La storia viaggia sempre su due binari: quella con la S maiuscola e raccontata nei libri e l’altra legata alle tradizioni popolari, col dubbio che sia reale o meno. Il racconto di questo post su Martin Lutero e il Concilio di Trento appartiene alla seconda opzione.
Un evento, il Concilio, che cambiò l’evoluzione della storia e tra quelli che non si scordano e non passano di certo inosservati. La propaganda politica e religiosa italiana si prodigò contro Lutero: è da qui che nacquero leggende metropolitane per diffamarlo.
Nella credenza popolare gira voce che Martin Lutero, durante il Concilio di Trento, sia arrivato in città per ascoltare con le proprie orecchie e osservare con i propri occhi gli eventi. Ovviamente in veste ufficiosa per non farsi conoscere. Che sia una leggenda metropolitana o la realtà, questo non si sa: sta a te decidere!
Pillole sul Concilio di Trento
Il Concilio di Trento si svolse tra il 1545 il 1563 e dal 1545 al 1549 fu spostato a Bologna a causa della peste. Con il Concilio venne definita la riforma della Chiesa cattolica, reagendo alle dottrine calviniste e luteranesime. Martin Lutero, “causa” dell’avvio della Riforma e della Controriforma, fu una figura importante in questo contesto e forse anche la più attesa a Trento durante le varie sessioni tenute tra la chiesa di S. Maria Maggiore e il Duomo.
Ufficialmente la storia ci racconta che Lutero non venne mai a Trento anche se tanto atteso. La tradizione popolare, invece, dice che abbia raggiunto in incognito la città del Concilio per osservare con i propri occhi cosa stesse succendendo.

Martin Lutero e il Concilio di Trento
Si racconta che un mendicante proveniente dal nord Europa si aggirasse per il centro. Un personaggio sui generis con un grande mantello nero e un cappello a larghe tese per non farsi riconoscere. Si dice che fosse lo stesso Martin Lutero, arrivato a Trento nel 1545 con l’interesse di ascoltare in incognito le sessioni, respirare l’aria che tirava nelle strade, vedere quali prelati e imperatori fossero presenti. In poche parole, mettere il naso in una situazione piuttosto complicata.
Alcune persone riconobbero nel medicante proprio Martin Lutero, venuto appositamente dalla Germania per ascoltare in incognito e con le proprie orecchie, ciò che si stava discutento.
Oppure si dice che una volta arrivato alle porte della città, Lutero fermò una vecchietta per chiedere informazioni su cosa stava succendo. L’anziana signora rispose che la città era in fervore e di come Martin Lutero fosse la persona più attesa di tutto il Concilio. Ma faceva bene a non farsi vedere: nella chiesa di Santa Maria Maggiore era già pronto un pentolone con olio caldo e se quell’eretico si fosse fatto vivo, la sua fine sarebbe stata a cuocere dentro l’olio bollente. Lutero si girò sui tacchi e ritornò da dove era venuto.
Martin Lutero e la chiesa di Santa Maria Maggiore
La tradizione popolare vuole che Martin Lutero, una notte, si fosse recato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, rimanendo nascosto in un confessionale. La notte successiva scappò ma prima di partire segnò sulla parete della chiesa ed esattamente al centro della navata sette M misteriose, messe a forma di piramide. La scritta fu interpretata così: “Maledetto Madruzzo, Martino Mai Muterà, Meglio Morire” (Madruzzo = cardinale e principe vescovo di Trento). Venne fatta dire una messa per esorcizzare i segni di maledizioni da parte di Lutero e la scritta fu immediatamente cancellata.
Nella chiesa di S. Maria Maggiore, edificata dal precedente principe vescovo, Bernardo Clesio, tra il 1520 e il 1524, si svolsero le congregazioni preparatorie di tutto il terzo periodo dalla primavera del 1562 all’inverno del 1563.
Un altro aneddoto riguarda la chiesa: la costruzione che si erige alla sinistra di S. Maria Maggiore era il battistero della vecchia chiesa di S. Maria della Neve, con la pianta inclinata, cioè rivolta a sud-est rispetto a quella attigua che è rivolta ad est. La tradizione attribuisce, infatti, la crocifissione a mezzogiorno (ora sesta) del venerdì, il decesso alle tre (ora nona) del venerdì e la resurrezione alla mezzanotte (prima vigilia) fra sabato e domenica.
Se visiterai Trento …
… non scordarti di fermarti per una visita alla chiesa di S. Maria Maggiore: nel pomeriggio ci sono le volontarie dell‘Associazione Anastasia disponibili per dare informazioni storico-artistiche!
La chiesa di Santa Maria Maggiore è stata una dei luoghi principali del Concilio di Trento. Alcune sessioni vennero fatte anche all’intero del Duomo, le personalità più importanti vennero accolte al castello del Buonconsiglio, dove abitata il Principe Vescovo Madruzzo. Ti consiglio di seguire l’itinerario dei luoghi dove il Concilio passò: edifici dove vennero ospitati cardinali e prelati, le chiese dove vennero fatte le sessioni o le messe celebrative per sentirsi immersi nella storia!
Post aggiornato a ottore 2019