Modena è conosciuta certamente per l’Aceto Balsamico DOP, per aver dato i Natali a Luciano Pavarotti ed essere rinomata come la città dei motori. Il mio itinerario è prettamente culturale, attraverso il quale ti porto a cosa vedere a Modena in un giorno attraverso le sue maggiori attrazioni storico-artistiche.
Patrimonio UNESCO dal 1997, Modena fa parte di quelle deliziose città a misura d’uomo che caratterizzano la pianura Padana dell’Emilia Romagna. I suoi portici e gli edifici con i mattoni rossi, le tante biciclette che animano il centro storico, il profumo all’ora di pranzo che esce dalle tante trattorie.
Ti accompagno attraverso i punti salienti della cultura modenese. Premetto che non ho inserito il Palazzo Ducale, sede della famosa Accademia Militare: è aperta solo il sabato e la domenica su prenotazione e visitato Modena in un tiepido venerdì di novembre, non sono potuta entrare.
Il Duomo e piazza Grande
Come in ogni città che si rispetti, la visita inizia nella piazza principale. Il cuore di Modena è piazza Grande col suo imponente Duomo e la Torre Ghirlandina. La costruzione del Duomo di Modena inizia nel 1099 grazie al progetto dell’architetto Lanfranco e con l’aiuto dello scultore Wiligelmo.
Lo stile della basilica è prettamente romanico e l’interno è caratterizzato da tre navate, una cripta dove è sepolto San Geminiano (patrono della città) e diverse opere interessanti come la Madonna della Pappa. Il materiale usato proviene da Mutina romana, una città oggi sepolta e collocata lungo l’antica Via Emilia.
Tra gli avvenimenti importanti, possiamo ricordare:
- nel 1106 è stato traslato nella nuova cripta il corpo del Santo Patrono in presenza di Papa Pasquale II e di Matilde di Canossa.
- Nel 1173 si è tenuto il congresso della Lega Lombarda, di cui Modena faceva parte.
- La consacrazione della Basilica è avvenuta nel 1184 in presenza di Papa Lucio III.
- Una leggenda metropolitana racconta che quando visitò Modena, l’Imperatore Carlo V rischiò di rompersi una gamba scivolando sul pavimento della cattedrale.
- Pure Napoleone è passato di qui e in suo onore è stato intonato un solenne Te Deum.
Per conoscere meglio il Duomo, la visita continua ai Musei del Duomo dove è custodito il Tesoro della Cattedrale e diversi reperti scultorei che testimoniano le vicende della stessa.
Informazioni utili per visitare il Duomo e il suo museo:
- L’entrata al Duomo è gratuita. Gli orari di apertura sono: dal martedì alla domenica dalle 7 alle 19. Il lunedì dalle 7 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00.
- I Musei del Duomo sono aperti nella stagione estiva dal martedì alla domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Nel momento in cui scrivo, il settore relativo al Tesoro non è visitabile perché in fase di riallestimento: per questo l’ingresso è al prezzo ridotto di 3 €.

Torre Ghirlandina di Modena
Venire a Modena e non visitare la Torre Ghirlandina? Che non sia mai! Il simbolo della città è un ottimo modo per ammirare la città da un altro punto di vista: dall’alto. Il suo nome deriva dal fatto che è chiamata “piccola balaustra” per via del doppio giro di balaustre che decorano la guglia, diventando leggiadre come ghirlande.
Le origine sono ancora ignote perché mancano le testimonianze. Di sicuro, la costruzione delle fondamenta della Torre Ghirlanda è databile entro il 1160. E’ solo nel 1310 venne terminata: il suo aspetto gotico è dato dalle guglie che decorano la cuspide ottagonale.
La funzione della Torre Ghirlandina è stata prima di tutto civica: le campane hanno scandito la vita della città. Indicava l’ora, l’apertura delle porte della cinta muraria o semplicemente per indicare un eventuale pericolo imminente.
Al suo interno erano custoditi anche i forzieri del comune e gli atti pubblici. E’ presente la copia della Secchia Rapita che ricorda la sconfitta del Comune di Bologna su Modena durante la battaglia di Zappolino del 15 novembre 1325.
La torre è alta poco più di 89 metri e per raggiungere la cima, bisogna fare ben 200 scalini che formano una scala a chiocciola. Durante la salita ci sono alcune tappe come la sala dove è custodita la Secchia Rapita, la Sala degli Strumenti Scientifici e la Sala dei Torresani.
- Il biglietto costa 3 € e io ho prenotato la visita all’Ufficio Informazioni Turistiche di Modena, situato in piazza Grande 14. La prenotazione si può fare anche online.
Palazzo Comunale di Modena e le sue sale storiche
Il Palazzo Comunale sorge in piazza Grande, proprio di fronte al Duomo e lo si riconosce subito per via della Torre dell’Orologio e le bandiere appese fuori. L’aspetto che possiamo ammirare noi oggi è l’insieme di 8 edifici costruiti in diverse epoche storiche e collegate tra loro da un lungo porticato con colonne di marmo.
Le sale sono una più bella dell’altra grazie agli affreschi che decorano le pareti.
- La Sala della Torre Mozza è così chiamata per via dell’antica torre civica medievale, oramai riadattata alla nuova realtà. Qua dentro venivano custoditi i documenti più importanti.
- Nel Camerino dei Confirmati si trova la Secchia Rapita, un trofeo di guerra sottratto dai modenesi ai bolognesi durante la battaglia di Zappolino del 1325.
- Un grande camino cinquecentesco caratterizza la Sala del Fuoco, dove si riscaldavano i commercianti del mercato di piazza Grande.
- La Sala del Vecchio consiglio è decorato con un soffitto seicentesco dipinto da Bartolomeo Schedoni ed Ercole Dell’Abate, grazie al quale viene esaltato il buon governo e l’amore per la patria.
- Diversi dipinti che riprendono l’idea degli arazzi di Girolamo Vannulli abbelliscono la Sala degli Affreschi.
- Infine, la Sala dei Matrimoni trasformata da archivio a luogo dove oggi si celebrano i matrimoni civili.
Le informazioni utili per visitarle:
- La visita alle Sale Storiche è gratuita e autonoma. E’ prenotabile all’Ufficio Informazioni Turistiche di Modena, situato in piazza Grande 14 oppure online su www.visitmodena.it/it/palazzocomunale: le entrate sono scaglionate.

Visita all’Acetaia dell’aceto balsamico di Modena
Modena è conosciuta anche per la produzione dell’aceto balsamico. Per questo consiglio di prenotare una visita all’interno dell’Acetaia Comunale per avere un’infarinatura sulla storia e la produzione dell‘Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
Un’ora intensa dove dei Maestri raccontano il loro percorso per diventare degli esperti, come è nato l’aceto balsamico, come viene prodotto nelle campagne circostanti.
L’Aceto Balsamico Tradizionale è il frutto di un insieme di condizioni ottimali tra clima e produzione del mosto. La lavorazione sapiente da parte di persone che lo fanno per passione, seguendo le tappe obbligate della tradizione, fa sì che il prodotto finale abbia caratteristiche uniche.
- E’ prenotabile all’Ufficio Informazioni Turistiche di Modena, situato in piazza Grande 14. Le visite sono fatte solo il venerdì, sabato e domenica.
- La visita costa 2 €, dura un’ora e si svolte all’ultimo piano del Palazzo Comunale (lo stesso edificio dove sono situate le Sale Storiche).
Palazzo dei Musei
E’ chiamato Palazzo dei Musei proprio perché al suo interno ci sono diversi musei ospitati nella stessa struttura. Tra tutte le visite fatte, questa è quella che mi ha preso di più come tempistiche: ti consiglio di visitare il palazzo con calma e senza fretta perché al suo interno ci tante tappe da fare.
- Al piano terra si trovano il Museo Lapidario Estense e il Museo Lapidario dei Musei Civici. Se ti interessa l’archeologia, puoi continuare il percorso al Parco Archeologico e Museo all’aperto della Terramara di Montale, situato a pochi chilometri da Modena.
- La visita prosegue al primo piano ai Musei Civici: a novembre 2022, quando ci sono stata io, erano chiusi per un allestimento delle sale. Sono custodite testimonianze della presenza umana nella zona di Modena dal Neolitico alla Modena Urbana.
- All’interno della Biblioteca Estense Universitaria sono conservati libri a stampa, incunaboli, cinquecentine e codici miniati che vanno dal Trecento al Cinquecento.
- La Galleria Estense occupa l’ultimo piano del Palazzo dei Musei. Cosa si può ammirare al suo interno? Una collezione che mette in mostra gli interessi artistici degli Estensi: pitture, sculture, arte minori e un tocco di archeologia.
Le informazioni utili per visitare il Palazzo dei Musei:
- Il biglietto costa 6 €. Ci sono delle riduzioni e la possibilità di acquistare biglietti cumulativi Galleria Estense, Palazzo Ducale Sassuolo e mostra.
- Gli orari d’apertura da martedì a sabato dalle 8.30 alle 19.30, domenica e festivi dalle 10 alle18.

Passeggiare per il centro storico di Modena
Modena conta appena 700.000 abitanti e il suo centro storico è talmente raccolto che basta poco visitarlo per visitarlo. Io sono stata fortunata: durante il mio lungo e piovoso fine settimana novembrino, il giorno in cui ho visitato Modena è stato l’unico in cui il sole ha fatto capolino dalla nebbia.
Piazza Grande con i suoi edifici più importanti come il Comune, il Duomo e le caratteristiche vie che si diramano tutt’intorn. Si prosegue verso Piazza XX Settembre, facendo tappa al Mercato Storico Albinelli; mentre lo shopping segue via Emilia Centro.
Io ho un debole per i parchi e giardini: avendo ancora a mia disposizione un po’ di tempo libero prima di andare a prendere il treno, mi sono rilassata al Parco Giardino Ducale Estense. Al suo interno c’è anche un Orto Botanico: 300 metri quadri di superficie coperta per il ricovero e l’ostensione delle piante.
Poco distante sorge il Palazzo Ducale, situato in piazza Roma. Passarci davanti fa un certo effetto per via della sua maestosità. Al suo interno c’è l’Accademia Militare, l’erede della Reale Accademia Sabauda fondata in Torino il 1 settembre 1677.

Perché visitare Modena?
Modena è una di quelle città che si visita tranquillamente in una giornata. Preparando in anticipo le visite, si può passare una giornata all’insegna dell’antistress, godendosi una città a misura d’uomo.
I miei interessi mi hanno portato a far tappa nei musei d’arte: non potendo visitare il Palazzo Ducale, ho inserito la visita guidata all’Acetaia Comunale che mi ha suggerito un’amica. Oltre all’arte, questa è la terra della Ferrari e della Maserati, della musica con Luciano Pavarotti e del buon cibo locale.
- la Casa Museo Luciano Pavarotti, un luogo dove lo stesso cantante amava ospitare gli amici e insegnare ai giovani cantanti. Sono esposti i costumi di scena, i cimeli e tutti i premi di Luciano Pavarotti.
- Il Museo Enzo Ferrari, per gli amanti delle auto (non siamo tanto distante anche dal Museo Ferrari di Maranello).
- La Collezione Panini, dove è nata la leggenda della Maserati.
In alternativa, cosa vedere a Modena oltre ai musei che ti ho raccontato?
Ho trovato una città ospitale, dove in ogni occasione sono stata coccolata a più non posso e non è scontato. Non so ancora quando ma ho intenzione di ritornarci. La prima tappa sarà sicuramente il Palazzo Ducale!
9 pensieri sparsi
Ecco, questo è un articolo che mi può tornare utile molto presto perché solitamente andiamo a far visita a dei parenti in provincia di Reggio Emilia, in treno, e mi son ripromessa che la prossima volta vorrei fare una sosta a Modena
É da un po’ che tengo sotto controllo Modena per visitarla in giornata o in due giorni: essendo solo a circa due ore da casa sarebbe la meta ideale per un viaggetto in solitaria durante un weekend ma ancora non ho trovato una buona offerta per gli alloggi. Cercherò ancora e mi salvo il tuo articolo!
Io avevo base a Bologna e Modena è stata una gita fuori porta!
Modena è una città che mi ispira molto per una gita di un weekend (ci muoviamo da Brescia). L’Emilia Romagna è una regione che conosco ancora poco, qualche settimana fa siamo stati a Ferrara e mi è piaciuta moltissimo, ricca di arte e cultura, buona cucina e a misura d’uomo! Modena è una delle prossime in lista 😉
A me piacerebbe ritornarci perché mi ha fatto davvero una bella impressione e ho ancora in sospeso alcune mete da visitare!
Ho saputo che da Dicembre i musei civici hanno anche una nuova interessante sezione dedicata agli etruschi . Tutta da esplorare, Modena
Si! Infatti io ho trovato chiuso il settore dei Musei Civici proprio per un nuovo allestimento, Etruschi inclusi.
Sono stata diversi anni fa a Modena giusto di passaggio ma con questo articolo hai risvegliato in me i ricordi che ho legati al breve city tour che avevo avuto della città! In quell’occasione avevo avuto la fortuna di visitare un’acetaia privata, di un amico. Una bella tradizione che fa da sfondo a tutta la città!
Vedere una vera acetaia in loco deve essere ancora più emozionante! La guida mi ha detto che vogliono candidare l’Aceto Balsamico di Modena come patrimonio UNESCO.