La street art non mi ha mai preso molto, eccetto a Berlino ma questo è un’altra storia. La scintilla è scoccata grazie alla guida 101 cose da fare a Padova almeno una volta nella vita leggendo il capitolo 33: Inseguire le opere di Kenny Random.
Ma chi sarà mai costui? Una volta cercato su internet, mi si è aperto un mondo.
E io mi ritrovo ancora ora, a distanza di tempo, a cercare sempre un’opera in più per le vie della città, a smanettare su internet per avere maggiori info.
Diciamolo: la street art è qualcosa di fluido, che continua a cambiare ed è diventata un’abitudine consultare spesso le mappe virtuali, mai uguali e in evoluzione.
Tre itinerari per andare all’avanscoperta della street art a Padova: Kenny Random, Tony Gallo, Alessio B vanno per la maggiore così come il collettivo EAD e tanti altri.
Una piccola passione (o forse mania?) che mi porta alla ricerca di nuove opere; innamorandomi sempre più dell’arte di strada.

Dove trovare la street art a Padova?
Le prime volte ho giocato facile: i murales arrivavano da soli poiché il centro di Padova ne è pieno. Erano loro a farsi trovare da me e mai viceversa.
In un secondo momento ho voluto ampliare la ricerca e sono stata io trovare l’arte di strada per la città, fuori dai circuiti più turistici.
Il mio racconto è in continua evoluzione come lo è la street art: ecco i tre itinerari per trovarla a Padova!
Joys, al secolo Cristian Bovo, ama creare dei murales con dei motivi geometrici intorno alla finestre dei vecchi edifici del centro padovano.
Attivo dagli Novanti, ha esposto alla Triennale Design Museum di Milano e alla Biennale di Mosca e fa parte del collettivo EAD.
1. Arcella, la Kreuzberg padovana
Il quartiere dell’Arcella è il quartiere alternativo e a volte paragonato a quello berlinese di Kreuzberg: un luogo multietnico dove giovani, studenti e artisti la fanno da padrone.
E ovviamente in quartiere così, come può mancare la street art? Un luogo dove è possibile trovare una piccola street art gallery che, grazie alla Biennale di Street Art “Super Walls” s’è ampliata sempre più.
Dove trovare l’arte di strada all’Arcella?
Prendendo il tram, si scende alla fermata di San Carlo, andare dietro il supermercato PAM seguendo la galleria del palazzo, per via Zanchi oppure prendendo via Pierobon. Un’altra alternativa è quella di scendere alla fermata Arcella di via Minio.
Le altre tappe sono:
- il Parco Piacentino con la volpe di Made 514 e le opere di EAD Crew. Via Buonarroti e Via Tiziano Minio rinate grazie al Festival Biennale della Street Art del 2025.
- Al Parco Milcovich le opere di urban art sono state realizzate da artisti internazionali; sui muri della Casetta Zebrina è nata un’opera dalla doppia firma: Made514 ed Etnik.
- L’opera Tutti di Tony Gallo caratterizza il Palasport, dove è presente anche MrFijodor. Da queste parti c’è anche il murales più lungo di Padova: 70 metri di larghezza firmata da Acme107 & SteReal.

L’Arcella l’ho raggiunta uscendo dalla stazione dei treni e prendendo il cavalcavia Borgomagno: l’esperienza artistica all’Arcella può iniziare anche da qui!
Pieno di colori e disegni, non si sa cosa guardare: è una street art fatta a diverse mani da artisti Orion, Dado, Jeos e altri.
All’entrata del meccanico La Stazione, a ovest del cavalcavia ce n’è un altro creato a sei mani: Riccardo Saracini, Carolì Streetart e Even Lyn.
Supervisionati da Tony Gallo, ovviamente!
Il collettivo EAD è formato da 6 artisti: Joys, Made, Yama, Axe, Orion e Zagor, tutti conosciuti a livello internazionale e che hanno partecipato ad importanti convention sul graffitismo ed esposto in gallerie d’arte.
A Padova hanno accettato la proposta del comune di riqualificare i quartieri della città attraverso l’arte, interagendo così con le varie istituzioni ed enti pubblici.
2. La street art del centro di Padova
Dalla stazione dei treni, i primi graffiti che caratterizzano il centro storico di Padova sono di Tony Gallo. Downtown si trova in piazza Gasparotto e prende una buona parte della parete.
La zona non è molto bella, consiglio comunque di fermarsi perché in questa piazza ci sono gli orti cittadini. Il graffito fa parte di un progetto per la riqualificazione di una zona degradata che cerca di uscirne fuori attraverso l’arte e la cultura.
La seconda tappa è in piazzetta Bussolin e The Dream ti lascerà di certo senza parole: è enorme e occupa ben tre pareti, raccontando il sogno di una famiglia perfetta.
In centro regna Kenny Random ma anche Alessio B: le loro opere sono sparse qua e là per le vie ma soprattutto per le viuzze. La loro street art la troverai dove meno te l’aspetti, quindi, occhio!
Tra i tanti graffiti, The Kiss fra via Manin e via Monte di Pietà, E’ questo quello che sognavi? in via Lucatello. Non perderti Strani incontri in via Santa Lucia, dove Kenny Random e Tony Gallo si guardano a vicenda!
E non sono i soli: da piazza Gasparotto fino a Prato della Valle, passando per le vie trasversali del centro storico, c’è sempre qualcosa di nuovo che sbuca.
Padovano di nascita, nel 2008 Tony Gallo cambia la sua vita iniziando a occuparsi di arte e pittura: pensate che è un autodidatta e nella sua vita passata è stato un parrucchiere e un musicista.
Nelle sue opere c’è la fusione tra l’uomo e la natura, dove l’essere umano si mimetizza, prendendo le sembianze di una pianta o un’animale.

3. La street art all’Ospedale Universitario di Padova
L’edizione del 2021 del Festival Biennale Street Art è arrivata all’ospedale universitario e non è stato un caso.
Tra i temi trattati ci sono quelli legati alla rinascita e alla speranza: il periodo della pandemia ci ha messo tutti alla prova!
- Alessio-B è presente con due opere. Un omaggio agli operatori sanitari che hanno lottato contro il Covid-19 e un altro murales intitolato “Together we can”.
- Le figure antropomorfe di Tony Gallo, raccontano un mondo incantato e dedicato ai bambini del reparto di oncologia pediatrica.
- La normale percezione dello spazio mescolata con le illusioni e sfondamenti prospettici è il filo conduttore del lavoro di Medianeras.
- Kenny Rrandom è presente con una scena di dolcezza tra due innamorati.
- L’artista Anna Conda utilizza elementi di diverse culture e tradizioni e con un simbolo di rinascita: la fenice.
- “Ecdisi la muta” è l’opera di Nuriatoll dove mescola illustrazione, tipografia e lettering.
Kenny Random è la versione padovana di Bansky, al secolo Andrea Coppo, ha l’abitudine di lavorare durante la notte e voilà: la mattina dopo, Padova ha un graffito in più!
Ha iniziato a lavorare negli anni Ottanta ed è riconoscibile dalla sagoma allungata di un folletto con cilindro e spolverino che interagisce con graffiti o oggetti già presenti sul muro. Decorano il tutto farfalle, gatti neri e arcobaleni.
Alessio B che sta per Alessio Bedin, prende ispirazione da Andy Wharol e la pop art di Keith Haring. Oltre dai suoi 2 figli «che rappresentano il futuro, l’innocenza e la verità, e hanno più appeal ed impatto di una pop star».
Super Walls, il Festival Biennale di Street Art
La prima edizione di Super Walls è datata 2019: grazie all’Associazione privata CIMI che è riuscita a coinvolgere soggetti privati e pubblici. Ed è così che è nato il Festival Biennale di Street Art.
L’obiettivo è quello di attirare più visitatori possibili sul territorio attratti dall’arte di strada. Fino a questo momento non ho mai sentito parlare di “Street Art hunters”: movimenti di appassionati che viaggiano per l’Europa alla ricerca della street art attraverso viaggi tematici.
Il giusto mix tra importanti artisti e aree ben definite con la maggior concentrazione di murales crea una forte attrattività e per questo induce ad un maggiore intensificazione dell’indotto.
I progetti futuri prevendono un aumento di murales a Padova e nella sua provincia: una nuova tematica di viaggio è nata grazie agli Street Art hunters!
- Per rimanere aggiornata sull’arte di strada padovana e sugli eventi organizzati dal Festiva Biennale di Street Art c’è il sito da tenere sott’occhio.

Alla ricerca della street art a Padova
Se ti ritroverai anche tu a Padova a cercare opere di street art e le pubblicherai su Instagram, inserisci gli hashtag #mappapadova #instablog alle foto, oltre a localizzarle con il geotag.
Questa iniziativa è legata al progetto AHEAD PADOVA: progetto che vuole riqualificare la città padovana, dando più colore alle zone grigie.
“L’idea è quella di raccogliere le foto in una mappa partecipata, in continuo aggiornamento e creata da tutti coloro che vorranno dare un contributo e che tra poco sarà disponibile tra le pagine del Blog di Padova. In questo modo vogliamo dar vita e proporre un percorso culturale alternativo in del quale Padova sarà galleria d’arte a cielo aperto!”.
- Ti interessano le diverse tecniche di street art? Te lo racconto sul blog!
22 pensieri sparsi
Sono stata a Padova due anni fa, una città meravigliosa, ma ti confesso che la cosa che mi ha colpita di più è stata proprio l’energia dei suoi murales. Mi ero ripromessa di scriverci qualcosa ma poi mi son persa via. Sono finita oggi sul tuo blog ed è stato un piacere leggerti e riviverli a distanza di tempo
Ci credi che ogni volta che vado a Padova ne scopro sempre uno nuovo? Ed è proprio questo il bello dei murales: appaiono, scompaiono e quello che c’è oggi non ci sarà domani.
Grazie per essere passata e ad aver commentato: spero che leggendomi, ti sia venuta l’ispirazione di scrivere anche tu qualcosa sulla street art di Padova. Buon fine settimana Diana.
Ciao Katia, io a differenza tua sono una patita di Street Art! Ovunque mi trovi la vado a cerare, ritengo che sia la forma d’arte piú eccezionale della nostra epoca e non a caso mi trovi anche su questo tuo articolo! Tutte queste opere di Padova non le ho ancora mai viste. Spero davvero di poterle vedere presto e grazie per avermele fatte conoscere 🙂
La street art di Padova ha dato il via in me una nuova passione. Ora sono sempre alla ricerca di murales ogni volta che posso: sto preparando un tour di street art a Trento e la prossima settimana parto per le Marche e farò un tour ad Ancona alla ricerca di murales … ora chi mi ferma più?
Pensa che anche io ho fatto la stessa cosa, proprio con 101 cose da fare a Padova almeno una volta nella vita. Sono stata a Padova l’anno scorso con una mia amica (week end tra donne senza portarci dietro famiglie e figli). Io avevo scaricato il libro sul Kobo e me l’ero letto tutto. Avevo definito un minipercorso, ma non ero certa che avrei trovato tutto. E invece no! Mi sono persa, ma innamorata persa dei murales di Padova. Sono bellissimi e sono inseriti nel paesaggio urbano in modo magnifico. Grazi
Le guide “101 cose da fare” sono fantastiche: di molti luoghi, e in questo caso di Padova, ho scoperto davvero tante cose e notizie. Con Verona sono già a buon punto ma a Padova mi mancano ancora tante cose. Grazie a questa guida, ora ho una nuova passione: la street art!
Ormai la street art è entrata a far parte della nostra cultura. Alcuni murales sono davvero un’opera d’arten e danno un valore in più al luogo dove vengono eseguiti. Devo dir però che Padova aveva già di suo un tesoro artistico! Grazie per queste preziose informazioni.
Si è vero! Ora, per me è diventata una mania: la sto cercando a Trento che è la mia città e la settimana prossima parto per le Marche e mi sto organizzando un tour di street art ad Ancona.
Ciao! Bellissimo articolo. Ho studiato a Padova, la conosco quindi un po’ come cittadina, ma non mi sono mai veramente soffermata sulla sua bellissima street art. Mi hai fatto conoscere la città da un altro punto di vista. Grazie ! Di Kennyrandom e Alessio B ne avevo sentito parlare, ma sei riuscita a mettere più ordine nella mia testa e a spiegare meglio la loro arte
Non mi meraviglio: io ho studiato a Verona e purtroppo ho fatto da pendalere. Questo non mi ha dato tanta possibilità di conoscerla perchè ero sempre di Corsa tra lezioni e treni. Ho iniziato a farlo dopo, quando avevo più tempo Libero e non dovevo correre. Inoltre ci sono così tanti murales, che è impossibile conoscerli tutti!
Bellissimi. Adoro i murales. Devo assolutamente fare un giro a padova per vederli.
Si, te lo consiglio proprio! Molti sono davvero belli 🙂
Alessio B e Kenny Random sono i miei preferiti! Di Padova conosco solo i murales in centro, trovarli tutti è un po’ una caccia al tesoro!
Vero! Sono nella tua stessa situazione: sono tantisismi e molti sono anche fuori dal centro storico. Ci vorrebbe un tour solo per scoprirli tutti (o quasi)! 🙂
Fantastico! Sono stata a Wyneood Walls a Miami, lì hanno recuperato un quartiere malfamato trasformandolo in art district grazie alla street art. E, anche se più in piccolo, anche a Mantova si cominciano a vedere bei graffiti nel quartiere periferico di Lunetta
La Street Art e´ nata proprio per far rinascere quartieri malfamati o comunque lasciati da parte e questo e´ un bene. Dall´ altra, ho notato che sta diventando una moda ma se e´ bella così … ben venga!
Non sapevo a Padova ci fosse tutta questa street art, decisamente da visitare! Mi piacciono molto le opere di Alessio B e stupenda anche “Downtown” di Tony Gallo!
Neanche io lo sapevo!! Ora è diventata una mania … sono tutti belli ma io adoro Tony Gallo con tutti i suoi colori e l’omino allungato di Kenny Random!
Che meraviglia! Io invece sono anni che vado matta per la street art, nonostante non abbia mai tempo e modo di approfondire gli autori e gli stili. Sapevo che Padova avesse una buona “offerta” di arte urbana, ma non pensavo fino a questo punto! È una città che voglio visitare da tanto (non ci sono mai stata…), sicuramente la street art sarà nel mio itinerario! 🙂
E pensare che io ci sono arrivata per caso: pensa che sono passata davanti davanti a tantissimi graffiti e non ci ho mai fatto caso!
Padova vale davvero la pena di essere visitata: la street art è solo un motivo in più per andarci! 😉
Adoro la street Art e seguo kenny random da tanto… dimmelo la prossima volta che vai a Padova… ci incontriamo lì!
A Padova ci ritornerò perché ho parecchie cose da vedere: ci aggiorniamo così continuerò il mio giro di Street Art insieme a te! 🙂