Il mio desiderio di visitare il Teatro La Fenice di Venezia l’ho avuto da sempre ma ho spesso pensato che fosse impossibile. Nel senso che, per poter vedere il suo interno dovevo per forza assistere ad una delle sue opere. Poi, un giorno ho letto un post di una ragazza che aveva prenotato l’entrata e l’aveva visitato: come lasciarmi perdere un’occasione del genere?
Alla prima occasione ho prenotato la mia visita tramite Civitatis ed è così che ci sono entrata pure io! La visita è durata un’oretta, il percorso non è lungo e le cose da vedere non sono tantissime. Ma mi è bastato per innamorarmente. Credo che il Teatro La Fenice di Venezia sia una tappa da fare se si pensa alla sua importanza nel campo della musica.
Un luogo dove sono passati importanti artisti del calibro di Rossini, Bellini, Verdi e Stravinsky. O semplicemente di Maria Callas: a riguardo, c’è anche un angolo a lei dedicato! E nel caso in cui tu sia un gran appassionato di musica lirica, puoi partecipare ad un opera. Io ho visto un pezzetto delle prove: se mi è venuta la pelle d’oca solo per 10 minuti durante le prove, figuriamoci a seguire un’intera opera lirica.
Intanto ti porto con me per una visita virtuale, in attesa di una tua visita dal vivo! Buona lettura.
Pillole di storia
Venezia è nota, tra le tante cose, di aver avuto i primi teatri pubblici. Durante il Seicento si contano in laguna ben 358 opere rappresentate in almeno 17 teatri (se non di più): è quindi normale trovare proprio qui un teatro che ha fatto la storia (in tutti i sensi).
Il Settecento vede diminuire i teatri Venezia fino ad arrivare a fine secolo solo 7 di questi e quello che ci interessa di più è il San Benedetto. Il teatro più elegante, il più famoso e il più frequentato di Venezia, distrutto da un incendio nel 1773. Venne ricostruito ma nacquero subito problemi giudiziari tra la famiglia proprietaria del terreno, i Venier e la società proprietaria del teatro.
La società si trovò così dalla parte del torto e costretta a cedere la sua parte alla famiglia Venier. Non si diede per vinta: l’idea di un nuovo teatro più bello e più grande rispetto al San Benedetto era già nella testa di chi dirigeva la società. Tra i progetti presentati per la nuova costruzione, vinse quello dell’architetto Giannantonio Selva.
1790 demolizione delle vecchie case per creare lo spazio dove far nascere il nuovo teatro.
1792 aprile, terminano i lavori di costruzione del Teatro La Fenice.
1792 maggio, il nuovo teatro viene inaugurato.
E qui inizia la scalata del Teatro La Fenice di Venezia. In questi due secoli, il teatro ha conquistato la sua posizione di prestigio in laguna e non solo, nonostante le tante vicissitudini positive e negative. Il buono e il cattivo tempo del teatro l’hanno fatto le vicende politiche della città.
Risorgere come la fenice
Il teatro La Fenice è conosciuto soprattutto per i due incendi che l’hanno distrutto. E proprio come una fenice, il teatro è risorto dalle proprie ceneri più bello che mai.
29 gennaio 1996. Dopo 160 anni, un incedio ha distrutto completamente il teatro. Purtroppo è stato un incendio voluto: due elettricisti che lavoravano in teatro, hanno lasciato accesa una fiamma ossidrica. La loro intenzione era di creare solo un piccolo incendio controllato ma la situazione gli è sfuggita di mano, mandando in cenere l’intera struttura.
Il teatro è stato ricostruito secondo il motto “dov’era com’era” ed è così che nel 2004 è stato riaperto al pubblico più bello che mai. Per la sua ricostruzione, hanno partecipato molti artisti e artigiani di Venezia e provincia.
13 dicembre 1836. Il cattivo funzionamento di una stufa ha dato il via ad un incendio del teatro. A differenza di quello avvenuto nel 1996, sono bruciate la sala teatrale e parte del teatro ma risparmiate le Sale Apollinee e l’atrio. Il progetto della ricostruzione è stato affidato ai fratelli Tommaso e Gian Battista Meduna; le decorazioni al soffitto sono opera di Tranquillo Orsi.
L’inaugurazione si è svolta il 26 dicembre 1837 con la presentazione di Rosmunda in Ravenna, un opera lirica di Giuseppe Lillo.
Visitare il Teatro La Fenice di Venezia
Dopo aver fatto il check in del mio biglietto virtuale e la consegna di una audio guida in italiano inclusa nel prezzo, la visita è iniziata con l’introduzione al teatro e una sosta al foyer. La sua particolarità è il fatto di essere l’unico luogo realmente originale del teatro.
Il percorso prosegue salendo al primo piano dove ci si trova in un batter d’occhio nella Sala Teatrale: durante la visita è aperto solo il Palco Reale dal quale ammirare l’intera sala. E se sei fortunato come è successo a me, parteciparai alle prove! Lo sfarzo è alle stelle e l’oro è ovunque grazie alle decorazioni pittoriche e in foglia d’oro.
La visita continua attraverso le cinque Sale Apollinee, la più importante è la Sala Grande e tutt’ora usata per ricevimenti ed eventi. Le altre sono Sala Ammannati, Sala Sinopoli, Sala Dante e Sala Verdi. Le sale si presentano con affreschi che decorano le pareti e il soffitto, oltre decorazioni in foglia d’oro.
Inoltre è stato dedicato uno spazio alla cantante lirica Maria Callas con foto d’epoca.
Come prenotare una visita
- Io ho prenotato col cellulare la mia visita al Teatro La Fenice di Venezia al costo di 11 €: non ci sono stati sovraprezzi, la prenotazione è stata veloce, intuitiva e semplice.
- Mi sono presentata nel giorno prestabilito presentando la conferma online sul mio cellulare. Al momento del check in mi è stata data un audioguida che mi ha permesso di visitare il teatro in autonomia.
- Al momento in cui scrivo, la prenotazione fa scegliere il giorno ma non la fascia oraria: io mi sono presentata all’orario di apertura prevista alle 9.30. In questo modo ho evitato code e momenti di attesa ma soprattutto mi sono goduta la visita senza troppe persone intorno.
Informazioni utili per visitare il Teatro La Fenice
- Il teatro si trova in Campo San Fantin, 1965, 30124 a Venezia.
- Lo puoi raggiungere da Piazzale Roma e dalla Stazione dei treni Santa Lucia con la linea 1 o linea 2 direzione Rialto, San Marco e Lido. Con la linea 1 scendi a Rialto; Sant’Angelo, San Samuele o San Marco (Vallaresso). Con la linea 2 scendi a Rialto o San Marco (Vallaresso).
- Io l’ho raggiunto a piedi, sempre dalla stazione dei treni, venendo dal Sestiere Dorsoduro e attraversando il Canal Grande all’altezza del Ponte dell’Accademia. Ho impiegato meno di mezz’ora.
- Il Teatro è aperto per le visite tutti i giorni dalle 9.30 alle 18.00.