La Sicilia Orientale è un luogo che ti entra sottopelle, ti accoglie con il profumo del mare e degli agrumi, ti rapisce con i suoi colori, la sua storia millenaria e quel calore umano che trovi solo qui.
Io l’ho vissuta in un viaggio on the road che consigliamo a chiunque abbia voglia di scoprire un’anima autentica e sorprendente.
Il bello è che si può pensare ad un percorso ad anello, atterrando a Catania e tornando da lì, con tappe indimenticabili lungo tutta la costa e l’entroterra.
Siracusa e l’incanto di Ortigia
Il nostro viaggio è iniziato da Siracusa, e non poteva esserci scelta migliore.
Il vero colpo al cuore è Piazza Duomo: di giorno ti sorprende per la sua eleganza barocca, ma è di notte, illuminata dalla luna e dalle luci soffuse, che diventa magica, quasi teatrale.
Basta sedersi su una panchina ed ammirare in silenzio per essere rapiti dalla sua atmosfera senza tempo.
Passeggiare per Ortigia
Ortigia, l’isoletta che costituisce il cuore storico della città, è un luogo che non dimentichi. Passeggiando tra i vicoli ti imbatti nella Fonte Aretusa, un piccolo specchio d’acqua che custodisce papiri e leggende.
Un altro momento imperdibile è la passeggiata al mercato di Ortigia, tra i richiami dei venditori e i colori sgargianti delle spezie, del pesce fresco e delle verdure di stagione.
Fermatevi per una sosta pranzo veloce con un panino o un tagliere siciliano dal famoso Caseificio Bordieri: una sosta street food genuina, fatta di pane croccante e accostamenti creativi.

Non può mancare una visita al Parco Archeologico della Neapolis, dove si trovano il celebre Teatro Greco e l’Orecchio di Dionisio. Camminare in questi luoghi ti fa sentire la potenza della storia: pietre che hanno visto secoli di vita e spettacoli.
Se vi capita l’occasione giusta, le sere di primavera e d’estate, il teatro organizza Rappresentazioni Classiche. Per maggiori informazioni sul programma consultate il sito della Fondazione INDA o le pagine del Comune di Siracusa.
- Il nostro giro per Ortigia l’abbiamo raccontato sul blog!
Un tour con una guida autorizzata ti permetterà conoscere meglio l’isola di Ortigia di Siracusa!
Visitare i dintorni di Siracusa
Nei dintorni, un’escursione suggestiva è quella lungo il fiume Ciane, che sfocia vicino alla città e regala scenari naturali unici.
Da qui potete noleggiare una barca senza patente e costeggiare la Riserva del Plemmirio, un paradiso per chi ama mare e natura.
In alternativa, un giro in bici lungo la costa vi porterà fino alla spiaggia dell’Arenella, con acque cristalline che sembrano dipinte.
Ragusa Ibla: un borgo che sembra un presepe
La seconda tappa del nostro viaggio ci ha portato nell’entroterra, a Ragusa Ibla, un gioiello barocco incastonato tra le colline.
Qui ogni angolo è una cartolina: la piazza principale, con il Palazzo Arezzo di Trifiletti, è da vivere insieme al racconto appassionato del proprietario che accompagna i visitatori.
Un’esperienza autentica e commovente è stata quella da Rosso Cinabro, la bottega di Damiano e Biagio, ultimi maestri carrettieri di Sicilia.
Qui i carretti vengono dipinti con pazienza e maestria, mantenendo viva una tradizione che rischiava di scomparire.
È stato come entrare in un tempo sospeso, fatto di colori, leggende e simboli. Andate a trovarli perché tanta passione e dedizione merita ascolto.

Modica e il cioccolato che racconta storie
Se Ragusa ti conquista con la sua eleganza, Modica ti rapisce con il gusto. Qui abbiamo scoperto il famoso cioccolato atzeco, ancora lavorato a freddo secondo antiche tradizioni.
La tappa obbligata è Antica Dolceria Bonajuto, dove ogni morso sa di storia. Si può prenotare una visita con degustazione, durante la quale si imparano i segreti del mestiere e si assaggiano prelibatezze da leccarsi i baffi.
Ma Modica è anche città di poesia: qui nacque Salvatore Quasimodo, e la sua casa, arrampicata sulla collina, racconta il legame del poeta con questa terra.
Passeggiando tra le chiese, non perdete San Pietro, San Giorgio e Santa Maria di Betlem, autentici scrigni barocchi.
Noto e il barocco che abbaglia
Proseguendo verso il mare si arriva a Noto, capitale indiscussa del barocco siciliano. Arrivare a Noto è come aprire un libro di architettura barocca: ogni via, ogni balcone scolpito, ogni chiesa racconta storie di fasti passati.
Non è un caso che sia stata dichiarata Patrimonio UNESCO e che venga spesso chiamata la “Capitale del Barocco”. Una delle cose che ci ha colpito di più è la cura scenografica con cui la città è stata ricostruita dopo il terribile terremoto del 1693.
Si racconta che gli architetti abbiano pensato la città come un palcoscenico a cielo aperto, con strade ampie e prospettive perfette, per esaltare la bellezza degli edifici alla luce del sole.
Non è difficile immaginare i nobili dell’epoca passeggiare lungo il Corso Vittorio Emanuele, proprio come facciamo noi oggi, solo con carrozze al posto delle auto.
Siediti ai tavoli di un caffe e lasciati trasportare dall’immaginazione. La Cattedrale di San Nicolò è senza dubbio il cuore pulsante della città: imponente e stupefacente.
- E come non approfondire meglio la conoscenza della capitale del barocco siciliano con un tour dedicato?

Un’esperienza da fare
Sempre lungo il Corso Vittorio Emanuele si trova la Chiesa di San Carlo al Corso: dovete sapere che si può salire fino alla terrazza panoramica della torre campanaria.
È una delle esperienze più belle da fare a Noto perché da lassù si gode di una vista privilegiata sulla Cattedrale di San Nicolò e sulla piazza, ma anche su tutto il corso principale e i tetti barocchi della città.
La salita non è lunghissima (circa 120 scalini a chiocciola, piuttosto stretti in alcuni punti), ma la ricompensa è un panorama da cartolina.
Ogni maggio, inoltre, Noto si trasforma in un tappeto di fiori durante l’Infiorata di Via Nicolaci: un evento che colora la città con mosaici floreali a tema, e che merita di essere visto almeno una volta nella vita.
Se avete tempo, fermatevi a osservare i balconi di Palazzo Nicolaci: sono una vera galleria di mascheroni e figure grottesche che sembrano sorriderti o farti il broncio dall’alto.
Un consiglio pratico: parcheggiate l’auto nei pressi di Via Cavour o, se arrivate dalla parte bassa, vicino al Parcheggio Porta Reale. Sono punti comodi per lasciare la macchina e iniziare la visita a piedi, senza stress.
Oasi di Vendicari e Marzamemi
A pochi chilometri da Noto c’è un luogo che sembra disegnato per chi ama natura e silenzio: l’Oasi di Vendicari. Camminare tra sentieri costeggiati da saline e fenicotteri, fino ad arrivare alla tonnara sul mare, è un’esperienza di pura bellezza.
Lì vicino si può anche dormire in un agriturismo all’interno della riserva: un privilegio raro. Da Vendicari, con pochi minuti d’auto, si raggiunge Marzamemi, borgo di pescatori ormai conosciuto in tutto il mondo.
La sua piazza, con ristoranti e locali affacciati sulle antiche tonnare, è diventata set cinematografico e luogo di ritrovo cosmopolita. Qui consigliamo di regalarsi un tour privato in barca, per scoprire grotte e spiagge nascoste lungo la costa.

Isola delle Correnti: il punto più a sud d’Italia
Continuando verso la punta estrema, si arriva all’Isola delle Correnti, dove il Mar Ionio e il Mar Mediterraneo si incontrano e si mescolano in un gioco di colori e correnti.
Una giornata di mare qui ha un sapore diverso: sei al confine simbolico dell’isola, dove due mari si abbracciano.
Etna: il gigante buono
Tornano verso Nord, il viaggio in Sicilia Orientale non sarebbe completo senza l’incontro con sua maestà Etna: la montagna, come la chiamano da queste parti.
Noi abbiamo deciso di sperimentare un trekking per raggiungere i crateri sommitali: un’esperienza che consigliamo assolutamente, anche con bambini, faticosa ma fattibile senza fretta con l’accompagnamento guidato.
La nostra guida, Luca Cosma (Etna Hiker), appassionato e competente, ha trasformato la salita in un racconto geologico e umano, facendoci scoprire ogni dettaglio del vulcano. Dormire in un hotel vicino alla funivia è una scelta pratica per partire presto e godersi appieno l’escursione.
Camminare lassù, tra fumarole e paesaggi lunari, con lo sguardo che spazia fino al mare, è un ricordo che resta impresso nella memoria a lungo.
- Vi racconto la nostra esperienza di trekking sull’Etna.
Gole dell’Alcantara: un canyon di lava e acqua gelida
Altra tappa imperdibile sono le Gole dell’Alcantara, uno dei paesaggi naturali più sorprendenti della Sicilia. Qui il fiume ha scavato, nel corso di migliaia di anni, un canyon tra le colate laviche dell’Etna, creando pareti basaltiche alte fino a 25 metri e forme geometriche spettacolari.
Camminare lungo i sentieri del parco è piacevole e adatto a tutti, ma il vero brivido è scendere giù fino al letto del fiume. L’acqua è gelida, anche in piena estate, ma immergere i piedi (o lanciarsi in una camminata con gli stivaloni forniti in loco) è un’esperienza indimenticabile.
Da provare, per i più audaci, il body rafting, un rafting fatto il proprio corpo trasportato dalla corrente, tra le pareti laviche: adrenalina pura, ma in totale sicurezza con guide esperte. Le gole sono anche un ottimo posto per staccare dal caldo siciliano e ritrovare un po’ di frescura.
Consigliamo di arrivarci al mattino presto o nel tardo pomeriggio per godere del paesaggio senza troppa folla.

Taormina: tra bellezza e turismo di massa
Ultima tappa della nostra avventura, ma non per importanza, è stata Taormina. Certo, qui i turisti non mancano, ma non si può negare la sua bellezza.
Il Teatro Antico regala scorci spettacolari sul mare e sull’Etna, anche se personalmente abbiamo trovato più suggestivo quello di Siracusa.
Passeggiate per Corso Umberto, tra boutique e palazzi storici, fermatevi alla Villa Comunale con i suoi giardini e terrazze panoramiche, e, se avete ancora tempo, fate un bagno a Isola Bella.
Se siete di fretta regalatevi almeno una sosta di mezzo pomeriggio a Taormina andrà bene, perché è davvero una tappa imprescindibile.
- Potrete approfondire la conoscenza di Taormina con un free tour grazie ad una guida specializzata!
Acitrezza: i faraglioni e la casa del Verga
Risalendo la costa orientale, una sosta che non può mancare è Acitrezza, celebre per i suoi faraglioni che emergono dal mare come giganti di pietra.
Una passeggiata qui ti porta anche alla Casa del Nespolo, che ricorda tanto le pagine di Verga e il mondo dei Malavoglia.
Sedetevi in un bar sul lungomare e ordinate una granita alla mandorla: il tempo sembra fermarsi mentre la gusti guardando il mare.

Catania – extra
Chi arriva in Sicilia Orientale di solito atterra a Catania, ed è un peccato non dedicarle almeno qualche ora. Catania è caotica, e se, come noi, non amate il caos, evitarla verrebbe quasi d’istinto.
Tuttavia, la città ha un’energia travolgente, è vivace e vera, per cui se avete tempo, concedetele una chance. Eccovi allora alcuni spunti su cosa vedere a Catania:
- Piazza del Duomo, con l’elefante simbolo della città.
- La Pescheria, un mercato del pesce che è un teatro a cielo aperto.
- La Via Etnea, cuore pulsante dello shopping e della vita cittadina.
- Il Monastero dei Benedettini, oggi sede universitaria, ma uno dei complessi barocchi più belli d’Europa.
Perché non iniziare a conoscerla attraverso ad un free tour?
Il percorso ad anello consigliato
Il nostro itinerario on the road in Sicilia Orientale si è sviluppato così:
Catania → Siracusa → Ragusa Ibla → Modica → Noto → Vendicari → Marzamemi → Isola delle Correnti → Etna → Acitrezza →Taormina ritorno a Catania.
Un anello perfetto che unisce mare, natura, arte, tradizioni e la forza del vulcano.
In totale, questo itinerario richiede almeno 10-12 giorni per essere vissuto con calma, senza correre, assaporando ogni tappa. Ma anche con una settimana piena si può avere un assaggio meraviglioso di questa parte di Sicilia.
- Questo post è stato scritto da Paola autrice del travel blog Try a Trip: la ringrazio per essere stata mia ospite!
La foto di copertina è di Peter H da Pixabay. Tutte le altre foto sono di Paola di Try a Trip.


