Il Real Bosco di Capodimonte è un parco pubblico situato nell’omonimo rione collinare di Napoli, corrispondente ai casali di Porta Grande, Porta Piccola e Porta Miano.
Il rione di Capodimonte è suddiviso tra i quartieri Stella, San Carlo all’Arena e Miano.
Questa zona è stata per anni soggetta ad isolamento per mancanza di collegamenti adeguati con il centro città, a causa dell’oggettivo isolamento geografico dovuto da notevoli ripidità collinari.
Risulta essere anche il motivo per il quale molte persone non conoscono il Bosco di Capodimonte come zona turistica rinomata e non la inseriscono nelle tappe di un itinerario di viaggio.
Purtroppo questo problema non è stato completamente risolto neanche con l’avvento della Linea 1 della Metropolitana di Napoli, poiché resta una notevole distanza di circa 2 km dalle fermate più vicine: Colli Aminei, Frullone, Materdei e Museo.
Museo e Real Bosco di Capodimonte: una valida tappa a Napoli!
Io credo fermamente che il Museo e Real Bosco di Capodimonte siano uno dei luoghi di interesse più belli di Napoli, per molti aspetti: culturali, artistici, naturalistici e storici.
Per questo motivo tengo a promuoverlo come itinerario turistico culturale da vedere assolutamente, un gioiello della città.
Inoltre, a pochi passi dall’ingresso, si può ammirare la splendida Basilica di Capodimonte, una piccola San Pietro.
Prima di tutto quindi, ecco come colmare la distanza dal centro e la lacuna dell’isolamento.
Come arrivare al Museo e Real Bosco di Capodimonte
Per arrivare al Real Bosco di Capodimonte ci sono diverse soluzioni:
- Dall’Autostrada: imboccare la tangenziale, uscita Capodimonte.
- Dalla Stazione Centrale: prendere la Linea 1 Metropolitana, fermata Museo oppure la Linea 2 Metropolitana, fermata Piazza Cavour. In entrambi i casi, bisognerà proseguire con gli autobus.
- Autobus dal Museo Archeologico: la linea 168 e 178 fermano a Porta Piccola, via Miano. La linea C63 ferma a Porta Grande, via Capodimonte. La linea 604 ferma a Viale Colli Aminei, distante circa 200 m da Porta Piccola.
Queste sono quelle più comuni, tuttavia io consiglio di utilizzare una di queste due opzioni, molto più comode e pratiche:
- Citysightseeing bus: il Museo di Capodimonte è tra le fermate della linea A;
- Navetta Shuttle Capodimonte: consente di raggiungere il Museo e il Bosco agevolmente da Piazza Trieste e Trento in soli 22 minuti, con partenze ogni ora.
Se ami il trekking o le lunghe passeggiate, puoi approfittare di questi itinerari a piedi, attraverso 3 percorsi:
- “I Due Musei” di circa 2 km: collega Capodimonte al Museo Archeologico Nazionale, attraversando il Ponte della Sanità, le Catacombe di San Gennaro e le Scale del Niccolini;
- “O’ Presepio” di circa 2 km: parte da Porta San Gennaro attraversa i Vergini, la Sanità e la collina percorrendo Salita Capodimonte;
- “Il Moiariello” di circa 2 km: dalla ex Caserma Garibaldi di via Foria arriva a Porta Grande, risalendo il Moiariello.
Real Bosco di Capodimonte: le informazioni
Per visitare il Real Museo e Bosco di Capodimonte bisognerebbe considerare un’intera giornata per viverlo al meglio.
In questo luogo la natura abbraccia l’arte senza che nessuna delle due sovrasti l’altra, anzi unite dal filo conduttore di secoli di storia.
Cosa rappresenta il Bosco di Capodimonte per la città di Napoli?
Il Real Bosco di Capodimonte nasce come riserva di caccia (estesa per circa 134 ettari) intorno alla Reggia, quella che attualmente è il Museo.
Fu progettato dall’architetto Ferdinando Sanfelice nel 1734 e immaginandolo se lo figurava diviso in 2 sezioni:
- Giardino intorno alla Reggia;
- Bosco per la caccia.
Il Bosco di Capodimonte custodisce e protegge oltre 400 diverse specie vegetali ed è un’area verde incontaminata, resa parco pubblico gratuito per la città.
Passeggiando tra i suoi viali, è possibile ammirare specie rare ed esotiche come la canfora e le camelie, le magnolie e gli eucalipti australiani.
Il parco più bello d’Italia nel 2014
Grazie al patrimonio botanico e architettonico presente è stato nominato parco più bello d’Italia nel 2014.
Oggi, il Bosco è composto da quattro grandi aree principali:
- Giardino Paesaggistico: zona intorno al Museo, dove ammirare il panorama sulla città dal Belvedere. In questa area sono presenti palme delle Canarie e la scenografica Fontana dello scultore Antonio Belliazzi, entrambe aggiunte al parco volute dai Savoia;
- Giardino Anglo-Cinese: zona di piante esotiche rare, come un Canforo, un Taxodium, un Cedro del Libano e una Melaleuca;
- Giardino Tardo Barocco: dal suo emiciclo si diramano 5 viali, costituiti da lecci, tigli e aceri;
- Giardino Paesaggistico Pastorale: questa zona, nel 1835, fu rimodellata da alcuni botanici, rendendola un paesaggio pastorale, costituito da colline e praterie.
L’area del Bosco comprende, oltre alle meraviglie naturalistiche, anche 17 edifici storici tra residenze, casini di caccia, laboratori, depositi e chiese, oltre a fontane e statue.
Real Bosco di Capodimonte: le informazioni
Il Bosco di Capodimonte è un parco pubblico gratuito con orari di accesso:
- Ottobre, febbraio e marzo dalle 7.00 alle 18.00;
- Novembre, dicembre e gennaio dalle 7.00 alle 17.00;
- Aprile, maggio, giugno, luglio, agosto e settembre dalle 7.00 alle 19.30.
Chiuso il 25 Dicembre, il 1° Gennaio e a Pasquetta.
Museo di Capodimonte: orari e biglietti
La Reggia di Capodimonte, che oggi è un Museo custode di capolavori unici, è stata la residenza storica dei Borbone di Napoli e, successivamente, di Bonaparte, Murat e Savoia.
Carlo di Borbone la fece costruire nel 1738 per accogliere la collezione Farnese.
Il Museo di Capodimonte, che secondo me ognuno dovrebbe visitare almeno una volta nella vita, è diviso in 4 piani, che comprendono:
- Piano Terra: biglietteria, bookshop, auditorium, Sala Sol Lewitt, Manifesti Mele, il Gabinetto dei disegni e delle stampe e l’Ottocento privato;
- Primo Piano: la Galleria Farnese, l’Opera si racconta, la Collezione Borgia, l’Appartamento Reale, la Galleria delle porcellane, la Collezione De Ciccio, l’Armeria Farnesiana e Borbonica e il Salottino di Porcellana;
- Secondo Piano: Arazzi d’Avalos, la Galleria delle arti XIII-XVIII, la Mostra Depositi e l’Arte contemporanea;
- Terzo Piano: l’Arte contemporanea e la Galleria Ottocento e Novecento.
Il biglietto comprensivo delle mostre in corso costa € 12: per i ridotti, le promozioni e altre informazioni, basta consultare il sito ufficiale.
- Il Museo Nazionale di Capodimonte è una delle gallerie d’arte più importanti di Napoli: lo puoi visitare insieme ad una guida in esclusiva per te e il tuo gruppo, prenotando il biglietto online.
Gli orari di apertura sono:
- Dalle 8.30 alle 19.30 (ultimo accesso alle ore 18.30) si potrà visitare il Primo Piano con la Galleria Farnese, la Galleria delle cose rare e le mostre in corso sullo stesso piano;
- Dalle 10.00 alle 17.30 (ultimo accesso alle ore 17.00) si potranno visitare il Secondo e il Terzo Piano con la Galleria delle arti a Napoli dal ‘200 al Corridoio Barocco, la collezione d’arte contemporanea e le mostre in corso sugli stessi piani;
- Il martedì e il giovedì dalle 10.00 alle 16.00 (ultimo accesso alle ore 15.30) si potrà visitare la sezione Ottocento Privato.
Per informazioni sugli orari in base alle aperture straordinarie, consiglio di fare riferimento alla pagina del sito ufficiale.
Edifici Storici del Bosco di Capodimonte
Il Real Museo di Capodimonte non è l’unico edificio da poter ammirare all’interno del Bosco.
Gli altri non sono da meno in quanto memoria storica:
- Palazzina dei Principi: edificio fondato dai Carmignano, marchesi di Acquaviva, che nel 1826 venne destinato da Francesco I ad abitazione dei Reali Principi;
- Manifattura di Porcellana: dal 1743 al 1759 ospitò la famosa Real Fabbrica della Porcellana di Capodimonte, una delle Manifatture Reali fondate da Carlo di Borbone. Oggi, è sede dell’Istituto professionale di Stato per l’industria e l’artigianato;
- Chiesa di San Gennaro: opera di Ferdinando Sanfelice, fu eretta per volere di Carlo di Borbone nel 1745, destinata a parrocchia per coloro che lavoravano nel Bosco. Dopo 50 anni, è stata riaperta nel 2021 grazie all’intervento artistico di Calatrava;
- Cellaio: fin dal Settecento erano conservati botti di vino, fascine, legna, ghiande. Oggi è sede di convegni e manifestazioni;
- Fagianeria: conosciuta come Casa dei Fagiani forestieri perché destinata alla schiusa e al ricovero dei fagiani cinesi, americani e dei pavoni;
- Capraia: l’edificio includeva, al piano terra, locali per usi agricoli, stalle e rimessa e, al piano superiore, abitazioni. Oggi ospita il Centro per la Storia dell’Arte e dell’Architettura delle Città Portuali “La Capraia”;
- Giardino e Casamento Torre: era il giardino delle delizie della famiglia reale e si coltivavano anche molte varietà di fiori. È in corso una gara per la valorizzazione e gestione della struttura che accoglierà anche un ristorante a Km 0;
- Eremo dei Cappuccini: ex Convento, destinato a diventare la Scuola Regionale per Giardinieri;
- Vaccheria: in passato ospitava gli animali, attualmente è sede dei Carabinieri ambientali;
- Le Scuderie: in passato accoglievano i cavalli del Re e dovrebbero diventare sede di una fondazione per la Musica napoletana;
- Roccolo: torretta di avvistamento, costruita durante il periodo dei Savoia che, nei loro soggiorni a Capodimonte, utilizzarono il Bosco soprattutto per la caccia.
Informazioni utili alla visita
Spero di averti incuriosito e di averti lasciato la voglia di visitare il Real Bosco e Museo di Capodimonte.
Puoi trovare una mappa del Bosco a questo link e mappa dettagliata del Museo a questo link, così da poter organizzare al meglio la visita.
Potremmo fare una passeggiata insieme, io ti aspetto!