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Il carnevale di Termeno ovvero la sfilata dell’Egetmann

by Katia
carnevale di termeno

Fino a quando non sono andata a Bolzano per lavorare lo scorso anno, non sapevo dell’esistenza del carnevale di Termeno: conosciuto meglio come la sfilata dell’Egetmann, un carnevale piuttosto particolare. E curiosa, quest’anno non ho resistito: martedì grasso sono andata di corsa a Termeno per partecipare.

Il tradizionale carnevale di Termeno

E’ il carnevale più antico dell’Alto Adige e risale alla notte dei tempi: le prime notizie certe sono del 1591, le quali riportano questa tradizione non solo a Termeno ma anche in altre località della Bassa Atesina. Nel 1871 Ignaz V. Zingerle (uno scrittore, germanista e letterario austriaco), testimoniò e documentò il carnevale di Termeno e di Egna, riuscendo così a descrivere in modo preciso e meticoloso la sfilata con tutte le sue sfumature.

Proprio perché di antiche origini e legato alle tradizioni locali, il carnevale di Termeno è candidato per essere inserito nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale UNESCO. Chissà se verrà accettata la candidatura! Un’altra particolarità legata alla sfilata dell’Egetmann è che viene fatta solo negli anni dispari: quindi, se avete in programma di partecipare, organizzatevi con le date.

La storia della sfilata dell’Egetmann

Il corteo nuziale è la rappresentazione della società contadina alto atesina e per questo legato al culto agricolo, sviluppandosi intono al rito del tiro dell’aratro. Si dice che questo corteo serva a cacciare l’inverno e i suoi spiriti maligni dal paese per far arrivare la primavera e il buon auspicio nei confronti dei prodotti della terra. La sua preparazione inizia già col 7 gennaio per svolgersi il martedì grasso. Sono 600 le persone che ci lavorano, anzi, 600 uomini di Termeno (il paese conta 3.300 anime): tutto fatto a mano, raccogliendo offerte durante le varie feste di paese, accettando vari scampoli di tessuti offerti dai paesani e così via.

Durante il periodo fascista, la sfilata dell’Egetmann fu vietata a causa del programma di italianizzazione dell’Alto Adige da parte di Mussolini: era vietato tutto ciò che avesse a che fare con la cultura e la lingua tedesca. Nel 1941 fu data la possibilità di rappresentare comunque il corteo per dare la possibilità alla troupe cinematografica dell’Ahnenerbe nazista di riprenderla (Ahneberbe sta per Forschungsgemeinschaft Deutsches Ahnenerbe e. V., un’associazione fondata da Himmler e altre persone e sta per “Società di ricerca dell’eredità ancestrale“).

Degli strani personaggi

I personaggi sono tanti e tutti particolari ma legati, comunque, alla vita contadina. Il leitmotiv è il corteo nuziale tra il grottesco e il carnevalesco: è proprio l’Egetmann a far da padrone, così come gli Schnappviech. La sfilata è aperta da un trombettiere che accompagna gli schioccatori di frusta per poi lasciar spazio a tutte le rappresentazioni delle arti e dei mestieri come il contadino, il fabbro, il panettiere, il macellaio e così via e ogni carro rappresenta un mestiere, appunto. Termeno oggi è famosa per essere sulla Strada del Vino, insieme a Caldaro e Appiano: vi dice qualcosa Gewürtztreminer? Ebbene, nella tradizione e nella sfilata non si hanno notizie della viticoltura!

I personaggi sono davvero strani e particolari e a volte mi sembrava saltassero fuori dal film “Il pirata dei Caraibi” o vestiti in perfetto stile Willy Wonka del film “La fabbrica di cioccolato“. Ogni tanto spuntava il demone selvaggio, ricoperto dalla pelle di coniglio sulla faccia e da degli stracci e foglie d’edera per tutto il corpo. Di certo non possono mancare Burgl e Burgltreiber ovvero una vecchia donna ricoperta con le foglie secche del mais che porta sulle spalle un cesto con dentro un bambolotto. E’ legata da delle catene che fanno un gran rumore, soprattutto quando sta scappando dal marito che la vuole acchiappare e picchiare.

I personaggi sono tanti e sta voi scoprirli!

Il corteo nuziale: la sfilata dell’Egetmann

La figura principale è l’Egetmann Hansl, lo sposo eterno ed è colui che ogni due anni va alla ricerca di una nuova moglie in giro per il paese. La moglie è scelta dai consiglieri, tutti vestiti di nero con un cilindro in testa e i guanti bianchi. Un particolare: lo sposo è un bamboccio portato a spalla e dato che non invecchia mai, la nuova sposa deve essere sempre giovine giovine. Secondo particolare: la sposa è un uomo, seduto sul calesse accanto al futuro marito e seguita da un servo.

Il corteo si ferma ad ogni fontana dove il consigliere s’appoggia, salendo una scala in legno e lo riconoscerete dall’ombrello. Sta di fatto che ogni volta legge il protocollo che non è altro che l’offerta di matrimonio dell’Egetmann: sono raccontati i fatti salienti del paese, la celebrazione dei nati e dei morti e così via e raccontato con un linguaggio piuttosto scurrile (ovviamente in dialetto tedesco alto atesino).

E’ solo dal 1965 che lo sposalizio viene fatto così come lo possiamo ammirare noi oggi: in precedenza veniva scelta una ragazza non sposata del paese, acclamata e teneva in braccio un fantoccio di paglia. L’attuale fantoccio è stato creato 30 anni fa da un tappezziere del paese e durante l’anno viene accudito in una cassa all’interno di un magazzino insieme a tutti gli altri oggetti e vestiti usati durante la sfilata.

Il corteo nuziale
Il corteo nuziale con la sposa e l’Egetmann

Chi è Schnappviech?

Senz’altro, lo Schnappviech (o dai locali, chiamato anche Wudel) è il personaggio che attirerà l’attenzione di tutti. Sono delle figure alte 2.50/3 metri con delle grandi mandibole (ricordano le mandibole dei coccodrilli) che vengono fatte sbattere ritmicamente. Una grande testa di drago è attaccata ad un sacco di juta: continuano a muoversi, a correre in giro per il paese e bisogna stare attenti a non essere acchiappati. Si perché, schnappen vuol dire acchiappare e viech significa bestia … quindi appena li vedete, scappate a gambe levate!

Gli Shnappviechen girano sempre in gruppo e sono spesso accompagnati dai macellai: ad ogni fontana del paese vengono acchiappati, uccisi e macellati!

Schnappviechen
Schnappviechen

Avvisi per apprezzare il carnevale di Termeno

Se deciderete di partecipare è meglio che sappiate un paio di cose.

  • Vestitevi in maniera comoda, con indumenti vecchi e facilmente lavabili. Durante il carnevale sarete soggetti a molti scherzi, tra cui essere “abbracciati” da alcuni personaggi che vi coloreranno di nero. Oppure essere ricoperti di paglia (che vi entrerà ovunque) dopo essere stati bagnati (don’t worry, il getto d’acqua è leggero) dai carri che passeranno.
  • Personalmente mi ha infastidito una scena particolare e che avrei voluto sapere prima di partecipare (mi sono informata ma non ho trovato niente a riguardo). Nel corteo ci sono anche dei personaggi travestiti da macellaio. Sta di fatto che ad un certo punto, uno di questi ha incominciato a girare tra la folla con in mano una carcassa di un animale di piccola taglia (vero) e che facesse scena nel mangiarlo; oltre a giocarci e far giocare i passanti. Personalmente è stata una scena che mi ha dato parecchio fastidio ed è stato motivo di un mio allontanamento dal carnevale prima del previsto.
  • La sfilata si svolge all’interno del paese ma dovrete comunque pagare un biglietto di 5€: servirà all’associazione Egetmann Verein Tramin a sostenere i costi della sfilata. Troverete gli stand alle varie entrate del paese e una volta pagato, vi daranno un adesivo da attaccare alle vostre giacche.
carnevale di termeno
Sfilata dell’Egetmann


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10 comments

Maria Febbraio 5, 2020 - 2:55 pm

Comincio col dire che non sapevo niente di questa località bolzanina chiamata Termeno. Andando a vedere sul web viene segnato come Termeno Sulla Strada del Vino, un nome che è tutto un programma al pari di questa sfilata che vi si svolge, davvero stramba!
Sull’episodio del finto macellaio che girava con la carcassa dell’animale morto, per far divertire la gente, in effetti è una cosa oscena, spero possano arrivare a sostituire l’animale vero uno finto..

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Katia Febbraio 5, 2020 - 4:09 pm

Ebbene si, questa è una zona dove si produce un buon vino e di solito, quando geolocalizzo le foto, viene sempre fuori anche “sulla strada del vino”!

Quando ho scoperto il carnevale di Termeno e poi ci sono andata, è stata una vera scoperta di cui ne sono rimasta incantata (a parte la scena dell’animale morto, lo so!). La scorsa estate volevo andare a visitare il relativo museo ma non ci sono riuscita e dovrò rimandare alla prossima estate.

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Giovy Malfiori Marzo 25, 2019 - 6:39 am

Io adoro i riti di passaggio tra inverno e primavera. Non ho mai visto il Carnevale di Termeno ma me lo segno. Sono spesso da quelle parti.

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Katia Marzo 30, 2019 - 2:31 pm

Sapevo che avrebbe colpito la tua attenzione, Giovy! Questo carnevale fa proprio per te e non te ne pentirai proprio 🙂

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Lucy Marzo 24, 2019 - 9:35 am

Questo post (così come il suo oggetto) è davvero bello, ma volevo dirti soprattutto un’altra cosa: stanotte ho sognato che andavo a vivere a Berlino e che tu stavi lì, quindi pensavo “Che bello, conoscerò di persona Katia de Il Miraggio!!”, ahah giuro! 😀

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Katia Marzo 24, 2019 - 10:20 am

Ah ah ah! Si facciamo una rimpatriata a Berlino!!!

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Chiara Marzo 22, 2019 - 10:39 pm

Veramente particolarissimo questo Carnevale! Me lo segno, peccato solo che dovrò aspettare almeno fino al 2021!

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Katia Marzo 23, 2019 - 8:30 am

Tra le particolarità di questo carnevale, è proprio il fatto che non si fa tutti gli anni e forse è anche per questo che assume un’aurea magica!

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Cla Marzo 22, 2019 - 10:20 am

Un carnevale molto particolare e divertente ottimo al consiglio sull’abbigliamento Anche perché uno che non sa questa cosa rischia di rovinare gli abiti a cui tiene molto

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Katia Marzo 22, 2019 - 10:24 am

Si, è davvero molto particolare questo carnevale! Ed è stata una gran esperienza. Per fortuna sul loro sito c’era l’avvertimento di non vestirsi in modo elegante ma con indumenti “stracci” proprio per questo 🙂

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