Di Villa Taxis a Trento ce ne sono molte, grazie all’importanza della famiglia Taxis Bordogna: famiglia che si occupò dei servizi postali in Italia ma anche in Germania e nell’Impero Austro Ungarico. Oggi vi porto a conoscere una delle tante Ville Taxis di Trento: siamo a Martignano, un sobborgo situato a pochi chilometri dalla città.
La storia di Villa Taxis a Trento
Villa Taxis di Martignano, non è un edificio molto grande e probabilmente tra le ville presenti a Trento, non è così grande come le altre. Nel sobborgo di Villazzano ne sorge un’altra: questa è sfarzosa, con un ingresso imponente e ha l’aria di essere più principesca rispetto alla villa di cui vi farò conoscere nelle prossime righe.
Ho avuto la possibilità di visitare il suo interno qualche anno fa, grazie ad una visita organizzata dalla Cassa Rurale di Trento: ogni anno, in occasione delle Feste del Socio, viene proposta un piccolo trekking o un tour per conoscere la storia e la cultura della città e dei vari sobborghi.
L’interno
Il piano terra è caratterizzato da un’ampia sala, con due specchi ai lati, un paio di piccole librerie e le stanze che si sviluppano ai lati. A sinistra c’è una stanza privata dove è ancora presente il letto, l’armadio e il bagno personale e anche la seconda stanza su questo lato deve essere stata ad uso privato, probabilmente usata come piccolo salottino o studio. Mentre le due stanze a destra sicuramente servivano a ricevere gli ospiti: in una c’è un pianoforte, mentre nell’altra delle poltrone dove poter conversare. La seconda sala è fantastica: è tutta affrescata e non c’è neanche un pezzetto di muro scoperto. Il soffitto è un cielo di un azzurro delicato con delle rondini che volano e sulle pareti sono rappresentate delle case con i relativi giardini: questa villa fa parte delle 25 ville che la famiglia Taxis aveva in Trentino Alto Adige. Senza contare quelle in giro per l’Europa e nel resto dell’Italia.
Scendendo nella cantina, lo spazio è lo stesso all’atrio del piano terra e serviva molto probabilmente per conservare cibo e vino al fresco.
Il secondo piano è chiuso al pubblico perché ci abitano ancora oggi.
L’esterno
L’esterno è caratterizzato da un ampio giardino, oggi utilizzato da Maso Martis per coltivare i vigneti, una chiesetta privata (purtroppo in restauro e quindi chiusa al pubblico quando ci sono stata io) e una fontana (anzi due: una più spettacolare con i giochi d’acqua quando la si accende e una più semplice, la classica fontana che si trova nei paesini di montagna).
La storia della famiglia Taxis Borgogna
Ma chi è la famiglia Taxis? La famiglia Taxis ha origini bergamasche (a tutt’oggi ancora ci sono gli eredi) ed era proprietaria di vasti possedimenti nelle località di Borgogna e Valnigra nelle vicinanze di Bergamo e in Val Brembana. Le loro attività commerciali erano legate soprattutto al servizio postale che si sviluppò velocemente in Italia e in Europa. In Trentino ebbero un notevole successo durante il Concilio di Trento e nell’Ottocento durante l’impero Austro-Ungarico, ricevendo riconoscimenti da parte degli imperatori d’Austria. Lo stemma primitivo dei Taxis de Borgogna, dal campo dello scudo azzurro al tasso d’argento, intendeva alludere alle vaste proprietà della famiglia vicino al monte Tasso nel Bergamasco.
In seguito, presumibilmente in riconoscenza dei favori imperiali per la loro attività postale, i Taxis introdussero nello stemma anche l’aquila bicipite degli Asburgo. Un’insegna con questo stemma, la ritroviamo sul bellissimo superstite portale della sontuosa villa che i Taxis possedevano nei dintorni di Villazzano, sempre nel sobborgo di Trento.
Il servizio postale della famiglia Taxis si diffuse in tutta Europa. In Trentino si hanno notizie già dal XVI secolo grazie alle stazioni di Egna e di Trento, mentre nel 1576 si aggiunse Bolzano: la loro attività durò per ben tre secoli fino alla fine del 1700. Questo grazie alla posizione strategica del territorio: Trento era piccola città in un territorio periferico ma importante dal punto di vista delle comunicazioni. Situata nell’asse nord-sud, aveva dei buoni contatti col nord Europa. A Trento è nel 1517 che si inizia ad avere la presenza della famiglia Taxis Bordogna (il ramo della famiglia Taxis che visse in questa zona).
Il servizio postale e il Concilio di Trento
Durante il Concilio di Trento, le relazioni postali tra la città e i vari contatti con le zone di provenienza dei partecipanti al Concilio erano di vitale importanza ed è così che la famiglia Taxis sviluppò la sua importanza nelle comunicazioni epistolari. Lo studio delle relazioni postali tra questi è importante per interpretare correttamente e conoscere meglio la storia del Concilio.
La maggior parte delle notizie a riguardo, sono state recuperate dalle fonti conciliari, raccolte e pubblicate nei volumi Concilium Tridentinum: diariorum, actorum, epistularum, tractatuum nova collectio a cura della Societas Goerresiana di Friburgo. I Taxis si occuparono non solo della spedizione degli atti delle varie sessioni ma anche di fonti privati come lettere, diari e trattati: quest’ultimi hanno messo in evidenza informazioni rilevanti sul sistema postale e sulla stessa famiglia Taxis Bordogna di questo periodo.
Il carico di lavoro fu abnorme e risultano delle lamentele per la lentezza e i ritardi nella consegna. Il compito delicato e impegnativo, richiedeva la massima fiducia ma qualche volta succedeva che i vari servizi offerti non soddisfacessero le aspettative di prelati e ambasciatori. Nonostante alcune discordanze a riguardo, nel 1546 la famiglia Taxis Bordogna venne elevata allo stato di baroni, giustificando tale privilegio anche grazie ai servizi fatti.
L’apparato postale di questo periodo prevedeva la copertura del collegamento Trento-Bologna andata e ritorno due volte a settimana. La tempistica per la posta dell’epoca era: posta ordinaria Trento-Bologna 7 giorni, la staffetta richiedeva 5/6 giorni e il corriere 3/4 giorni (quest’ultimo era anche più costoso). Da Bologna la posta proseguiva per Roma grazie ai Maestri di Posta dello Stato della Chiesa.
C’è da dire che l’efficienza e la velocità delle comunicazioni risultarono molto importanti: il fatto di ricevere informazioni da Trento e mandare le relative risposte di ritorno in tempi veloci, poteva cambiare le decisioni prese durante il Concilio e sbilanciando il peso politico delle varie personalità politico-religiose che non partecipavano direttamente agli atti.
Un esempio: nel 1551 l’Imperatore tedesco si trasferì da Augusta ad Innsburck proprio per velocizzare le comunicazioni.
L’argomento è vasto: volete approfondire?
Mi sono soffermata solo su Trento e sul Concilio di Trento ma per chi avesse la curiosità di approfondire l’argomento, lascio una breve bibliografia a riguardo: il primo libro racconta la storia di tutta la famiglia e i vari rami come si sono evoluti, dove sono andati a finire (pensate che in Germania divennero delle personalità). Il secondo libro parla soprattutto del ramo Taxis Bordogna Valnigra che abitò proprio qua in Trentino.
Post Scriptum: io ho adorato le sale affrescate (guardate gli affreschi e i particolari dei lampadari) ma mi sono innamorata anche della scrivania; una lettrice mi ha detto che ricorda molto La Storia Infinita … effettivamente ci può stare. Vi metto la foto e poi ditemi cosa ne pensate:
Consigli di lettura
I Tasso e le poste d’Europa – 1° Convegno internazionale, Coroponove, 2012
Contributo alla storia dei baroni e dei conti Taxis Bordogna Valnigra e del loro generalato ereditario postale di Bolzano, Trento e lungo l’Adige, Taxis Bordogna e Riedel E., Centri Studio Tassiani, Bergamo, 1995
Pancheri Roberto, Il Concilio a Trento. I luoghi e la memoria, Comune di Trento, 2009
14 comments
Buongiorno,
sono il dott. Romano Tambellini Barsanti di Lucca. Le scrivo perchè sto lavorando ad una pubblicazione che riguarda la famiglia Fondra di Bordogna (di cui sono un discendente) e i rami che ne sono derivati. Ho visto che Lei conosce molto bene la storia dei Taxis Bordogna, famiglia che, per la nota importanza, non posso non citare nel mio libro; pertanto, vista la Sua preparazione in materia, Le volevo chiedere se poteva indicarmi una pubblicazione di riferimento.
Conosco Trento in quanto, Ufficiale dell’Esercito. ho prestato servizio alla Caserma Pizzolato. Non conoscevo però la villa dei Taxis Bordogna. Sperando in una Sua collaborazione, cordiali saluti. Col. Tambellini Barsanti dott. Romano (tel. 339 4133009)
Purtroppo non ho trovato tante informazioni ufficiali se non la bibliografia messa a piè pagina alla fine dell’articolo: può iniziare da quella! In uno dei commenti precedenti c’è quello del signor Paolo Taxis Bordogna Valnigra, uno dei dei discendenti e proprietario della villa che ho visitato. Può contattarlo telefonicamente e sicuramente le saprà dare maggiori informazioni (e magari ha documenti privati che Le potrà far consultare) –> https://www.villataxis.it/
Molto interessante la storia di questa famiglia, anche io non la conoscevo. Vivo a Villazzano (Trento) e conosco la storia di molte ville locali, ma non sapevo che Villazzano ospitasse una villa Taxis, sfarzosa, dall’ingresso imponente e dall’aria principesca. A questo punto sono veramente curioso e vorrei tanto individuarla per poterla ammirare. Ha forse a che vedere con via “Valnigra”, una delle vie del sobborgo? Se non sbaglio il titolo della famiglia Taxis è proprio Conti di Borgogna Valnigra.
Si trova in quella via? Ringrazio molto l’autrice per la piacevole scoperta e chi potrà fornire informazioni per soddisfare la mia curiosità.
Grazie Marco per essere passato e per aver lasciato queste belle parole!
La villa è piuttosto verso il dosso Man di Sant’Antonio. Ho trovato questo articolo se può interessare: https://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/villa-ex-taxis-parco-da-tutelare-con-le-sue-specie-botaniche-rare-1.1225143
Buon giorno, mi sono interessato qualche anno fa ( novembre 2011) della storia del coro parrocchiale di Martignano in seguito a una mostra da me organizzata di un fondo di vecchie musiche appartenute al detto coro. Mi sono imbatttuto nella notizia che fine anni ’40 una baronessa Taxis accompagnava all’harmonium un coro di ragazze nella chiesa S.Isidoro di Martignano. Mi piacerebbe conoscere il nome della baronessa e, allargando la ricerca, se in Villa Taxis si faceva attività musicale. Sono organista e capocoro a Martignano. La ringrazio molto.
Buongiorno Prof. Tarcisio Chini!
La ringrazio di essere passato dal mio blog. La Sua richiesta è molto interessante: al momento non so darle una risposta. Posso interessarmi e, se Lei è d’accordo, posso inoltrare la Sua domanda via email al sig. Paolo Taxis, probabilmente ci potrà dare una mano.
Ringrazio la Sig.ra Katia per le Sue informazioni riguardanti villa Taxis.
Mi farebbe piacere entrare in contatto con Lei per poterle dare ulteriori approfondimenti qualora fisse interessata alla storia della villa e della famiglia.
Sul sito http://www.villataxis.it potrà trovare i miei recapiti telefonici
Paolo Taxis Bordogna Valnigra
Gentile Paolo,
sarei molto contenta di avere altre notizie su Villa Taxis: sicuramente la contatterò appena mi organizzo con i turni del lavoro! Ancora grazie per la Sua disponibilità.
Katia
Io adoro visitare queste ville dove viene anche raccontata la storia di chi le ha vissute. Mi ricorderò di Villa Taxis la prossima volta che passerò da Trento!
Questa è una delle tante che ci sono a Trento: se verrai a Trento, contatta Maso Martis e vedi se riesci ad entrarci! 🙂
Ciao, sai che non avevo (ignorante me) mai sentito parlare di questa famiglia? Eppure uno spaccato di storia decisamente importate! Grazie per aver scritto questo post, é stato molto interessante fare questo “percorso” storico con te 🙂 e scusa se te lo dico ma il vigneto é davvero bellissimo *.*
Grazie! Si è vero: a volte si possono scoprire dei pezzi di storia “importanti”, pensando come la posta sia stata molto importante fino all’avvenuta di internet (e diciamo pure che la posta elettronica è frutto della vecchia posta cartacea!).
I vigneti intorno sono davvero belli, ti dò ragione: d’altronde siamo in aperta campagna a ridosso del paese e da qui partono i boschi e la natura. Quindi fa il suo bell’effetto!
Post molto interessante. Anch’io originariamente sono di quelle zone e non ero a conoscenza di questa storia. Grazie Katia per averla raccontata!
Fino a quando non ho fatto questa visita grazie ad un’occasione speciale, neanche io sapevo di questa storia … e pensa che passo davanti a questa villa tutti i giorni!
Grazie a te per essere passata 🙂