Fabio Boeti è il primo ospite del progetto “L’Italia che ripartirà”. Fondatore di Bike Experience, si occupa di cicloturismo per far conoscere la zona del Custoza e le colline moreniche tra il lago di Garda e Verona attraverso percorsi naturalistici e culturali.
Il turismo è stato tra i settori maggiormente colpiti dal covid-19. Ecco come in questo periodo particolare ha reagito e come si proporrà ai turisti che avranno voglia di ritornare a viaggiare in Italia. Seguitemi nel racconto di Fabio!
Chi è Fabio Boeti con la sua Bike Experience
Ciao sono Fabio Boeti, da sempre appassionato di bicicletta, frequentando nel 2013 il primo corso di EPCM Esperto Promotore della Mobilità Ciclistica all’Università di Verona. Un corso organizzato in collaborazione con FIAB Federazione Italiana Amici della Bicicletta e coordinato dall’Ing. Margo Passigato che mi ha permesso di acquisire alcune nozioni legate alla mobilità urbana e sopratutto al cicloturismo.
Nel 2015 successivamente ho deciso di creare Bike Experience, dopo aver seguito l’ultima parte di realizzazione dei percorsi cicloturistici delle Terre del Custoza, cambiando totalmente il mio ambiente lavorativo.
Con Bike Experience ho da sempre il preciso obiettivo di:
- Far conoscere quei luoghi fuori dal turismo di massa come appunto la zona del Custoza e le colline moreniche che si trovano tra lago di Garda e Verona, facendo immergere il turista in luoghi ricchi di storia, natura e prodotti tipici.
- Lavorare sulle strutture ricettive e non solo per creare la formazione necessaria per offrire un nuovo tipo di vacanza alternativa, slow e soprattutto esperienziale che da alcuni dati generali è in continua crescita.
Come del resto anche il cicloturismo sta segnando una crescita esponenziale nel nuovo modo di fare vacanza. Per questo motivo una struttura ricettiva deve avere un minimo di organizzazione e conoscenza del territorio per creare e offrire un prodotto sopratutto di qualità.
Ovviamente prima che scoppiasse la pandemia avevo iniziato anche una serie di incontri con alcune strutture ricettive del Garda per formare il personale e dare il supporto necessario alla realizzazione di nuove offerte turistiche alternative.
Stavano iniziando ad arrivare richieste di prenotazioni da parte di Tour Operator italiani ed esteri, ma anche da gruppi privati per bike tour alla scoperta del territorio. I gruppi esteri hanno disdetto tutte le attività prenotate appena è partita la quarantena legata al coronavirus.
Come vi siete (ri)organizzati durante la quarantena?
Noi di Bike Experience però non ci siamo abbattuti. Lavorando da casa abbiamo cercato di mantenerci in contatto con le strutture ricettive. Ad esempio organizzando dei webinar per presentare i nostri prodotti e iniziare a fare community; sui canali social instagram e facebook abbiamo continuato a postare foto e video del territorio. Sognare non costa nulla ed eravamo consapevoli che prima o poi si sarebbe potuto tornare alla normalità. In questi incontri abbiamo iniziato a pensare agli scenari futuri del turismo.
Con il passare dei giorni ci siamo resi conto che la bicicletta, per le sue particolari caratteristiche di libertà di movimento ma anche distanziamento sociale, sarebbe potuta essere veramente un arma vincente per il rilancio dell’economia.
Abbiamo iniziato ad immaginare veramente quello scenario di turismo esperienziale, sostenibile, green e lento per scoprire i nostri angoli. La domanda che ci siamo fatti è stata “chi sarà però il nostro cliente?”. Ovviamente la risposta è stata quella che ci siamo dati un po’ tutti, anche in una zona come il Garda che da sempre rappresenta una destinazione a vocazione straniera, il cliente tipo a breve termine non può non essere italiano.
Puntare anche sul turismo italiano!
Un turista di prossimità e locale che ha voglia di vivere una giornata diversa all’aria aperta, riscoprire delle cose che sono sempre date per scontate. Un turista che vuole veramente riscoprire la bellezza di una nazione come la nostra fatta di borghi, tradizioni e buon cibo. Quindi un po’ in generale abbiamo cambiato il nostro modo di comunicare per rivolgerci al pubblico italiano.
Sui social ad esempio abbiamo da sempre impostato la comunicazione in inglese. Ora abbiamo deciso di comunicare ancora di più con il nostro pubblico italiano. Questo non significa che non lavoreremo più con l’estero ma al momento e per ovvi motivi, stiamo considerando una presenza inferiore di stranieri.
Dall’altra noi italiani abbiamo una grande opportunità di riscoprire la nostra terra. Gli stranieri torneranno sicuramente e crediamo fortemente che il cicloturismo trasformando i nostri territori in destinazione di alta qualità sia una grande opportunità di rilancio per l’economia e il turismo stesso locale.
Noi ci stiamo organizzando per accogliere tutti con le adeguate misure di sicurezza consapevoli che la bicicletta appunto garantisce sicuramente delle opportunità in più.
Informazioni utili
- Bike Experience offre dei percorsi legati al cicloturismo tra Verona e il Lago di Garda. Se sei un appassionato di cicloturismo, turismo lento e sostenibile, sul sito www. bikeexperience.net troverai i loro percorsi e contatti.
- E’ attivo su Instagram l’hashtag #ItaliaCheRipartirà: utilizzalo per promuovere i centri minori e fuori dal turismo massa e le piccole e medie imprese che operano nel turismo e nella cultura!
4 comments
Si, indubbiamente è una di quelle forme di turismo slow da incentivare. E chissà che non si arrivi al declino del turismo di massa!
Speriamo che questa pandemia porti anche a scelte migliori per un turismo slow e allontanandosi sempre più dal turismo di massa!
Queste esperienze del cicloturismo sono ottime iniziative! La bici poi in questo periodo sta andando alla grandissima, e si capisce perché. È più ecologica dell’auto, ti permette di scoprire ogni angolo di una città e in più ti mantiene in forma. Io è da anni che non vado in bici (anche perché non ce l’ho più), lo ammetto, però mi piacerebbe fare una biciclettata…. non in città tra l’ingorgo di macchine, piuttosto in campagna!
Se non vivessi in montagna con ovvi motivi “pratici” fatti di salite e discese, la prenderei per muovermi in città. Dall’altra, quando ho parato con Fabio, mi è venuta proprio voglia di scoprire Verona e il Lago di Garda sotto un altro punto di vista: hanno dei percorsi particolari che mi piacerebbe conoscere. Perché non cogliere l’occasione di questo periodo particolare di fare un altro tipo di turismo più ecologico?