Sono tanti i borghi che caratterizzano il paesaggio italiano: uno più bello dell’altro e di cui spesso me ne innamoro. Mi è successo nuovamente durante il mio fine settimana bolognese quando ho visitato Dozza. Tra i Borghi più Belli d’Italia, sicuramente l’attrattiva principale sono i suoi murales ma tra le cose da vedere c’è anche la Rocca Sforzesca e gli scorci sulla Valle del Sillaro.
Dozza si trova in provincia di Bologna, ai piedi dell’Appenino Tosco Emiliano e a pochi chilometri da Imola. Cosa vedere nel borgo dei murales? Un itinerario storico culturale attraverso i suoi vicoli ci permette di passeggiare in una galleria d’arte a cielo aperto, visitare un castello e percorrere la passeggiata degli Artisti.
Io consiglio di prendertela con calma: nonostante Dozza sia un piccolo borgo, vale la pena soffermarsi senza fretta ad ammirare i diversi scorci artistici.

Pillole di storia
Si dice che l’origine del nome di Dozza sia legato all’acqua. Tutto porta al suo scorrere: lo stemma del comune (un grifo che si abbevera), i ritrovamenti di un antico acquedotto, gli stessi toponimi delle chiese riportano ad una “doccia”.
L’etimologia di Dozza inizia con le antiche Ducia e Dutia, per passare poi a Duza e Doccia, indicando la presenza di un condotto o canale destinato a far confluire l’acqua. L’ironia della sorte mostra invece una città priva di acqua e dove il vino è diventato una fonte importante di ricchezza locale.
Le prime testimonianze risalgono all’epoca del bronzo, è stata dominata dai Galli e dai Romani, per poi brillare di vita propria prima del Mille. Le sue mura sono state costruite verso la fine del Mille dai bolognesi come roccaforte impenetrabile: grazie alla sua posizione sulla Via Emilia, Dozza è sempre stata motivo di disputa per averne il controllo.
E’ Caterina Sforza che porta un po’ di stabilità politica, favorendo lo sviluppo economico e sociale di questo piccolo borgo. Ma dura poco perché ritornano lunghe dispute per diventare il feudo delle famiglie Malvezzi-Campeggi: i discendenti hanno abitato all’interno della Rocca Sforzesca fino al 1960.
Morto l’ultimo discendente, la rocca (di cui ti parlerò dopo) è passata in mano al comune: il resto è storia recente.

Biennale del Muro Dipinto
Dozza è conosciuta soprattutto per i suoi murales che decorano una buona parte dei muri del borgo: sono più di cento gli affreschi che animano le vie del centro storico. E’ grazie alla Biennale del Muro Dipinto che Dozza è diventata un museo a cielo aperto.
La manifestazione si svolge solo negli anni dispari nel mese di settembre: artisti internazionali danno vita ad una galleria d’arte contemporanea senza dover pagare il biglietto. La biennale nasce nel 1960 e da allora Dozza è diventata la location perfetta per abbellire le facciate delle abitazioni, dove spesso si creano dei perfetti trompe-l’œil.
Porte, finestre, tubi per l’acqua, volte e fiorerie diventano parte integrante dell’opera d’arte: il dipinto è pensato e studiato in base a dove andrà eseguito. Infatti tutto ciò che fa parte della casa è integrato al progetto e nulla è lasciato al caso. Il tema dei murales cambia di anno in anno ma il filo conduttore rimane sempre lo stesso: il legame con la storia locale e il territorio.
I murales di Dozza
Agli artisti viene lasciata la massima libertà nella creazione dei murales. L’ispirazione viene data di volta in volta in base alle vibrazioni del momento. Quali sono i murales che si trovano sulle facciate dei vari edifici?
In via XX Settembre c’è un cielo terso con le nuvole che attraversano l’arcobaleno: ci troviamo di fronte a “Arcobaleno” di Alfonso Frasnedi. L'”Angelo di Dozza” è dell’artista Giuliana Bonazza: una figura fantastica con una coda scintillante di pavone.
Tanti sono i murales e tutti diversi tra loro ma ciò che li accomuna sono soprattutto le scene legate alla realtà e alla vita quotidiana. Una famiglia riunita intorno al tavolo a pranzare, un gatto che aspetta le coccole (o la pappa?), la maternità e così via.
- Guida al Muro Dipinto è un’app gratuita che permette di conoscere i murales e dove sono collocati. Scaricala e usala durante la tua visita!

La Rocca Sforzesca di Dozza
A Dozza, oltre ai murales, è possibile visitare la Rocca Sforzesca. Un complesso monumentale di origine medievale che da edificio difensivo è stato trasformato a residenza nobiliare da Caterina Sforza.
Al suo interno è possibile visitare il Museo della Rocca dove sono custodite le opere d’arte e gli arredi storici legati alle famiglie Campeggi e Malvezzi. Famiglie nobiliari che vissero all’interno della Rocca Sforzesca fino al 1960.
Il percorso della casa-museo è suddiviso in tre itinerari: la fortezza medievale, la residenza rinascimentale e settecentesca. Sono ospitate anche le collezioni d’arte contemporanea legate alla Biennale del Muro Dipinto: infatti si posso trovare i bozzetti, i documenti archivistici e la bibliografia relativi al Centro Studi e Documentazione del Muro Dipinto.
Visitare la Rocca Sforzesca permette di conoscere meglio Dozza e la sua storia. E’ possibile visitare la casa – museo autonomamente ma sono disponibili anche delle visite guidate riservate ad un pubblico adulto, prenotando all’email rocca@comune.dozza.bo.it.
La Rocca Sforzesca e la Biennale del Muro Dipinto sono dalla Fondazione Dozza Città d’Arte, valorizzando e promuovendo così uno dei borghi più belli d’Italia!
Informazioni utili
- L’entrata costa 5 € con eventuali riduzioni.
- La Rocca è aperta tutti i giorni: lunedì – sabato 10 – 13 e 14 – 19 mentre la domenica viene osservato l’orario continuato 10 – 19.30.
- Per maggiori informazioni basta visitare il sito www.fondazionedozza.it.

Come arrivare a Dozza
Il borgo medievale di Dozza si trova in provincia di Bologna a pochi chilometri da Imola, su una delle colline che dominano la valle del fiume Sellustra.
- Io ho raggiunto Dozza in auto provenendo da Bologna. Con l’auto: uscita dall’autostrada A 14 (Bologna – Ancona) a Castel San Pietro Terme (se si proviene da nord) o ad Imola (se si proviene da sud). Percorrere poi la Via Emilia fino al bivio per Dozza.
- Raggiungere Dozza con i mezzi pubblici è fattibile ma più difficile. Il bus extraurbano nr 101 che collega Bologna a Imola: all’andata porta fino quasi sotto il borgo. Mentre al ritorno c’è da percorrere a piedi un bel pezzo di strada! Per gli orari, puoi far riferimento all’azienda dei trasporti locali TPER Trasporto Passeggeri Emilia Romagna.
Cosa vedere a Dozza, il borgo dei murales?
Chi visita Dozza è perché vuole ammirare i murales che decorano la maggior parte delle case del borgo. Oppure visitare l’interno della Rocca Sforzesca: queste sono le due mete principali. Passeggiando nelle vie del centro storico, consiglio di soffermarsi anche in altri punti di interesse storico-artistico:
- Palazzo Comunale di Dozza in via XX settembre. Della struttura originale rimane solo la loggia rinascimentale: purtroppo un restauro del secolo scorso sono state eliminate le settecentesche Sala di Giustizia e Sala del Colonnato. Dalla piazza antistante è possibile ammirare il panorama circostante.
- Via Panoramica S.Anastasia, un percorso panoramico che si snoda intorno al borgo che si affaccia sulla Valsellustra. Inaugurata dal FAI nel 2018, alcuni pannelli lungo il percorso raccontanto gli artisti che hanno partecipato alle diverse Biennale e che, attraverso le loro opere, hanno trattato temi legati al paesaggio.