Un luogo poco conosciuto ai più (almeno lo è stato per me) è il Museo Davia Bargellini di Bologna. Uno di quei luoghi non tanto pubblicizzati e fuori dal movimentato centro storico del capoluogo emiliano.
Il museo è uno dei quattro Musei Civici d’Arte Antica di Bologna insieme al Museo Civico Medievale, le Collezioni Comunali d’Arte e il Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi” (quest’ultimo ne avevo parlato nel post La via della seta a Bologna).
L’allestimento si distribuisce lungo le sale del senatorio Palazzo Davia Bargellini, situato in Strada Maggiore poco di fronte alla Basilica di Santa Maria dei Servi col suo portico, il più largo di Bologna.
Ti racconto la sua storia e cosa troverai al suo interno!
Il Palazzo Bargellini
Il Museo d’Arte Industriale Davia Bargellini è allestito all’interno dell’omonimo palazzo, uno dei principali edifici civili di Bologna.
Il Palazzo Bargellini è stato commissionato da Camillo Bargellini tra il 1638 e il 1658 all’architetto Barolomeo Provaglia. L’entrata ancora oggi non passa inosservata grazie alla presenza di due telamoni in arenaria che sorreggono il balcone centrale del primo piano, opera dello scultore Gabriele Brunelli.
Una volta entrata nell’atrio, la fa da padrone un maestoso scalone a tre rampe e decorato con degli stucchi di Giuseppe Barelli. Lo scalone porta al piano nobile, costruito in un secondo momento grazie ai due maggiori architetti del Settecento bolognese: Carlo Francesco Dotti e Alfonso Torreggiani.
Nell’Ottocento, la famiglia Bargellini si ritrova senza eredi e decide così di trasferire il patrimonio di famiglia a Giuseppe Davia nel 1839. Il Davia istituisce l’Opera Pia nel 1874: ancora oggi esistente e proprietaria del Palazzo Davia Bargellini.

Il Museo Davia Bargellini
Il museo nasce nel 1920 per volere di Francesco Malaguzzi Valeri, il Soprintendente alle Gallerie dell’epoca e aperto al pubblico nel 1924. Gli allestimenti occupano le sette sale del primo piano e ancora oggi rispecchiano l’organizzazione iniziale.
L’idea dello stesso Malaguzzi Valeri era quella di creare un appartamento arredato con lo stile tipico della Bologna settecentesca, mescolando mobili e suppellettili di pregio. Già all’epoca si era deciso di creare due nuclei: la Quadreria Davia Bargellini e la raccolta d’arti applicate.
La Quadreria Davia Bargellini
Ci troviamo di fronte ad un raro esempio di collezionismo bolognese grazie alla famiglia Bargellini.
- I dipinti spaziano dall’arte trecentesca bolognese, un punto fermo ed importante nell’arte europea dell’epoca, fino ad arrivare alle vicende artistiche del Settecento e passando per il Rinascimento.
- La galleria dei ritratti ospita i maggiori componenti della famiglia Bargellini, diventando una galleria degli antenati.
- Tra i capolavori c’è la Madonna con Bambino in trono e donatori, una tavola dell’artista Vitale da Bologna e data 1345.
- Per quanto riguarda la scultura bolognese, sono presenti diverse opere databili tra il Cinque e l’Ottocento con un approfondimento alla tradizione della coroplastica.
Le Raccolte d’Arte Industriale
La sezione dedicata alle raccolte d’arte industriale è composta da acquisti fatti sul mercato antiquario intorno al 1920, di depositi donati dalle Opere Pie locali e lasciti di diverso genere.
L’insieme delle opere si rifanno alle curiosità della vecchia Bologna di diversa provenienza, dando vita ad una collezione del tutto particolare. Cosa si trova?
- Diversi oggetti come bronzi ornamentali, paramenti liturgici ricamati finemente e una Berlina di Gala, una carrozza tardo settecentesca.
- E’ presente anche la ceramica graffita con boccali trecenteschi e opere bolognesi ritrovate durante degli scavi del Novecento.
- C’è anche un teatrino di marionette acquistato nel 1922 e risalente al Settecento. E’ formato da 5 cambi di scena, 74 marionette, 9 cavalli e una scimmia. Sul prospetto è stato posto lo stemma della famiglia degli Albicini, originari di Forlì.

Perché visitare il Museo Davia Bargellini?
Ho conosciuto il Museo Davia Bargellini per caso e senza sapere della sua esistenza fino a quando, uscendo dalla Basilica di Santa Maria dei Servi e attraversando la strada, mi ci sono trovata davanti.
Ho sempre avuto un debole per gli antichi edifici e vedendo il portone aperto un ampio atrio, mi ci sono fiondata subito dentro. Ed è così che ho scoperto il museo: le migliori esperienze si fanno quando arrivano inaspettate!
Di quel giorno ricordo di essere entrata senza sapere cosa mi aspettava e sono rimasta a bocca aperta durante tutto il percorso. L’impressione era quella di trovarsi in una Wunderkammer, una parola tedesca che indica una camera delle meraviglie: ed è stato proprio così!
Palazzo Davia Bargellini: una visita guidata al piano nobile
Il museo è allestito al piano terra del Palazzo Davia Bargellini: la maestosa scala porta al piano nobile situato al primo piano e chiuso al pubblico. Dopo il restauro da parte della Fondazione ‘Opera Pia Davia Bargellini’ dello scalone, è possibile seguire delle visite guidate al piano nobile.
Quando?
- Sono state attivate diverse visite guidate: rimani aggiornata con le future visite “Palazzo Davia Bargellini: una dimora riscoperta” andando direttamente sul sito.
- La visita è gratuita e non serve la prenotazione.
Informazioni utili
- Museo Civico d’Arte Industriale e Quadreria Davia Bargellini Strada Maggiore, 44 – 40125 Bologna
- Orari di apertura: martedì, mercoledì e giovedì 10 – 15; venerdì 14 – 18; sabato, domenica e festivi 10 – 18.30.
- Entrata gratuita



6 pensieri sparsi
Adoro questo tipo di musei perché non sono solo una raccolta di oggetti ma un vero e proprio spaccato di vita quotidiana di un determinato periodo. Nonostante abbia visitato Bologna tante volte non sono mai stata in questo museo: me lo segno!
Ci sono ritornata una seconda volta con molto piacere: come dici tu, racconta la vita quotidiana bolognese e ci si rende meglio conto del relativo periodo storico!
Una meta di grande interesse la visita al Museo Civico d’Arte Industriale e alla Quadreria Davia Bargellini. Non ci sono ancora stata ma devo assolutamente recuperare. Ti ringrazio di avermelo fatto conoscere!
Spero ti piaccia quanto è piaciuto a me.
Vivo a Bologna e ho già visitato questo museo. Sono rimasta incantata dal teatro delle marionette, è assolutamente stupendo!
Appena ritorno a Bologna, vorrei visitarlo nuovamente; soprattutto ora che hanno organizzato le visite guidate al piano nobile!