Se stai percorrendo la valle dell’Adige in ogni sua direzione, sicuramente noterai un’immensa fortezza medievale con possenti mura difensive che domina l’intera vallata.
Siamo in Trentino ed esattamente in Vallagarina, alle porte di Rovereto e Castel Beseno di certo non passa inosservato dandoci l’impressione di essere controllati. Che non sia mai che dovremmo schivare frecce lanciate dai cavalieri che stanno controllando il nostro passaggio!
Castel Beseno è il più grande complesso fortificato extraurbano della provincia di Trento che dall’alto colle controlla le vie di comunicazioni della Vallagarina e dei suoi dintorni già dall’antichità.
Oggi è fa parte del circuito dei castelli provinciali: un museo aperto al pubblico che offre un’esperienza da non perdere grazie anche alle rievocazioni storiche e spettacoli nel periodo estivo.

La storia di Castel Beseno
E’ tra le più antiche fortezze della regione e sovrasta tutta la Vallagarina. Le sue origini sono antiche: le prime notizie risalgono già all’anno Mille e il nome deriva dalla nobile famiglia Beseno che ci abitò durante il feudo dei conti di Appiano.
La storia è lunga e travagliata
Zona di confine tra la penisola italica e l’Impero Germanico e luogo strategico per il controllo della valle dell’Adige e delle valli circostanti. Castel Beseno ha sempre avuto una posizione di immensa importanza per tutti coloro che hanno dominato questa parte del Trentino.
Tante sono state le nobili famiglie che si sono susseguite nel corso del tempo: la famiglia degli Enghelberto, degli Odolrico e per finire Guglielmo II da Castelbarco ebbe la meglio.
La rivalità e il gioco politico tra le diverse nobili famiglie è sempre stata forte ed è per questo che l’antica fortezza medievale ha subìto continui cambiamenti durante i diversi secoli.
L’evento più ricordato è sicuramente la Battaglia di Calliano del 1487, dove le truppe tirolesi si sono scontrate con quelle veneziane. Le seconde hanno subìto una eclatante sconfitta e costrette a ritirarsi.
Nel Settecento, Castel Beseno è stato teatro di un’altra battaglia clamorosa, durante la quale le truppe napoleoniche hanno perso miseramente contro quelle austriache.
Di origine medievale e con una forte anima difensiva, Castel Beseno è stato ampliato durante il Rinascimento a causa anche di un incendio che ne distrusse una buona parte della fortezza.
L’attuale aspetto risale proprio alla ristrutturazione cinquecentesca: tra gli ampliamenti e modifiche, sono evidenti anche i tre imponenti bastioni funzionali all’utilizzo delle armi da fuoco.
Dal 1973 la Provincia Autonoma di Trento ha acquistato Castel Beseno e grazie ad un importante restauro, oggi è aperto al pubblico come struttura museale.

Cosa visitare all’interno di Castel Beseno
Castel Beseno si presenta ancora oggi con le sue maestose mura che dominano imponenti la vallata sottostante. Ma se t’aspetti un castello ancora mobiliato, ne rimarrai deluso: purtroppo i suoi interni non ospitano più mobili, quadri e quant’altro.
Nel corso degli ultimi decenni, la visita al castello s’è ampliata e arricchita di nuovi spazi grazie al recupero certosino degli addetti ai lavori. Il percorso richiede almeno tre ore di tempo: non è una visita che si fa di corsa e in poco tempo!
- All’entrata si presenta l’ampio Campo dei Tornei che evoca giostre e tornei cavallereschi.
- Segue il Bastione Nord con lo stemma della famiglia Trapp che lo ha costruito nel 1534. E’ la stessa famiglia che ha gestito il castello nel corso dei secoli fino al 1973.
- Attraversando Piazza Grande, si arriva al Palazzo Comitale dove si affaccia la residenza dei Conti Trapp.
- Nella Corte d’Onore si trova il Palazzo di Marcabruno, costruito dalla famiglia veronese dei Castelbarco nel Trecento e collega la parte medievale del castello con quella cinquecentesca. Un secondo edificio ospita gli affreschi del Ciclo dei Mesi e al piano sottostante la riproduzione di un forno dell’epoca.
- La parte finale si conclude con le basse e buie prigioni e la torre altomedievale, uno dei due nuclei originali risalenti al Medioevo.
Il percorso è collegato all’interno con diverse porte tra uno spazio. All’esterno ci sono due camminamenti percorribili dai quali ammirare il panorama sia verso i dintorni che all’interno del castello stesso.
Perché visitare Castel Beseno
A me piace molto e ogni volta che passo col treno rimango sempre affascinata da questa fortezza imponente.
L’ho visitato diverse volte nel corso degli anni e l’ultima visita risale durante la primavera 2024: rispetto alle visite fatte diversi anni fa con la scuola, il percorso è stato ampliato, recuperando diversi spazi chiusi al pubblico.
Una volta all’interno di Castel Beseno, ci si rende conto della sua imponenza e della sua grandezza nonostante una buona parte della struttura presenza soprattutto le possenti mura.
L’allestimento l’ho trovato chiaro e completo, senza essere noioso. L’unica nota negativa (o forse no)? La visita chiede tempo, io ci ho impiegato 3 ore e mezzo!
E se da un momento all’altro uscisse un cavaliere in groppa al suo cavallo?

Informazioni utili
- Castel Beseno si trova alle porte di Rovereto nel comune di Besenello. E’ raggiungibile in macchina e con i mezzi pubblici: in entrambi casi bisogna salire a piedi per l’ultimo tratto.
- Il biglietto singolo è di 8 €. E’ possibile fare il biglietto cumulativo per le 5 sedi (ingresso a Castello del Buonconsiglio, Castel Beseno, Castello di Stenico, Castel Thun, Castel Caldes) a 22 €.
- Il museo è incluso nella Museum Pass Trento Rovereto e nella Membership Card del Castello del Buonconsiglio.
- Consiglio di vestirsi comodi.
Cosa vedere nei dintorni di Castel Beseno?
- Castel Beseno si trova ad appena 10 km da Rovereto e conosciuta come la Città della Quercia e Ala, la Città di Velluto, famosa tra il Sei e Settecento, così come Villa Lagarina.
- Se sei un amante dei castelli, ti consiglio di visitare anche il Castello di Avio.
- Nel periodo natalizio, Castel Beseno viene aperto al pubblico in via del tutto eccezionale: perché non visitare i mercatini di Natale della Vallagarina? Nel borgo di Besenello, come in altri borghi circostanti, vengono allestiti dei presepi nelle varie vie.


