Durante questo periodo di quarantena causato dal Coronavirus sto pensando ai luoghi preferiti della mia città dove andavo ogni volta che potevo. Tra questi ho sempre adorato poter ammirare Trento vista dall’alto: vivendo in una città di montagna è facile poterlo fare.
Così ho deciso di proporti la mia top 5: sono i luoghi più caratteristici e probabilmente i più turistici eccetto l’ultimo, casa mia!
Castello del Buonconsiglio
Il Castello del Buonconsiglio è sicuramente la meta più conosciuta e gettonata dei turisti in visita a Trento. Ma è anche il luogo che racconta la storia della città e dove le vicende storiche si sono mescolate con le leggende. Ci troviamo di fronte al castello più grande del Trentino, iniziato a costruire durante il Medievo e diventato poi la sontuosa residenza dei Principi Vescovi che governarono Trento fino all’arrivo di Napoleone.
Il mio luogo preferito per ammirare Trento dall’alto? Dalla Loggia Veneziana del Castelvecchio, la parte più antica del castello. Da qui svettano i tetti della città, i campanili delle chiese e il Mausoleo dedicato a Cesare Battisti sul Doss Trento. Ma attenzione, questo è anche il luogo più infestato del castello: tante sono le leggende e i misteri che riguardano il Castelvecchio.
C’è un altro luogo che ti consiglio di visitare: Torre Aquila con il suo ciclo dei mesi. Mentre raggiungi questi affreschi risalenti al Gotico Internazionale, puoi ammirare Trento dalle finestre del camminamento. Siamo un pò più bassi rispetto al Castelvecchio ma ne vale comunque la pena.

Torre Civica in piazza Duomo
Siamo nel salotto di Trento, in piazza Duomo con i suoi monumenti principali e gli affreschi rinascimentali. La Torre Civica non passa inosservata che svetta alta sulla città. Ora è chiusa al pubblico e aperta solo in occasioni speciali come durante la manifestazione Palazzi Aperti: io l’ho potuta visitare durante l’edizione del 2019.
La Torre Civica sorge sull’antica Porta Veronensis, l’entrata principale alla città in epoca romana. E’ durante il Medievo che ha iniziato a prendere la forma che ne conosciamo noi oggi. La torre venne utilizzata per secoli come prigione e nel Novecento ha avuto un primo e importante restauro tra il 1953 e il 1963.
Un secondo restauro è terminato nel 2011, aprendo per la prima volta la Torre Civica al pubblico. Fruibilità durata ben poco a causa di un primo incendio del 2015 e un secondo qualche anno dopo. Ed è così che venne chiusa nuovamente al pubblico per essere ammirata solo in occasioni speciali.

Terrazza Panoramica di Sardagna
Questa meta non è per chi soffre di vertigini perché per raggiungerla, bisogna prendere una funivia. Sto parlando della terrazza panoramica situata nel sobborgo di Sardagna. La puoi raggiungere in macchina o col pullman di linea ma ci metteresti molto di più e dovresti fare giusto un pò di curve. Con la funivia Trento – Sardagna, in meno di 5 minuti sei già a destinazione al costo di un biglietto urbano.
In questa busa (in dialetto: buca) c’era una gabbia con all’interno degli orsi e per fortuna spostati in ambienti migliori alla fine degli anni Ottanta. La Busa degli Orsi è stata recuperata e ristrutturata ed è così che nel 2017 s’è trasformata in una spettacolare terrazza panoramica sulla città. La sua particolarità è che la struttura è stata costruita a gradoni in acciaio corten, dandogli la forma di un piccolo anfiteatro. Mentre è stata recuperata la gabbia degli orsi, creando una gabbia sospesa nel vuoto.
Se vuoi vedere le foto e l’effetto finale, su Instagram e su Twitter sono attivi gli hashtag #labusadegliorsi #trentodallalto.
L’idea
Dopo aver ammirato il panorama su Trento e bevuto un caffè al bar Trento Alta, se hai voglia di una bella camminata, dirigiti verso l’abitato di Sardagna. Poi raggiungi Trento a piedi attraverso uno dei sentieri proposti: in mezz’ora sei nel quartiere di Piedicastello.

Doss Trento
Doss Trento è conosciuta anche come la Verrucca: una piccola montagnola di appena 300 metri che sovrasta la città. Insieme al Dosso di San Rocco e il Dosso di Sant’Agata formano una specie di tre denti ed è probabile che l’antico nome della città derivi proprio da questo. Infatti in epoca romana Trento era chiamata Tridentum e nel 1495 l’artista tedesco Albrecht Dürer rappresentà il Doss Trento nel suo acquarello Trintperg.
E’ meta di passeggiate nella bella stagione e durante il percorso è possibile fare alcune tappe storico-culturali.
- Sulla sua cima si trova il mausoleo dedicato all’irredentista trentino Cesare Battisti. Eretto nel 1935 per volere di Mussolini, oggi è tranquillamente visitabile.
- E’ stato da poco restaurato il Museo Storico degli Alpini e riaperto al pubblico: visitarlo è una delle cose che farò appena uscita dalla quarantena! Il museo è stato inaugurato nel 1958 in occasione del quarantesimo anniversario della fine della Grande Guerra.
- Salendo parti dalla strada che inizia nel quartiere di Piedicastello e al ritorno ti consiglio di percorrere la Strada degli Alpini, costruita nel 1940 dagli stessi alpini.
L’idea
Per raggiungere il Doss Trento consiglio di partire dalla stazione dei treni graze al percorso di trekking urbano che permette di conoscere una parte di Trento fuori dai grandi itinerari turistici.

Casa mia
Ebbene si, dal sobborgo dove vivo si vede Trento dall’alto! Ho la fortuna di vivere in collina e ci sono dei punti in cui la vista toglie il fiato. La visuale sulla Valle dell’Adige è completa ed è da qui che vedo i fuochi d’artificio il 26 giugno, il giorno in cui si festeggia San Vigilio, il patrono di Trento.
Se per un motivo o per l’altro raggiungi la collina di Trento, soffermarti anche tu per ammirare Trento vista dall’alto. I motivi che ti portano da queste parti? Puoi seguire uno dei percorsi proposti dall’Ecomuseo dell’Argentario sul Monte Caliso tra cui esplorare le canope, le antiche gallerie costruite dagli antichi Canòpi. Oppure un itinerario dei fortini risalenti alla Prima Guerra Mondiale postati all’imbocco della Valsugana.
L’idea
- Raggiungi il sobborgo di Villamontagna con l’autobus nr 9, non ti puoi sbagliare perché è il capolinea. Fai un giro per respirare l’aria dei tipici borghi di montagna. Dopodiché segui uno dei sentieri proposti per raggiungere Martignano passando per le frazioni di Moià e Maderno: il tempo di percorrenza è di 1 ora abbondante attraverso piccoli centri caratteristici, la campagna e ammirando Trento dall’alto. Per raggiungere poi Trento ti basta prendere l’autobus nr 10.
- Il gruppo Giovani Villamontagna propone ogni anno a maggio un itinerario storico ed enograstromico alla scoperta del territorio. Ti consiglio vivamente di partecipare alla PrimaveraVilera!
- Partecipa alla caratteristica Disfida dei Canòpi di Martignano che si svolge tra maggio e giugno. Un salto nel passato divertendosi e mangiando.
Come raggiungere la collina di Trento
Gli autobus urbani da prendere sono i numeri 5 (Povo, Villazzano), 9 (Cognola, Villamontagna), 10 (Martignano, Cognola). Tutte le località sono raggiungibili nel giro di 15/20 minuti.

Trento vista dall’alto
I luoghi che ti ho raccontato sono facilmente raggiungibili dalla città a piedi o con i mezzi pubblici urbani e non serve essere degli amanti del trekking per raggiungerli. Ma se ti piace la montagna e sei un buon camminatore, Trento può essere vista dall’alto dalle montagne circostanti come dal Monte Bondone, la Marzola o dal Monte Caliso: tutte offrono dei percosi di trekking.
Un’idea è quella di seguire i sentieri delle fortezze risalenti alla Prima Guerra Mondiale nei dintorni di Trento: un mix tra storia, trekking e un bel panorama sulla città.
Che dici? Ti ho convinto?
10 pensieri sparsi
Non sono mai stata a Trento ma ne ho sentito parlare bene tante volte e queste foto mi hanno decisamente convinta! Che bella la vista sulle montagne a praticamente 360° gradi!
Le foto panoramiche mi piacciono tanto perché danno un’idea più completa di ciò che stiamo ammirando! Spero di vederti presto a Trento così ti farò da guida e ti offrirò un buon caffè.
Che foto meravigliose, soprattutto l’ultima è magica, devo conoscere molto meglio Trento 😍 ha certi paesaggi e monumenti antichi che proprio mi incuriosiscono!
Devo dire che abito in un bel posto: l’ultima foto l’ho fatta vicino a casa mia e ci passo sempre volentieri quando esco col cane!
Direi di sì, mi hai convinta eccome! Sono stata a Trento tantissimi anni fa, durante un gemellaggio con un gruppo di studenti di architettura dell’Università di Venezia. Le viuzze del centro così intime e accoglienti e l’atmosfera conviviale abbastanza sui generis per una città del Nord me l’hanno subito fatta amare e mi è rimasta dentro questa voglia di tornarci prima o poi. E ora ho ancora più motivi per alimentare questa voglia, grazie!
Bene, vuol dire che tra i tuoi viaggi post quarantena Covid19 ci sarà anche a Trento dove ti porterò a zonzo per la città!
Inutile cambiare prospettiva cambia completamente la nostra visione delle cose. Conosco poco Trento ma questo post l’ha resa ancora più affascinanate di quanto pensavo.
E’ per questo che mi piace osserare il mondo dall’alto: ti fa cambiare prospettiva delle e rende tutto più piccolo. Ci vuole quando si ha bisogno di prendersi una pausa e vedere le cose da un altro punto di vista!
Sai che non sono praticamente mai stata a Trento? Solo di passaggio in auto. E dire che ho in programma da una vita una visita al Mart con i miei figli…
Adoro vedere le città italiane dall’alto quindi mi hai fatto aggiungere un motivo per andarci prima o poi!
Se capiterai al MART, Rovereto è veramente vicina a Trento e un salto lo devi assolutamente fare!