Ospite di oggi per la rubrica “L’Italia che riparterà” è Giulia Varetti, guida turistica autorizzata per il Piemonte. La sua particolarità? Tra le tante cose si è specializzata nei tour che vanno alla scoperta delle risaie piemontesi tra Novara e Vercelli. Devo dire che per me è un mondo tutto nuovo: sono proprio curiosa della cultura che sta dietro alla coltivazione del riso e di tutto ciò che ne consegue.
Ecco il suo racconto di come ha reagito alla pandemia e di come si proporrà a chi ha voglia di seguirla ora che possiamo ritornare a viaggiare. Buona lettura!
Chi è Giulia Varetti, guida turistica
Sono una guida turistica con una formazione in lingue, storia dell’arte e archeologia e giornalismo. Vivo vicino a Novara, a due passi dalla Lomellina, e ho trascorso parte dei miei studi a Vercelli. Queste tre zone sono quelle che ho voluto sviluppare come guida, prendendo le diverse abilitazioni e “vivendole” il più possibile per raccontare il territorio vero, quello che sento mio.
Sono le terre della produzione di quasi il 60% del riso europeo (e qui, in Baraggia, si produce l’unico riso DOP), quindi per me raccontare l’aspetto agricolo, produttivo ed enogastronomico, insieme ai tanti beni artistici e culturali, è diventata la quotidianità.
A chi racconto tutto questo? A un pubblico molto variegato, di italiani adulti, ma anche di studenti e scolaresche, così come a gruppi di stranieri ma anche a tanti singoli stranieri che scelgono una guida privata. Insomma, non ci si annoia, anche perché ogni volta cambia il modo di comunicare, in base a chi è con te in quel tour.

Come ti sei organizzata durante la quarantena?
Questa pandemia ci ha obbligato a rimanere tutti a casa, non solo noi italiani ma a livello globale. Nessuno poteva uscire: come sei rimasta in contatto con i potenziali turisti o comunque con chi vi segue?
Praticamente la quarantena ha spostato il mio pubblico dalla realtà alla realtà virtuale. Singolarmente, ma anche in squadra con tante colleghe guide, abbiamo continuato a raccontare con i social, con nuove pagine dedicate, con dirette fatte da noi o partecipando come ospiti a quelle di altri.
Io mi occupo anche di giornalismo e promozione e devo dire che questo aspetto non si è mai fermato, anzi il lavoro è aumentato. Le strutture chiuse avevano l’esigenza di continuare il contatto con il pubblico, le testate giornalistiche di avere più pezzi, avendo un parterre di lettori aumentato dal lockdown.
Come hai raccontato il territorio e le tue attività?
Sicuramente, soprattutto all’inizio, ho potenziato il mio sito web www.ricexperience.it sia dal punto di vista dell’ottimizzazione sia da quello dei contenuti. Ho poi deciso di sviluppare due progetti virtuali:
- Su instagram ho creato dei “virtual tour” coinvolgendo gli agricoltori e chiedendo loro di raccontare i lavori in risaia mandandomi immagini e video (ha funzionato molto bene, la campagna non si ferma e così ne abbiamo dato testimonianza).
- Mentre con pubblicazioni di minivideo ho costruito delle “gite virtuali” per quelle classi che dovevano trascorrere la gita scolastica sul territorio ma se la sono vista annullata.
- Su facebook, con altre colleghe, abbiamo aperto nuove pagine e gruppi, che hanno avuto un ottimo riscontro. E alcuni gruppi mi hanno chiesto delle visite virtuali su piattaforme come Zoom. Insomma il digitale è stato fondamentale.
Quanto sono stati importanti i social ma senza esagerare?
Il progetto “Ricexperience Virtual tour” ha avuto proprio questo scopo. Non ho voluto però esagerare, il rischio era che il pubblico andasse in overdose e quindi non sopportasse più il bombardamento di contenuti. Ho scelto di agire in modo mirato: rafforzare il brand e il concetto di “ricexperience” e supplire alla mancanza di tour per chi li ha dovuti annullare. Poi ovviamente ho continuato la mia classica attività sui social, ma davvero senza esagerare.
Adesso che possiamo muoverci, continuo a raccontare i miei spostamenti sul territorio suggerendolo come luogo di vacanza: difficilmente sarà visitato, almeno a breve, con me come guida, ma almeno cerco di aiutare la mia zona a riprendere pian piano l’attività. Sono stata ospite di diverse iniziative, come i momenti culturali offerti da musei e trasmissioni e questo mi ha fatto molto piacere.
Dopo la quarantena: ritornando a viaggiare
Il nostro modo di viaggiare cambierà sicuramente in questi primi mesi di “libera uscita”: siamo ancora incerti, non sappiamo cosa succederà, come comportarci. E sicuramente anche tu che stai dietro le quinte come addetta al lavoro, devi cambiare il tuo modo di proporre il turismo, seguendo le continue modifiche ministeriali e sanitarie ma anche l’incertezza di noi turisti.
Come cambieranno le tue visite guidate?
Con tanti colleghi abbiamo programmato e proposto un palinsesto molto ricco di visite: prevalentemente all’aperto, riscoperta della natura, cooking class all’aperto, attività per singoli (no gruppi precostituiti), massimo 10 persone, distanza di almeno 1 metro tra le persone, mascherine indossate, tracciamento delle presenze per eventualmente monitorare il contagio. Non sarà facile, ma il calendario che abbiamo proposto per giugno in molte date è addirittura sold out!
Cercherò di non supplire con il digitale, ma di fornire un’esperienza più breve (1 ora circa a fronte delle 3 della mezza giornata solita) ma intensa dal punto di vista dei contenuti. Credo che la gente abbia voglia di svagarsi, ma che ancora non sia abituata a stare per molto tempo con altre persone.
In più indossare la mascherina è impegnativo, sia per la guida che per il pubblico, quindi i tempi si devono ridurre giocoforza. Meglio 2 appuntamenti brevi, intensi e reali, che uno più lungo, stancante e con supporto digitale. Di virtuale ne abbiamo avuto tanto, troppo, in questi mesi. Preferisco proporre la realtà e usare la tecnologia solo come supporto tecnico (auricolari o amplificatori per farmi sentire meglio quando parlo ecc).

Informazioni utili
Se capiterai in Piemonte e ti piace l’idea di conoscere il mondo del riso con la sua cultura, non esitare a contattare Giulia Varetti per una visita guidata. Ecco dove trovarla:
- Attraverso il suo blog www.ricexperience.it.
- Sui social: facebook Ricexperience Novara Vercelli & Pavia, GuideLaghi, Ossola Laghi e Risaie. Visite guidate ed escursioni, Discovery Alto Piemonte, Oltre Confine Onlus. Instagram @ricexperience_visiteguidate
- Info e prenotazioni: 339 1557215 info@ricexperience.it.
E’ attivo su Instagram l’hashtag #ItaliaCheRipartirà: utilizzalo per promuovere i centri minori e fuori dal turismo massa e le piccole e medie imprese che operano nel turismo e nella cultura!


