Mondovì, la città del tempo: lo sapete perché è chiamata così? In ogni angolo della città in cui vi ritroverete a passeggiare, non passeranno inosservate le tantissime meridiane. Non avete l’orologio con voi? Il vostro cellulare è scarico? Non c’è nessuno a cui chiedere l’ora? Dont’ worry: alzate gli occhi su una qualsiasi parete degli edifici del centro storico e comparirà magicamente una meridiana. Vi assicuro che sono una più bella dell’altra!
La mia visita a Mondovì è durata qualche ora, quanto basta per potermene innamorare. Oltre a contare le tantissime meridiane, sapete cosa vedere? Passeggiare per la via principale, percorrere i portici. Salire sul Belvedere e ammirare la campagna del cuneese dall’alto, entrare in una torre o innamorarsi di Mondovì Piazza: ecco le idee. Se non vi bastano: una visita al Museo della Ceramica e al Museo della Stampa o perdersi all’interno del Duomo completano la visita.
Che dite? Ne avete abbastanza? Seguitemi perché vi racconto cosa vedere a Mondovì!
Il centro storico di Mondovì, la città del tempo
La prima cosa che colpisce passeggiando per il centro storico, è la quantità di meridiane ed è per questo che Mondovì è conosciuta come la città del tempo! Sono tante e tutte diverse tra di loro: linee di meridiana, meridiana con linee europee, linea diurna equinoziale, stilo polare o mancante. Con uno o più quadranti, con ore astronomiche, ore italiche comuni o ad ore temporarie. Lasciate pure l’orologio a casa!
Dopo che vi siete ripresi dalla quantità di meridiane (allora, quante sono?), perdetevi a passeggiare per le antiche Contrà Granda e Contrà Longa del rione Breo. Sto parlando dell’antico Planum Bredoli in civitatem che si sviluppò ai piedi del colle, lungo il torrente Ellero e oggi il centro commerciale e amministrativo di Mondovì.
Cosa potrete ammirare? La bellissima piazza San Pietro con la relativa chiesa dei SS Pietro e Paolo, la chiesa di San Filippo situata nella Contrà Granda con il relativo complesso ed ex ospedale di San Francesco, la caratteristica via Sorresi, la Contrà Longa dove ci sono tutti i negozi e da dove parte la funicolare per Mondovì Piazza.
Il Belvedere e Mondovì Piazza
Anche Mondovì ha la sua parte alta: ebbene si, con la funicolare la potete raggiungere in poco tempo! Il rione Piazza è la parte più antica e la più caratteristica di Mondovì. Fin dal passato la Piazza è stata al centro della vita sociale, economia e politica: qui hanno sede la Cattedrale di San Donato, il Palazzo della Città e il Palazzo del Governatore. Pensate che fino a non tanto tempo fa, qua sorgeva anche l’ospedale cittadino. E dalla piazza partono tutte le vie e i vicoli che vi condurranno negli angoli più suggestivi di Mondovì.
Se capitate in una bella giornata, una tappa al Belvedere non deve di certo mancare! Come dice il nome, da qui potrete ammirare un bel vedere: la Langa Monregalese! Una volta ammirato il panorama vi accorgerete di trovarvi in un giardino all’interno del quale noterete il Parco del Tempo: non a caso, se seguite le indicazioni, vi ritroverete a seguire 3 percorsi che propongono la storia della misurazione del tempo. Ma non scordatevi di visitare anche la Torre Civica, alta ben 29 metri!
Quali musei ci sono a Mondovì?
Purtroppo non ho avuto il tempo di visitare i due musei di Mondovì ma sappiate che potrete trovare un Museo della Ceramica e un Museo della Stampa situati proprio nella parte alta della città.
MUSEO DELLA CERAMICA custodisce all’interno del Palazzo Fauzone di Germagnano le collezioni private di Marco Levi, ultimo proprietario e direttore della fabbrica “Vedova Besio e figlio” e di Carlo Baggioli. 17 sale contenenti 600 pezzi di ceramica e 2.000 pezzi sono racchiusi nei depositi. La visita vale la pena anche per poter ammirare gli interno dell’edificio!
MUSEO CIVICO DELLA STAMPA è il posto ideale per chi ama la carta stampata. Qui è possibile trovare la più completa raccolta pubblica di macchine e attrezzature per la stampa esistente in Italia ed è visitabile all’interno del Palazzo delle Orfane. Una curiosità: nel 1472 a Mondovì venne pubblicato il primo libro stampato nel Piemonte con i caratteri mobili.
E’ possibile acquistare il biglietto cumulativo di 10€ che vi consentirà di visitare il Museo della Ceramica, il Museo della Stampa, la Torre Civica del Belvedere e la Chiesa della Missione. Last but don’t least: vi permetterà di usufruire anche della funicolare che collega la parte bassa della città alla parte alta!
Il Santuario di Vicoforte e la famosa cupola ellittica
A 6 km da Mondovì si trova il Santuario di Vicoforte, famoso per avere la cupola ellittica più grande del’Europa (anche se alcuni dicono del mondo). La costruzione iniziò alla fine del Cinquecento come culto della Vergine Maria e per ospitare i Savoia alla loro morte. I lavori durarono fino al 1891 ed è nel Settecento che il Santuario ebbe un nuovo slancio grazie all’architetto Francesco Gallo: fu lui a progettare la cupola e gli affreschi.
Legato al Santurario di Vicoforte c’è anche una leggenda legata al motivo che porta tanti pellegrini a venerare venerata l’immagine della Madonna con Bambino custodita all’interno: la conoscete?
E’ possibile salire sulla cupola per una visita alla scoperta dei locali tradizionalmente chiusi al pubblico: un percorso per ammirare da vicino gli affreschi del barocco piemontese che decorano la cupola. Visita consigliata solo a chi non soffre di vertigini perché verrete dotati di un elmetto ed un imbrago per raggiungere la sommità del santuario dopo 60 metri di percorso. Lo sapete che la superficie interna è di ben 6.036 mq?
Per info & prenotazioni:
Kalatà booking@kalata.it – tel 0171 690217 o 331 8490075 – www.kalata.it
Percorso di salita alla cupola: 2h – 266 gradini – 60 m d’altezza – 15€
Percorso breve: 1h – 130 scalini – 23 metri d’altezza – 8€
Perché visitare Mondovì e i suoi dintorni?
Le Langhe sono un mondo a sé stante, ma non ha prezzo perdersi nella Langa Monregalese per scoprire che esiste una Mondovì di sotto e una Mondovì di sopra, un borgo di appena 20.000 anime che ha più meridiane di una grande città, un santuario con una cupola ellittica tra le più grandi d’Europa o semplicemente perdersi nel dolce paesaggio collinare del cuneese. E’ un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, quella di visitare Mondovì, la città del tempo!
10 pensieri sparsi
ci sono passata proprio ieri! non ho visitato il paese ma alcune panchine giganti e dormito in una casa sull’albero 🙂
sarà per la prossima volta
Ma dai? Invece io non sono riuscita a vedere le panchine giganti: ho visto un sacco di foto in giro e m’attiravano molto. Vuol dire che ci devo ritornare, non credi?
Che bel paese! Non ci sono mai stata ma mi hai proprio incuriosita 🙂
Sono contenta che Mondovì ti abbia ispirata!
Anche se non è molto distante non ci sono mai stata e non sapevo proprio delle meridiane… che tra l’altro adoro! Cercherò di andarci anche io!
La quantità delle meridiane l’ho scoperto una volta arrivata sul posto: non me l’aspettavo e solo in un secondo momento mi sono ritrovata a scoprire che Mondovì è chiamata la città del tempo!
Spero di averti buoni spunti e sali anche per me sulla torre civica che si trova nel Belvedere. La vista deve essere meravigliosa da lassù.
Ecco, questo è il genere di post che ti fa veramente dire “non serve andare lontano per vedere luoghi bellissimi” ? Sinceramente non conoscevo Mondovì ma trovo molto interessanti i musei che hai citato… io adoro la ceramica artigianale e la carta stampata! Mi sa che prima o poi dovrò passare di lì…
Pensa che per me è sempre stato un posto vago, situato da qualche parte nel lontano Piemonte! E quando ci sono arrivata, non ho capito più nulla. La prossima volta voglio andare a visitare il Museo della Stampa perché mi attira molto (lavorando in biblioteca, sai com’è!).
Mi piace davvero tanto scoprire luoghi nuovi e il nostro Paese è pieno di meraviglie! Del Piemonte conosco solo la zona di Novara, il tuo articolo è un spunto per fare un giro un po’ più ampio di questa regione.
Quella dello scorso maggio, per me è stata la mia prima volta in Piemonte: devo dire che l’adoro e non vedo l’ora di ritornarci! Ed è vero che l’Italia ha veramente tanto da scoprire: dovremmo iniziare tutti a girarla di più.