata costa 8 € e include una visita in autonomia alla Torre dell’Orologio e alle Collezioni Comunali d’Arte. La prenotazione va fatta sul sito di www.bolognawelcome.com.
  • In alternativa, puoi prenotare la visita con l’audio guida sia alla Torre dell’Orologio e alle Collezioni Comunali d’Arte e assaggiare prelibatezze bolognesi al Mercato del Quadrilatero.
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Piazza Maggiore e la Torre degli Asinelli in una fredda giornata di novembre

6. La terrazza di San Petronio

La chiesa di San Petronio è la più grande chiesa di Bologna, se non tra le più vaste d’Europa. Il suo stile è gotico e la prima pietra è stata posta nel 1390 in onore di San Petronio, il santo della città. La sua facciata risulta ancora oggi incompleta, nonostante siano passati diversi secoli.

Prima di salire sulla terrazza, ti consiglio di visitare l’interno della chiesa per non lasciarti scappare alcune particolarità:

  • per ammirare la meridiana di Cassini. Costruita nel 1657, in sostituzione di quella precedente, risulta essere la meridiana più grande del mondo con i sui 66.8 metri di lunghezza.
  • Ammirare gli imponenti affreschi della Cappella Bolognini.

Una volta visitato l’interno, puoi uscire dalla chiesa di San Petronio e recarti in piazza Galvani per accedere alla terrazza panoramica. Giusto per prepararti psicologicamente, t’avviso che ci sono 500 gradini distribuiti in 30 rampe di scale. I miei consigli sono quelli di salirci solo con scarpe molto comode e di non soffrire di vertigini: le rampe sono in ferro (quelle con tanti buchini per intenderci) e poste all’esterno della struttura.

  • Il biglietto costa 5 €  e serve per la manutenzione della stessa (mentre la visita alla chiesa è gratuita)
  • Gli orari d’apertura: sabato e festivi dalle 10.00 alle 13.00 (ultimo ingresso alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 (ultimo ingresso alle 17.00).

Ammirare Bologna dall’alto

Bologna è conosciuta anche come la città dalle tantissime torri: nel Medioevo se ne contavano circa 180. Il numero è indicativo e dobbiamo ringraziare il conte Corrado Gozzadini, senatore d’Italia nell’Ottocento, che si occupò della storia locale attraverso lo studio di antichi documenti cittadini.

Un’idea della quantità di torri la si può avere visitando le Collezioni Comunali d’Arte all’interno di Palazzo Accursi, dove un plastico riproduce una Bologna medievale.

Oggi ne sono rimaste ben poche perché, tra terremoti, guerre e demolizioni varie, molte esistono solo sui documenti o nei dipinti. Ma questo non vuol dire che non ci sia la possibilità di ammirare Bologna dall’alto!

Anzi, i colli bolognesi sono una valida alternativa a torri campanili: oltre al Santuario di San Luca, puoi raggiungere l’ex convento olivetano San Michele in Bosco. O semplicemente organizzar una bella passeggiata nei dintorni in una limpida giornata.

Buona ricerca panoramica!

Cosa farai quando sarai a Bologna?

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