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Cracking Art a Trieste e il Salone degli Incanti

by Katia
cracking art triest

Una delle prime cose che mi è saltato all’occhio girando per la città è stata la Cracking Art, arrivata anche a Trieste. Nel primo giro di perlustrazione ho conosciuto i lupi rosa davanti alla Camera di Commercio in piazza Borsa e l’elefante rosso che spingeva le colonne del Teatro Verdi.

Poi, durante il Free Walking Tour, la nostra guida Giulia ci ha parlato della mostra Incanto allestita all’interno del Salone degli Incanti lungo il molo. Gli animali colorati collocati davanti agli edifici più importanti non sono altro che la mostra diffusa legata alla presenza del collettivo Cracking Art a Trieste!

Li avevo conosciuti a Mondovì in provincia di Cuneo dove un elefante rosso si trovava a ridosso della Torre Civica situata nel Parco del Tempo. Con l’amica che mi aveva accompagnato ci siamo fatte tante foto perché l’abbiamo trovato simpatico ed è per questo che sono stata contenta ritrovare questa bussa esposizione anche qui!

Il salone degli Incanti

Passeggiando sul lungo mare triestino è facile imbattersi in questo edificio neoclassico, tipico stile delle case che s’affacciano lungo la Riva Nazario Sauro. Il Salone degli Incanti risalta dal campanile con un orologio che s’illumina la notte: diciamo pure che è un finto campanile di una finta chiesa.

Il Salone degli Incanti altro non è che un ex pescheria centrale e la torre fungeva da torre piezometrica. Un modo elegante per nascondere il serbatoio d’acqua marina usata per rinfrescare il pesce. La sua architettura mostra decorazioni a bassorilievo di pesci, crostacei, tipiche imbarcazioni usati all’epoca per la pesca e i bragozzi.

Il progetto è frutto dell’architetto Giorgio Polli e databile al 1913: l’aspetto neoclassico vuole essere un compromesso tra tra tradizione e modernità. Infatti è all’interno, nella Sala degli Incanti, che il nuovo stile esplode. L’esterno ha un gusto più classico legato ai gusti dell’epoca: un modo per adattarsi allo stile degli edifici vicini e non dare troppo nell’occhio.

Oggi è sede del Centro Espositivo d’Arte Moderna e Contemporanea dove vengono esposte mostre e organizzati eventi artistici. Come il punto di partenza per ammirare la mostra Incanto del collettivo Cracking Art che prosegue poi nelle vie del centro storico.

Cracking Art in piazza della Borsa

Cracking Art e la mostra diffusa Incanto

Cracking Art è arrivata a Trieste grazie 120 opere di diversa grandezza e forma. “Per incanto, come per incanto, in modo improvviso e imprevedibile, come per magia” simpatici animali abiteranno nei pressi di importanti edifici storici del capoluogo. E’ un modo per conoscere la città e i suoi monumenti più importanti attraverso creature sorprendenti.

Sarà l’arte ad andare incontro alle persone e non viceversa: una Trieste animata da chiocciole, rondini, conigli, coccodrilli, elefanti, pinguini, lupi e rane. Con un tocco di colore in più e un sorriso sulle labbra di tutti. Il bello è che gli animali si spostano continuamente. Vivevano di vita propria grazie ai passanti: ogni volta che ci passavo davanti le statue erano state messe in posizioni diverse. E forse è proprio il bello di questo tipo di arte, dove ci si può fermare per una foto, toccarla e magari spostarla a proprio piacimento.

Mentre all’interno del Salone degli Incanti c’è una simpatica (e colorata) invasione di chiocciole di ogni dimensione. Io sono stata la prima a spassarmela tra le varie chiocciole e i bambini si divertivano a spostarle o a sederci sopra. L’effetto è stato molto bello grazie ai tanti colori delle chiocciole ma anche dal sole che tramontando ha “incendiato” di rosso la sala attraverso le vetrate.

Dove trovare gli animali fatati della Cracking Art?

  • Punto di partenza (o di arrivo: per me è stato così!): il Salone degli Incanti in Riva Nazario Sauro 1
  • Tra il parco e la biblioteca Sveviana in piazza Hortis
  • Piazza Cavana
  • Spingendo le colonne del Teatro Verdi in piazza Verdi
  • Camera di Commercio in piazza della Borsa
  • Palazzo della Cassa di Risparmio di Trieste in via Cassa di Risparmio
  • Piazza Ponterosso
  • Sulla finestra della chiesa di S. Antonio Taumaturgo sul lato di via delle Torri
  • Hotel Hilton in piazza della Repubblica

Il collettivo Cracking Art

La data di nascita del collettivo Cracking Art è il 1993 e attraverso questo movimento si vuole cambiare il concetto di arte contemporanea. Come? Mixando l’impegno sociale a quello ambientale, evidenziando come sia sempre più stretto il rapporto tra vita naturale e vita artificiale.

Le opere di Cracking Art sono particolari e di certo non passano inosservate: tanti animali di varie dimensioni animano le città. Sono in plastica e puntando su una lavorazione del tutto rivoluzionaria del materiale. Riciclare e riutilizzare la plastica vuol dire toglierla da una distruzione tossica e devastante per l’ambiente. Un vecchio materiale per una nuova vita.

Le coloratissime installazioni conquistano spazi molto diversi tra loro. Si va dai luoghi legati all’arte a quelli della vita di tutti i giorni e che magari non c’entrano nulla con la cultura.

Dal sito crackingart.com

Il termine Cracking Art deriva dal verbo inglese “to crack”, che descrive l’atto di incrinarsi, spezzarsi, rompersi, cedere, crollare.
Con il nome di cracking catalitico è anche chiamata la reazione chimica che trasforma il petrolio grezzo in plastica:
per gli artisti è questo il momento in cui il naturale permuta in artificiale, l’organico in sintetico, ed è tale processo che essi intendono rappresentare attraverso la loro arte.
cracking art triest
Scappando dall’hotel Hilton di piazza della Republica

Informazioni utili

  • La visita alla mostra Incanto è gratuita: il punto di partenza è presso il Salone degli Incanti e poi si trasforma in una mostra diffusa in giro per le vie di Trieste.
  • Il Salone degli Incanti si trova in Riva Nazario Sauro 1 ed è a pochi passi dal Molo Audace e da Piazza Unità d’Italia.
  • La mostra è visibile dal 3 luglio fino al 17 ottobre 2021. Il Salone degli incanti è aperto dalle 10 alle 20 mentre le strade di Trieste sono sempre aperte.
  • Se sei interessato ad una visita guidata c’è un tour guidato tutte le domeniche alle 11. Basta prenotare tramite sms / whatsapp al 349 5063600 / o 328 8116535 oppure scrivendo una email a info@guideturistichefvg.com.

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