Firenze non è solo il centro storico con bellissimi musei, il Duomo col suo Battistero e il Ponte Vecchio. C’è anche tanto verde grazie ad un glorioso passato legato alla famiglia De Medici che ha permesso di cambiare l’aspetto urbanistico durante il Rinascimento. Oggi ti porto a conoscere i giardini di Firenze e l’Oltrarno: un itinerario che ho trovato davvero interessante.
C’è anche la Firenze dei parchi e dei giardini e quella dei quartieri a misura d’uomo, una Firenze che ho scoperto e che mi è piaciuta molto: punto di partenza è Piazzale Michelangelo, seguito dal Giardino di Boboli e per concludersi nel quartiere di S. Stefano.
Ovviamente con qualche intermezzo.
Piazzale Michelangelo
Punto di partenza di questo itinerario legato ai giardino e tra i luoghi preferiti dai turisti. La vista verso la città, mi ha fatto dimenticare le mie piccole disavventure per raggiungere Piazzale Michelangelo: Firenze dall’alto con una panoramica di 360°.
Il piazzale è un’immensa terrazza voluta da Giuseppe Poggi grazie al suo progetto del 1875, con il quale voleva onorare Michelangelo, inserendo la famosissima statua del David e le sculture delle cappelle medicee di San Lorenzo (ma ovviamente la statua del David è una copia).
Una volta terminato di ammirare Firenze, fermatevi nei due giardini adiacenti: il giardino dell’Iris e il giardino delle Rose. Il primo è da visitare a maggio, quando le 2.500 varietà di iris decidono di sbocciare, creando un bellissimo effetto e il secondo conosce la sua apice fioritura dei roseti proprio nello stesso periodo.
- Ti piacerebbe raggiungere Piazzale Michelangelo con una guida specializzata che racconta ogni cosa? Puoi prenotare un’escursione di due ore che tocca Piazzale Michelangelo, l’Abbazia di San Miniato al Monte e il cimitero della Puerta Santa.
Deviazione a San Miniato al Monte
Dopo essersi persi tra gli splendori floreali di tarda primavera, una tappa alla basilica di San Miniato al Monte è d’obbligo.
La chiesa risale al periodo romanico tipico toscano e sorge su uno dei più alti punti fiorentini: la sua facciata è l’archetipo di tutte le facciate e i rivestimenti tipici delle chiese romaniche, gotiche e rinascimentali della città. La sua facciata è stata ripresa da altre chiese come quella di S. Maria Novella, dal Duomo stesso e il relativo campanile.
- Una leggenda vuole che il martire Miniato, dopo essere stato decapitato, sia riuscito a salire fin qua attraversando l’Arno con la sua testa mozzata in mano. Un po’ macabro forse? Non importa: queste storie ci stanno sempre bene.
Dietro alla basilica di San Miniato, sorge il Cimitero delle Porte Sante: inaugurato nel 1864, custodisce le spoglie di personalità toscane come Carlo Lorenzini (forse meglio conosciuto come Collodi) e Vasco Pratolini. Inoltre c’è una serie di monumenti funebri in stile neogotico, uno più bello e spettacolare dell’altro!
Deviazione: la Casa Museo Rodolfo Siviero
Scendendo dal “monte”, la tappa successiva è sicuramente il giardino di Boboli, non tanto distante da qui. Ma prima di raggiungerlo, vi consiglio di far tappa alla Casa Museo Rodolfo Siviero, situato sul Lungarno Serristori al numero civico 1-3.
Probabilmente la figura di Rodolfo Siviero è poco conosciuta al grande pubblico ma a suo tempo è stato definito come il 007 dell’arte.
Personaggio molto eclettico, particolare e grande appassionato d’arte, durante la Seconda Guerra Mondiale riuscì a recuperare e a riportare in Italia moltissime opere d’arte confiscate dai nazisti.
Non si sposò mai e non ebbe figli, così lasciò in eredità alla Regione Toscana la sua casa con una clausola: doveva essere aperta al pubblico in modo gratuito.
- Per me è stata una grande scoperta: seguimi nella visita fatta alla Casa Museo Rodolfo Siviero.
Giardino di Boboli all’interno di Palazzo Pitti
La mia tappa obbligata a Firenze. Adoro i parchi e i giardini e la loro storia è stato l’argomento della mia tesi triennale: quindi perché non venire anche qua? Pensate che occupa ben 45.000 mq sulla collina di Boboli. Tipico giardino all’italiana, fu realizzato nel 1550 quando Eleonora di Toledo (la moglie di Cosimo I per intenderci) acquistò Palazzo Pitti.
Nel corso del tempo, il giardino fu modificato e ampliato: ogni epoca e ogni regnante aggiunse sempre qualcosa fino ad arrivare all’aspetto che ammiriamo oggi. Aggiungo solo che per la sua progettazione, venne chiamato Niccolò Tribolo (tra gli artisti preferiti dello stesso Cosimo I) e alla sua morte si alternarono Giorgio Vasari, Bartolomeo Ammannati e Bernardo Buontalenti.
Tra le diverse cose da visitare all’interno c’è la Grotta di Mosè, la Fontana del Carciofo (si! E non mettetevi a ridere), il Giardino del Cavalieri, la Grotta Grande del Buontalenti e il Viottolone.
Talmente è vasto, che vi consiglio di usare le varie indicazioni e spiegazioni che trovate durante il percorso.
- Il biglietto è di 10€ (a pagamento per i turisti, gratuito per i residenti) comprende anche il Museo degli Argenti, il Museo delle Carrozze e la Galleria del Costume (che non ho potuto visitare).
La visita al Palazzo Pitti è a parte. Mi è dispiaciuto molto non aver potuto visitare la Galleria del Costume: secondo la mia guida, ci dovevano essere dei pezzi a dir poco fantastici!
Deviazione nel quartiere di Santo Spirito
Uscendo dal Giardino di Bobboli e da Palazzo Pitti, si raggiunge nell’immediato il quartiere di Santo Spirito, di cui mi sono innamorata di questa zona. E’ a due passi da Ponte Vecchio e dal centro storico e non si ha l’impressione di essere in una città molto affollata e turistica. Sono soprattutto gli studenti universitari a venire qua grazie a diversi locali per un aperitivo o per il dopo cena.
La piazza accoglie i vari locali e la musica, che movimentano le serate; di giorno è il mercato dell’antiquariato che dà un tocco di classe. Sulla piazza sorge la relativa chiesa: tanto per cambiare, progettata dal Brunelleschi.
Devo dire che durante la mia visita a Firenze, i personaggi più ricorrenti sono stati: Brunelleschi, Michelangelo e i Medici. Ci si rende conto di come i vari personaggi storici abbiamo plasmato una città (in questo caso Firenze), lasciando dei segni indelebili.
Proprio in questa piazza sono venuta per entrambe le sere a cenare: in ostello ho conosciuto una ragazza francese con la quale ci ritrovavamo la sera a gironzolare per la città, ammirando Firenze by night, per poi finire a far l’aperitivo e buffet proprio qua e chiaccherando sulla nostra giornata fiorentina.
Deviazione alla Cappella Brancacci
Una bellezza da vedere assolutamente: poco distante dalla piazza di Santo Spirito c’è una chicca. Devo dire che Firenze, per me, è stata un continuo di tappe artistiche; studiando storia dell’arte è d’obbligo andare ad ammirare dal vero ciò che si studia sui libri. E così è stato per la Cappella Brancacci: la cappella è conservata all’interno della chiesa di Santa Maria del Carmine ed è stata da poco restaurata.
Lo spettacolo e la commozione sono state grandi: non sempre capita di commuoversi davanti alle opere d’arte. I libri non rendono spesso giustizia. Gli affreschi sono stati eseguiti da Masolino, Masaccio e Filippino Lippi nell’arco di diversi anni: commissionati inizialmente a Masolino nel 1425 da Felice Brancacci, furono conclusi solo sessant’anni più tardi dal Lippi.
La scena più conosciuta è sicuramente quella che rappresenta Adamo ed Eva e la loro cacciata dal paradiso. La chiesa appartiene all’Ordine delle Suore Carmelitane: come tutti i conventi, un chiosco interno caratterizza la struttura.
- Il costo è di 6€ e con lo stesso biglietto potete visitare anche lo spazio della Fondazione Salvatore Romano. Si trova proprio accanto alla chiesa di Santo Spirito, dove è possibile ammirare l’antico cenacolo di Santo Spirito e il bellissimo affresco!
Non solo i giardini del Lungarno Sonderini e Lungarno Serristori
Parco delle Cascine
Non tanto distante e attraversando l’Arno all’altezza del ponte alla Vittoria, ci si ritrova in questo parco immenso ed è il più grande di Firenze con i suoi 160 ettari che formano un rettangolo (più o meno). Infatti è considerato il Central Park di Firenze, grande polmone verde della città. Pensate che la sua costruzione avvenne nel 1563 come tenuta agricola di Cosimo I Medici: in poche parole fungeva da tenuta di caccia e azienda agricola della famiglia medicea.
Nel corso del tempo, il parco subì delle modifiche d’uso e di estetica fino ad arrivare ai giorni nostri: luogo di svago e dove fare quasi tutti gli sport e proprio qui accanto, venne costruita la facoltà d’Agraria e … udite, udite: se venite il martedì mattina ci trovate pure il mercato!
Un’idea: perché non noleggiare una bici e raggiungerlo così?
Giardino dei semplici
Se siete appassionati anche voi di orti e giardini, vi consiglio di far tappa anche qua. Non si trova proprio nella zona dell’Oltrarno ma se ci capitate, un salto lo dovete fare.
Il Giardino dei Semplici fa parte del Museo di Storia Naturale dell’università fiorentina e secondo i documenti storici, fu il primo orto botanico d’Europa dove si coltivassero i “semplici” e i vegetali per scopo terapeutici. Per “semplici” si indicavano tutte quelle varietà vegetali che avessero virtù medicamentose: piante medicinali riservate soprattutto agli studenti di medicina per la loro conoscenza e utilizzo.
Oggi custodisce anche piante carnivore, aromatiche e tropicali ma anche cactus e palme. Una curiosità: girando per il giardino è possibile trovare delle targhe in braile. Sono state create nel 2008 per agevolare anche le persone non vedenti e ipovedenti e creano degli itinerari particolari basati soprattutto sul tatto e sull’odorato.
- Il costo della sola visita all’Orto Botanico è di 3€ ma arriva a 10€ se decidete di visitare anche i musei correlati!
Un Luogo Pubblico, dove… si coltivassero le piante native di climi e paesi differentissimi, affinché i giovini Studenti, le potessero in breve spazio di luogo, con facilità e prestezza imparare a riconoscere
Luca Ghini, 1543 – frase citata sulla medaglia commemorativa per i 460 anni dalla fondazione del Giardino dei Semplici
Considerazione sull’itinerario dell’Oltrarno
L’ammetto: ho un debole per i giardini e gli orti botanici e se scopro che la città che visito ne ospita, corro subito a visitarli.
C’è da dire che nel centro storico di Firenze, è difficile trovare tanti alberi ma è anche vero che molte antiche case nascondo al loro interno meravigliosi giardini. Inoltre nelle vecchie foto è possibile ammirare una città molto più alberata di oggi. Ed è qui che l’Oltrarno viene incontro agli amanti del verde come me!
Conosci altre aree verdi dove rilassarsi o ammirare la botanica a Firenze? Scrivetemelo nei commenti: magari sarà un ulteriore motivo per ritornare in questa splendida città e scoprire altri oltre ai giardini sul Lungarno.











10 pensieri sparsi
Un bellissimo itinerario , oltre la Firenze reclamizzata. Sono anno che vado in Toscana per le vacanze e per andare a visitare parenti, Firenze è una tappa che mi manca e sicuramente seguirò una parte dei consigli scritti nel blog. Grazie
E mi sa che ce ne sono tanti altri di bellissimi giardini che devo ancora scoprire!
Sono contenta di averti dato qualche spunto interessante.
Deco assolutamente segnarmi il Giardino di Boboli e il Parco delle Cascine viste che andro in Toscano a settembre, non posso perdere l’occasione di vedere entrambi!
E se becchi il giorno giusto, troverai il mercato al Parco delle Cascine (mi sa che io ci ero andata di martedì e casualmente c’era! 🙂 ). Per il Giardino di Boboli credo che ora il Museo della Moda e del Costume lo abbiano riaperto, quando ci sono stata io, era chiuso per restauro.
A Firenze ho tantissimi vecchi ricordi, credo sia proprio il caso di tornare. Voglio portare i bimbi al giardino di Boboli, uno dei più belli che abbia mai visto!
a presto
Marica
Si è molto bello! E a dirti la verità, non mi aspettavo tutto questo verde a Firenze! 🙂
Sai che ultimamente ho sviluppato anch’io un certo interesse per i giardini botanici? Per i parchi già c’era. Mi piacciono le aree verdi. Anni fa, però, mica ci pensavo a visitare i giardini botanici. E invece ora… ? e poi Firenze è Firenze. Bella.
L’amore per i giardini e orti botanici, è arrivato per caso e tantissimo tempo fa: avevo una cara amica, laureata in agraria con la passione dei giardini. L’ho conosciuta a Dublino quando cercavo di studiare l’inglese, mentre lei stava facendo un corso pratico sui giardini (come crearli) e ogni sera, quando tornavamo a casa, mi raccontava proprio tutto. E da lì ho incominciato ad interessarmi anche io dell’argomento!
Si Firenze è molto bella: rispetto a Venezia e Roma, è tutto molto più alla porta d’uomo! 🙂
I giardini di Firenze sono una favola! Anche io adoro Santo Spirito, sembra una piccola città all’interno della città <3
Questo è stato il tour che ho amato di tour: adoro i giardini e ho adorato tutta la parte dell’Oltrarno. Non sembrava essere a Firenze ma in una piccola città fuori dal mondo!