Casa Museo Palazzo Maffei è una recente scoperta che ho potuto ammirare nei mesi scorsi a Verona. E’ stata inaugurata e aperta al pubblico il 14 febbraio 2020 e chiusa dopo sole due settimane a causa della pandemia legata al Covid-19.
Il 24 ottobre 2021 Palazzo Maffei ha riaperto le sue porte al pubblico. Questa volta ho colto la palla al balzo e sono andata subito a Verona: mai scelta fu migliore perché sono rimasta estasiata dalla Casa Museo Maffei! L’edificio esterno già lo conoscevo ma mai mi sarei aspettata di trovare uno scrigno d’arte al suo interno.
Il palazzo occupa il lato nord di piazza delle Erbe, la piazza più antica di Verona: è qui che si trovava il Foro Romano, il centro politico ed economico del capoluogo scaligero. Palazzo Maffei non passa di certo inosservato grazie alla sua facciata creata come se fosse una quinta teatrale nel luogo più movimentato della città.
Ti racconto del Palazzo Maffei e della collezione d’arte che custodisce, contenta che ora sia visibile a tutti!

Il Palazzo Maffei
Palazzo Maffei prende il nome dall’omonima famiglia, tra le più importanti della Verona del Seicento. La struttura originaria ha origini medievali e i Maffei la riadattarono al gusto e alle necessità dell’epoca. Il palazzo venne alzato di un piano e creando anche l’attico che ancora oggi possiamo ammirare.
Non si sa chi sia l’architetto ma visti i contatti della famiglia Maffei anche al di fuori di Verona e del Veneto, si suppone che sia venuto direttamente da Roma. Questo può essere uno dei motivi per il quale l’edificio ha un’aspetto architettonico completamente diverso rispetto alle altre costruzioni veronesi dello stesso periodo.
L’esterno barocco custodisce un cortile interno al piano terra, il piano nobile, un secondo piano e una terrazza panoramica dove è stato creato un giardino pensile.
- Il pianoterra ospitava delle botteghe durante il Medio Evo. Nel Seicento sono stati aggiunti cinque archi alternati con delle paraste doriche, a fasce di bugne: è così che si presenta ancora oggi.
- Il primo piano si presenta con cinque grandi finestre con le relative balaustre situate all’altezza di ogni arcata del piano terra. Ciascuna finestra è separata da delle colonne di ordine ionico con le relative decorazioni.
- Le finestre del secondo piano sono più piccole rispetto a quelle del primo piano; contornate da lesene e targhe che raccontano le gesta della famiglia Maffei.
- La terrazza panoramica in cima al palazzo ha sei statue che rappresentano, partendo da sinistra: Ercole, Giove, Venere, Apollo, Mercurio e Minerva, le più importanti divinità della Grecia antica. Una curiosità: la statua Ercole arriva direttamente dall’interno del preesistente Campidoglio romano.

La Casa Museo Palazzo Maffei
L’ecclettico percorso è distribuito in 20 sale decorate a stucco, affrescate e dislocate su due piani. L’ammetto: una volta finito, ho rifatto da nuovamente l’itinerario da capo perché non riuscivo più a staccarmene.
Cosa si trova all’interno della Casa Museo Palazzo Maffei?
200 dipinti, circa 20 sculture e poco più di 100 disegni. Ma anche oggetti d’arte applicata come i mobili d’epoca, ceramiche rinascimentali, una piccola collezione d’arte orientale e volumi rari.
Il piano nobile del primo piano
Il primo piano corrisponde al piano nobile dell’edificio: un percorso a tu per tu con la dimora privata dei Maffei. Sale da ricevimento, salotti e salottini, spazi privati. La mobilia d’epoca la fa da padrone ma qua e là sbucano oggetti d’arte contemporanea.
Nell’insieme ci si trova di fronte ad una Wunderkammer, ovvero una camera delle meraviglie dove la collezione è ecclettica senza stordire e senza stonare.
- L’arte antica e moderna è dedicata quasi tutta agli artisti veronesi come Giambettino Cignaroli, Antonio Balestra e Liberale da Verona.
- Dove meno te l’aspetti, sbuca un Lucio Fontana e Arturo Martini tra fondi d’oro e i dipinti trecenteschi. Una scena di una battaglia del Seicento è accoppiata con un Marino Marini e un Leoncillo. Opere dal design De Stijl fanno compagnia nel salotto del collezionista di opere antiche.
L’arte contemporanea del secondo piano
Il secondo piano è dedicato all’arte contemporanea, puntando soprattutto sulle Avanguardie del Novecento come la Metafisica e il Futurismo. Arte contemporanea che la fa da padrone per tutto il percorso e dove le installazioni continuano a comunicare col passato.
- Un esempio? L’Antiquarium è il luogo dove i frammenti scultorei di epoca romana fanno compagnia ad un dipinto di De Chirico e ad una figura di pietra di Mimmo Paladino.
L’insieme delle opere esposte trasformano l’antico Palazzo Maffei in una perfetta galleria d’arte contemporanea. Le sale dedicate alle Avanguardie lasciano il passo ad altri artisti che hanno dettato legge come Pablo Picasso e Georges Braque, René Magritte, Joan Mirò e Marcel Duchamp.
Artisti italiani al calibro di Giorgio Morandi e Renato Guttuso s’alternano ad artisti internazionali. Un’arte contemporanea che parte dagli inizi del Novecento fino ad arrivare ai giorni nostri, senza escludere nessuno.

E poi …
- La terrazza panoramica è purtroppo chiusa al pubblico e questo mi rattrista: adoro ammirare le città dall’alto, così come i giardini pensili.
- Merita essere considerata anche la scala a chiocciola a forma elicoidale che ti accompagnerà ai piani. Scipione Maffei l’ha definita “una scala tutt’in aria” dato che non ha nessun punto d’appoggio centrale! Soffri per caso di vertigini?
Perché visitare la Casa Museo Palazzo Maffei?
Un motivo preciso non c’è. Ce ne sono tanti e tutti diversi tra loro e io ti racconto i miei.
- Adoro i palazzi d’epoca e ogni volta immagino cosa ci sia dentro, quale evento ne ha caratterizzato la storia e la vita, chi ci ha abitato. Ed è successo anche con Palazzo Maffei: ci sono sempre passata davanti e non avrei mai pensato che un giorno ci sarei pure entrata.
- E’ un mix pepato di arte, scultura e architettura. Può sembrare tutto fuori luogo (o fuori posto) ma io ho trovato tutto perfetto e nulla che stonava. Il barocco, già sgargiante di suo, messo accanto all’arte contemporanea: la scritta rossa “love” ci sta davvero bene come sopramobile nel salotto seicentesco. Che dire del “Concetto Spaziale” di Lucio Fontana messo con nonchalange tra i dipinti settecenteschi?
- Ringraziare Luigi Carlon, l’impreditore veronese che ha avuto la brillante idea di aprire la Casa Museo Maffei al pubblico. Questa è la sua reale casa dove ci abita tutti i giorni e potrai trovarlo in giro nelle sale che sposta cose, si siede, si alza, parte per qualche direzione ignota.

Informazioni utili
- Il biglietto costa 12 € e sono previste delle riduzioni.
- La Casa Museo Palazzo Maffei si trova in piazza delle Erbe: siamo nel centro storico di Verona.
- Durante la visita è possibile usufruire gratuitamente dal servizio ASK ME. Gli Studenti del Dipartimento di Culture e Civiltà dell’Università di Verona sono disponibili per chiarimenti e spiegazioni sul museo e la collezione d’arte.
- L’apertura al museo è limitata nel fine settimana e nei giorni festivi. Per ogni informazione e comunicazione relativa all’accesso, consiglio di consultare www.palazzomaffeiverona.com.