Il Castello Scaligero di Malcesine è una delle icone indiscusse che fanno parte del panorama locale. Chi si trova a percorrere via terra o via acqua il lago di Garda, il castello non passa di certo inosservato: si trova nella parte più alta del borgo e i 70 metri d’altezza della Torre sovrastano Malcesine e tutta la zona circostante.
Com’è nato il Castello Scaligero di Malcesine?
La storia del Castello Scaligero è lunga e legata agli eventi politici che si sono susseguiti durante il tempo. Si pensa che una primitiva struttura sia stata creata già negli ultimi secoli del primo millennio a.C. Ma è molto più probabile che venne costruito dai Longobardi come difesa per gli abitanti dalle continue scorrerie degli Ungari intorno alla metà del primo millennio dopo Cristo. E’ dal 1100 che la sua struttura comincia a prendere forma, adattandosi agli interessi dei relativi proprietari e dalla vita politica di Verona.
Infatti è nel corso del Duecento che Malcesine passa sotto la giurisdizione del Comune di Verona con la nobile famiglia Della Scala. Essa scelse proprio il castello come presidio data la posizione strategica dell’antico borgo medievale; un’importante punto nevralgico tra politica e commercio lacustre. Nel 1277 Alberto Della Scala decise di modificare il castello, inglobando le varie strutture preesistenti e dando la forma che oggi possiamo ammirare.
A suo interno vennero costruiti vari spazi come il Palazzo veneziano, sede ufficiale del Capitano del lago dal 1351 al 1618. Abbandonato a sé stesso durante la dominazione veneziana, nell’Ottocento gli austriaci scelsero il Castello Scaligero di Malcesine come alloggio militare fino al 1902. Ed è in questo momento che lo Stato Italiano lo prese in carico e lo dichiarò Monumento Nazionale.

La visita all’interno del Castello Scaligero di Malcesine
Per visitare il Castello Scaligero calcola almeno due ore e se capiterai in una bella giornata come è successo a me, non ne vorrai più uscire. Il percorso è quasi tutto all’aperto e la salita non risulta per nulla pesante tra scalinate, scorci panoramici dove sostare e fare tante foto e le diverse tappe nelle sale.
Approfondirò solo la prima tappa, quella legata al Museo di Storia Naturale del Monte Baldo e quella dedicata al poeta tedesco Goethe. Le altre fermate da non perdere durante il percorso sono:
- la Sala delle Galee, inaugurata nel 2013 e dove si racconta la storia della navigazione sul lago e la nascita e la relativa evoluzione del castello durante il corso dei secoli. Si trova nella parte più alta del castello e all’interno del Palazzo Superiore.
- Il breve camminamento introno al Mastio dove poter ammirare, oltre al panorama, anche l’affresco medievale dedicato alla Madonna con Bambino.
- Il bastione delle artiglierie dove oggi vengono fatti eventi e cerimonie.

Museo di storia naturale del Monte Baldo e del Garda
All’interno del Palazzo veneziano è stato allestito il Museo di Storia Naturale del Monte Baldo e del Garda e prima tappa appena si entra nel castello. Attraverso il percorso viene raccontata l’evoluzione della flora e della fauna locale. Mostra allestita in maniera ottima, permette di utilizzare tutti i sensi durante il percorso: è stato piacevole annusare il profumo dei fiori che crescono sul Monte Baldo o sentire i rumori del lago. Oppure fermarsi davanti ai video o utilizzare i vari schermi interattivi per avere maggiori spiegazioni.
Il nuovo allestimento risale al maggio 2008 quando si è deciso di restaurare il museo, offrendo al visitatore una maggiore multimedialità durante la sua visita. Nove sono le sale che raccontano ognuna un diverso argomento come il paesaggio e la vegetazione circostante, la vita presente sotto al lago o come è stato vissuto il lago durante i secoli.

Sala Goethe
Durante il suo viaggio in Italia, J. W. Goethe decise di allungare il suo viaggio: invece che raggiungere Verona percorrendo la Valle d’Adige, decise di raggiungere il lago di Garda da Rovereto, una cittadina tra Trento e Verona.
Da Riva del Garda prese una barca con due rematori da Torbole ma, a causa del forte vento, dovette fermarsi a Malcesine. Descritto come “il primo villaggio veneziano, sulla sponda orientale del lago”, Goethe venne attaccato duramente dai paesani perché lo presero per una spia austriaca e portato in giudizio dal podestà.
Ben presto l’equivoco venne chiarito grazie all’atteggiamento cortese di Goethe e dalle conoscenze comuni tra l’umanista tedesco e il podestà. Venne rilasciato e potè continuare a passeggiare per Malcesine, disegnando il borgo e Castello Saligero sul suo taccuino. In ricordo della visita, è stata allestita la Sala Goethe con testimonianze e schizzi dell’artista stesso.
Informazioni utili
- Il costo del biglietto è di 6 € con eventuali riduzioni.
- Il Castello Scaligero è aperto tutti i giorni dalle 9.30 alle 19, tutti i giorni. Durante la stagione invernale è possibile che faccia orario ridotto dato che siamo in bassa stagione
- Si trova in via del Castello 39 e il numero di telefono è 045 6570333.
Johann Wolfgang von Goethe in “Viaggio in Italia”
Avrei potuto arrivare a verona fin di questa sera, ma avrei dovuto per questo lasciare in disparte uno stupendo punto di vista, quello del lago di garda di cui non mi volevo privare, e fui ampiamente ricompensato di avere allungata d’alcun poco la strada



