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Cosa vedere a Strasburgo in tre giorni

by Katia
cosa vedere in tre giorni a Strasburgo

La Francia non l’ho mai considerata: stavolta ero io ad avere la puzza sotto al naso! Figuriamoci se mi sarei abbassata a visitare un paese in cui si credono di essere chissà chi. E come in molte cose, ho cambiato idea.

E’ successo tutto durante il mio Erasmus: la bellezza di essere sul confine tra Germania, Svizzera e Francia e complici degli amici che mi hanno portato nei loro viaggi a Colmar e a Strasburgo da una parte e una relazione da svolgere sui musei per un corso all’università (a me era capitata Strasburgo), me ne sono innamorata.

Sta di fatto che ci sono ritornata per la terza volta: tre volte e tre esperienze completamente diverse che mi hanno fatto innamorare di questa città.

Ho visto davvero tante cose, da Friburgo la città dista solo un’ora e Strasburgo per me è sempre stata la gita fuori porta ed in ogni volta ho visto cose diverse. Il mio racconto è la somma delle mie esperienze e l’ho diviso in argomenti, in modo tale che voi possiate scegliere ciò che vi attira di più!

Nello stesso tempo, do per scontato che voi abbiate più fortuna di me e avrete la possibilità di soggiornare per un tempo più lungo rispetto ad una singola giornata: ecco perché vi racconto cosa vedere a Strasburgo in tre giorni.

Le tipiche case a graticcio
Le tipiche case a graticcio

Un itinerario a piedi per il centro storico

Strasburgo è un vero gioiellino e se non avete programmi particolari, come i musei o il Parlamento Europeo, o semplicemente è la vostra prima volta e volete solo perdervi nelle sue vie, una giornata basta e avanza!

Place de La Cathedrale

Sicuramente il punto di partenza (e il mio punto d’arrivo) è la Place de la Cathedrale con la sua cattedrale (appunto! Se no, non si chiamava piazza della Cattedrale, giusto?). Già qui potrete ammirare i tipici edifici a graticcio, molto comuni in Alsazia e in Germania: queste belle case con grandi tetti spioventi e le intelaiature in legno che si incrociano tra loro. Sicuramente l’edificio più conosciuto è la Casa Kammerzel che risale al XV secolo e deve le sue bellissime decorazioni al proprietario Martin Braun.

L’entrata alla cattedrale è gratuita e un giretto al suo interno ve lo consiglio proprio. Tipicamente gotica, fino al XIX secolo fu l’edificio più alto della cristianità grazie ai suoi 142 metri d’altezza. Io mi sono persa a fissare le immense vetrate che con la luce del sole brillavano di una miriade di colori, creando dei bellissimi riflessi all’interno della navata.

Una tappa obbligata è l’orologio astronomico: un lascito della Riforma, fu costruito nel 1547 da degli orologiai svizzeri e funzionò fino alla Rivoluzione Francese. Venne riattivato grazie a Jean Baptiste Schwilguè nel 1842.

Per chi non soffre di vertigini, c’è la possibilità di salire sul campanile e ammirare la città dall’alto.

Strasburgo dall'alto
Strasburgo dall’alto

Finito il giro alla cattedrale, passate vicino al Palazzo Rohen e al Museo Storico per dirigervi verso le sponde del fiume Ill: io adoro gli specchi d’acqua e credo che un fiume che entra nella città dia quel qualcosa in più al paesaggio circostante. Percorrete l’Ill fino alla diga Vauban e i ponti Courverts: se capitate nella bella stagione come è successo a me, troverete le rive tutte fiorite, molti alberi e le tipiche case a graticcio che si specchiano nell’acqua.

La Diga Vauban e i ponti Courverts

La diga Vauban è una costruzione militare eretta nella secona metà del Seicento, monumento storico che mescola architettura e ingegneria e funge da sbarramento sul fiume Ill: serviva a proteggere la città medievale dagli attacchi esterni e nello stesso tempo ad evitare innondamenti; è per questo che si suddivise il fiume in quattro canali per far diminuire la forza dell’acqua una volta entrata in città.

Petite France, il quartiere più caratteristico

Dopdiché, ritornando alla piazza della Cattedrale, perdetevi nelle viuzze della Petite France, il caratteristico quartiere strasburghese, cercando la Casa dei Conciatori, la Conca di navigazione e l‘antico lavatoio. E la street art: non sapete quanta ne ho vista!

Petite France a Strasburgo
Petite France a Strasburgo

Quali musei vedere con la Strasbourg Pass?

I musei sono davvero tanti e c’è l’imbarazzo della scelta: tutto dipende dal vostro interesse personale e di quanto tempo disponete. In due situazioni, ho usato la Strasbourg Pass, un blocchetto dove si possono avere alcune riduzioni:

  • è valido tre giorni.
  • Tra le tante cose, offre un ingresso a due musei, la salita alla torre della cattedrale, un’escursione in barca e una visita guidata alla città.
  • La Strasbourg Pass la potete acquistare al costo di 19.50 € presso l’Ufficio del Turismo che si trova in piazza della Cattedrale.
  • In alternativa, è possibile acquistare la Pass’Alsace che permette di accedere a più di 50 attrazioni sia a Strasburgo che nell’intera regione dell’Alsazia.

Vi racconto dei musei che ho visitato io ma voi sarete liberi di scegliere quelli che vi attirano di più: il tempo è stato tiranno e spero di poter visitare pure gli altri!

Palazzo Rohan

E’ situato proprio accanto alla Cattedrale, questo edificio costruito nella prima metà del Settecento ospita ben tre musei: Museo Archeologico, Museo delle Arti Decorative e Museo delle Belle Arti. Nel caso in cui voi siate in dubbio su quale scegliere e avete poco tempo, io vi consiglio il Museo delle Arti Decorative: è l’ex residenza dei principi vescovi (infatti Palazzo Rohan fu costruito proprio per ospitare loro) e la visita vi permetterà di visitare i sontuosi appartamenti dei cardinali e ammirare le arti decorative locali acquistate e usate dal 1861 fino alla metà dell’Ottocento. Non ve ne pentirete.

Museo Storico

Il Museo Storico si trova accanto al Palazzo Rohen e devo dire che ne sono rimasta piacevolmente stupìta: è stato allestito davvero bene e spesso in modo ironico ma di quell’ironia non volgare che ti lascia il sorriso sulla bocca, non t’annoia ed esci che hai imparato qualcosa!

Allestito in un’antica macelleria, il museo racconta la storia politica, urbanistica, economica di Strasburgo: dipinti, incisioni e oggetti appartenuti ai vari personaggi che hanno fatto la storia locale ma anche storie di persone normali.

Tre sono le sezioni storiche allestite: il Sacro Romano Impero Germanico (1262 – 1681), la città reale (1681 – 1789), da Napoleone alla creazione del Consiglio d’Europa (1800 – 1949).

Museo Alsaziano

Se siete amanti del mondo etnografico, questo è il museo per voi! Il Museo Alsaziano è stato allestito all’interno di un edificio tipico alsaziano e racconta la vita quotidiana: costumi tradizionali per ogni festa, mobili, giocattoli, religione, dipinti e così via. In alcune sale sono stati riprodotti alcuni gli interni caratteristici delle case alsaziane oppure dei laboratori artigianali.

E’ una vera chicca e io ve lo stra-consiglio!

Interno Museo Alsaziano Strasburgo
Uno scorcio interno del Museo Alsaziano

MAMCS Museo d’Arte Moderna e Contemporanea

Tra i musei, è quello che si trova un pò più decentrato rispetto al centro storico ma non per questo da evitare. E’ una struttura moderna che risale al 1998 e sovrasta la diga Vaubaun: una navata alta 25 metri completamente vetrata e un cavallo che fa da guardiano.

Il cavallo è un’opera di Mimmo Paladino e sappiate che ce ne sono diversi in giro per l’Europa (io ne ho visto uno alla Mole Vanvitelliana di Ancona!).

L’arte è quella dell’Ottocento e Novecento: impressionisti, astrattismo, surrealismo, neorealismo. Ma anche l’arte del Dopo Guerra come l’arte concettuale e Fluxus. Ma lo sapete che Gustave Doré e Hans-Jean Arp sono nati proprio a Strasburgo? Completa l’offerta culturale una biblioteca artistica di 100.000 volumi e un auditorium.

mamcs di strasburgo
L’esterno del MAMCS col cavallo di Mimmo Paladino

Il Parlamento Europeo a Strasburgo

Per chi viene a Strasburgo e sta almeno un paio di giorni, consiglio vivamente una visita al Parlamento Europeo. L’architettura risale al 1999 e si basa sull’accostamento del cerchio e dell’ellisse ed è caratterizzata da una facciata completamente vetrata e la struttura in metallo.

E’ obbligatoria la prenotazione e una guida vi porterà all’interno della struttura, spiegandovi la storia, le attività svolte e come funziona il parlamento. Purtroppo, quando ci sono stata io era un giorno di festa, gli uffici erano chiusi e non c’era nessun tipo di attività.

Oltre alla visita all’interno della struttura, c’è anche la possibilità di assistere ad una plenaria: sul sito c’è il programma e potete prenotarvi all’argomento che vi più attira per andare ad ascoltare!

Il Parlamento Europeo di Strasburgo
Il Parlamento Europeo di Strasburgo

Le aree verdi

Come molte città del nord Europa, anche Strasburgo offre tanto verde e già per questo, la città acquista tantissimi punti sulla mia personale scala di gradimento! 84 ettari di parchi cittadini e 25 km di verde lungo gli argini del fiume Ill. E ne vogliamo parlare dei 3.771 ettari di foreste municipali?

Giardino Botanico Universitario

Ho avuto la fortuna di visitarlo: non tanto distante dal centro e gestito dall’università di Strasburgo, il giardino botanico è nato nel 1619. E’ tra il 1880 e il 1884 che prende l’aspetto attuale grazie alle autorità tedesche.

Inserito nella lista dei monumenti storici della città dal 1993, ha lo scopo  di sensibilizzare le persone sull’importanza della tutela del patrimonio vegetale. Ha una parte all’aperto dove c’è pure un’osservatorio astronomico e un piccolo lago (in estate dev’essere molto bello venire qui a rilassarsi!) e una serra.

INFO PRATICHE: 28, rue Goethe – entrata gratuita – orari d’apertura da tenere sott’occhio

Per approfondire la conoscenza, ho scritto un post sul Giardino Botanico di Strasburgo!

orto botanico strasburgo
Uno scorcio dell’orto botanico

Parco dell’Orangerie

Monumento storico dal 1989, è il più grande parco di Strasburgo grazie ai suoi 26 ettari. E’ situato proprio vicino al Parlamento Europeo: se avete prenotato una visita all’interno di questa istituzione e il tempo meteorologico ve lo permette, fate un salto pure qua!

Nato come giardino alla francese intorno al 1740, i lavori sono continuati fino al 1817. Al suo interno è possibile trovare un padiglione dedicato all’imperatrice Joséphine, costruito nel 1806 e decorato con una collezione di aranci donati alla città dallo Stato e purtroppo scomparsi a causa di un incendio nel 1968.

Nel 1895 è stata allestita proprio al suo interno l’esposizione industriale e artigianale, dando vita ad allestimenti del tutto particolari. E vi è pure un allevamento di cicogne: potrete incontrarle durante il vostro giro dato che sono lasciate libere di girare per il parco!

INFO PRATICHE: Avenue de l’Europeentrata gratuita

Gli altri parchi? Li lascio scoprire a voi! Ecco qualche dritta:

  • Parco di Pourtales, dentro il quale si trova un castello. Una volta abitato dalla contessa Melanie de Pourtalès a cavallo tra Ottocento e Novecento, oggi è stato trasformato in un albergo.
  • Giardino delle Deux Rives, un giardino transfrontaliero. Ovvero allestito sulle rive del Reno che fa da confine tra Francia e Germania. La sua particolarità? Collega Strasburgo (sponda francese) a Kehl (sponda tedesca) per un totale di 54 ettari: è il primo parco progettato su entrambi i lati di un fiume, valorizzando l’amicizia tra Francia e Germania.
  • Pista dei Forti per gli amanti delle bici. E’ un itinerario ciclabile di ben 85 km sul fronte franco tedesco, costeggiando così entrambi i lati del Reno e che conduce i bikers alla scoperta di 19 opere fortificate.
Il verde di Strasburgo
Il verde di Strasburgo

Consigli Extra per visitare Strasburgo!

  • L’ufficio del turismo offre un’audioguida che vi permette di conoscere la città attraverso i principali monumenti del centro storico. Punto di partenza: l’ufficio del turismo situato nella piazza della Cattedrale, Palazzo Rohan, lungo il fiume Ill, Petite France, Barage Vauban e ritorno verso la piazza della Cattedrale passando per Grand’rue e Place Gutemberg. Vi verrà data una cartina dove sono segnate le tappe.

Costo 5,5€ – Durata 1,30 ora – Contatti www.otstrasbourg.fr

  • Io l’ho scoperto per puro caso e a tour quasi terminato ma sappiate che esiste un tour guidato del tutto gratuito in inglese o in francese! Il tipo che ho seguito io è stato molto bravo e simpatico, oltre a parlare un buon inglese. Questi tour si chiamano HAPPY FREE TOUR e se andate sul loro sito potete vedere le date, gli orari, il tipo di tour e in che lingua.

Contatti & Info www.happy-strasbourg.eu

  • Fuori dal turismo di massa ma non per questo meno interessante è sicuramente la Neustadt ovvero il Quartiere Imperiale Tedesco. Quartiere nato ex novo durante il periodo in cui l’Alsazia faceva parte della Germania, fu progettato grazie ad un piano regolatore approvato nel 1880: 386 ettari che si aggiunsero ai 230 ettari della parte antica della città.
  • Visitare Strasburgo nel periodo natalizio: dicono che i suoi mercatini siano tra i più belli d’Europa! Puoi prenotare online una visita guidata, attraverso la quale potrai conoscerne la storia!
I giardini della piazza della Repubblica
I giardini in fiore in piazza della Repubblica

Post scritto in collaborazione con l’Office de tourisme de Strasbourg: li ringrazio per la loro disponibilità e il materiale offerto!

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14 comments

Cristina Settembre 29, 2019 - 3:52 pm

Sarò a Strasburgo per una giornata e mezza il prossimo Natale. Avevo messo in lista il parlamento ma purtroppo ho viato che non si può accedere con i bambini. Sicuramente troveremo qualche parco e tante altre cose da fare!

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Katia Settembre 29, 2019 - 4:02 pm

Il fatto che non si potesse entrare al Parlamento coi bimbi, mi mancava: non lo sapevo e me ne meraviglio! A Natale ci sono i mercatini: ho letto che siano i più belli in assoluto, quindi avrete una bella alternativa non noiosa da fare ai bambini.

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Virginia Maggio 31, 2019 - 3:42 pm

Per i cosiddetti ponti di primavera, Strasburgo è stata una delle mete che abbiamo valutato, poi, per una serie di motivi, abbiamo optato per altro. Strasburgo però è rimasta nella nostra lista e il tuo articolo ci conferma che ne può valere la pena

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Katia Maggio 31, 2019 - 4:50 pm

Ogni volta che ci torno, me ne innamoro sempre più! E si che i francesi non li ho mai considerati 🙂 A parte gli scherzi: Strasburgo è una di quelle città che offre davvero tanto ed è per tutti i gusti.

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Claudia Maggio 9, 2019 - 5:11 pm

Strasburgo, insieme a Colmar sono due città che vorrei vedere! Quindi questa tua guida di Strasburgo me la archivio, così quando riuscirò a organizzare il viaggio sarò super preparata. Adoro lo stile architettonico di questi paesi!

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Katia Maggio 9, 2019 - 5:58 pm

Ho visitato anche Colmar: devo dire che grazie all’Alsazia sto incominciando ad innamorarmi della Francia! Un mio consiglio? Noleggiare un auto e fermarsi nei vari paesini.

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Silvia The Food Traveler Aprile 25, 2019 - 3:33 pm

L’idea dell’audioguida mi sembra ottima! Così si evita di girare per strada con una pesante guida cartacea (o con il quaderno degli appunti) per le cose da vedere.
Non sono mai stata a Strasburgo ma mi piacerebbe vederla magari nel periodo natalizio: i miei genitori ci sono stati proprio in occasione dei mercatini di Natale e ancora adesso ne parlano con entusiasmo.

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Katia Aprile 25, 2019 - 3:49 pm

Sai che non ci avevo pensato del fatto della guida cartacea? Effettivamente l’audio guida che mi avevano dato, l’ho tenuta per tutto il tempo al collo perché era legata ad un cordoncino e sembrava di girare con una persona reale: ti diceva pure dove girare e quale strada prendere. Impossibile perdersi!

I mercatini di Natale mi piacerebbe molto vederli pure io: mai visti ma hanno una buonissima reputazione, dicono che sono i più belli d’Europa!

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Simona Aprile 25, 2019 - 12:31 pm

Bellissimo il tuo viaggio! L’idea dell’audio guida per un’ora e trenta credo sia davvero interessante, me lo sono segnato. Il tour gratuito invece credo che ci sia in molte città europee. Ne feci uno a Praga ma se posso era un tour molto complesso e forse troppo ricco. Non pensavo che un tour gratuito potesse essere così intenso. Non so se funziona allo stesso modo ma sicuramente è da tenere in considerazione!

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Katia Aprile 25, 2019 - 3:14 pm

Sono due guide abbastanza diverse e che consiglio in due situzioni differenti: in questo caso, l’audio-guida racconta più una zona molto turistica, quella più conosciuta (il centro storico e Petite France) ed è l’ideale per chi non conosce la città e ha voglia di autogestirsi nel percorso. Mentre Happy Free Tour lo consiglio a chi abita a Strasburgo o per chi già la conosce e vuole fare qualcosa di diverso (io li ho beccati in una zona per nulla turistica e dove ho incontrato solo persone del luogo o studenti).

Non sapevo che esistessero in altre città: mi dovrò informare allora!

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Paola Aprile 25, 2019 - 10:44 am

Dovevo incontrare degli amici a Strasburgo quando lavoravo a Metz, purtroppo ero stata male ed ero dovuta rientrare in Inghilterra e non sono più riuscita a tornare 🙁
Per fortuna ho rimediato parzialmente con il tuo post, ma ora questa città mi ispira ancora di più. Al contrario di te a me la Francia è sempre piaciuta, forse perché era il posto “esotico” all’estero più vicino a casa!
Nei miei viaggi comunque ho scoperto che i francesi sono antipatici solo con chi ha un brutto accento e quindi è uno stimolo a parler mieux français!!!

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Katia Aprile 25, 2019 - 3:11 pm

Io non conosco bene la Francia ma l’impressione che ho avuto, è sempre stata questa. Proprio l’altro giorno ho incontrato una amica che fa la traduttrice dal francese e mi ha detto che solo i parigini hanno la puzza sotto il naso! Anyway, sto incominciando ad apprezzare sempre più la Francia e non vedo l’ora di iniziare a scoprire altre località 🙂

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Roberta Aprile 19, 2019 - 7:10 pm

Io non sono riuscita a vedere l’orologio astronomico perché era in ristrutturazione e pensare che io ho fatto la tesi sulle meridiana e gli orologi astronomici! E poi anche l’orto botanico me lo sono perso… Vabbè mi sa che bisogna tornare. Che poi io invece amo la Francia e negli anni ho cercato di visitarla in lungo e in largo… mi manca giusto Bretagna e Normandia!

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Katia Aprile 19, 2019 - 7:42 pm

A me manca tutta la Francia escludendo Strasburgo e Colmar! Ma ora sono proprio curiosa di conoscere il resto del paese.

Devo ritornare pure io un’altra volta a Strasburgo: ho ancora troppe cose in sospeso. Vorrei continuare a conoscere la parte green con gli altri parchi, visitare gli altri musei (ma quanti ne ha?) e visitare meglio e con maggiore calma il quartiere tedesco (ho scoperto che ha parecchie case in stile liberty che io adoro!). E perché no, partecipare ad una plenaria al Parlamento.

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