Finalmente ci sono riuscita! Sono andata a visitare un altro borgo tra i più belli d’Italia in Alto Adige: dopo Chiusa, ero molto curiosa di scoprire cosa vedere a Egna perché ne avevo sentito solo parlare bene.
Neumarkt (in tedesco) è un piccolo borgo situato in una zona molto rinomata per chi ama i vini: è proprio qui, sulla Südtiroler Weinstraße, che nasce il vino più conosciuto di tutto l’Alto Adige.
Siamo nella Bassa Atesina, tra Trento e Bolzano e a due passi da Termeno e il lago di Caldaro.
Girare per Egna tra portici e Andreas Hofer
Per chi come me conosce Egna solo di sfuggita, i portici sono la cosa più conosciuta: è la città dei portici ma anche dell’eroe altoatesino Andreas Hofer. E le due cose sono molto collegate tra di loro: la via più caratteristica si chiama via Andreas Hofer (e dopo vi spiego perché).
E’ qui che si snodano i 500 metri di portici, creando scorci indimenticabili e dove si affacciano le antiche residenze nobiliari con misteriosi giardini nascosti al loro interno.
Via Andreas Hofer è l’antica strada mercato conosciuta meglio come i Portici Inferiori.
Le tipiche case a sala (chiamate anche Saalhäuser in tedesco) sono caratterizzate dalla facciata principale porticata che da sul lato principale della strada e provviste di Eker (il tipico balcone chiuso che sporge proprio sul lato dei portici e che può erigersi anche su diversi piani).
Il cortile delle case è interno e spesso nascosto: in passato i portici erano il luogo d’incontro dove adibire il mercato, mentre la parte più nascosta della casa tra cui anche il giardino, fungeva da magazzino per depositare la merce.
Le abitazioni private, invece, occupavano i piani superiori dell’edificio.
E che c’entra Andreas Hofer? E chi era costui? Era un patriota altoatesino vissuto tra Settecento e Ottocento e che nel 1809 condusse le rivolte popolari tirolesi contro le truppe napoleoniche.
Ebbene, fu rinchiuso nelle prigioni di Egna prima di essere portato a Mantova e fucilato. Quando vi ritroverete a percorrere la Laubenstrasse, fate attenzione perché ci sarà una targa commemorativa che ne racconta gli eventi.

Il Museo di Cultura Popolare
Ma cosa vedere a Egna oltre i famosi portici?
Una vera chicca è sicuramente il Museo di Cultura Popolare: io mi ci sono persa per 1 ora abbondante! Nato grazie alla signora signora Anna Grandi Müller che dal Secondo Dopo Guerra in poi, è riuscita a recuperare tantissimi oggetti di uso comune di molte famiglie altoatesine.
Raccontando così un pezzo di storia popolare locale tra il 1815 e il 1950.
Oggetti di uso quotidiano si distribuiscono all’interno di una antica casa e grazie ai quali si è riusciti a ricreare le varie stanze come la cucina, la stanza da letto, il magazzino, raccontare come faceva il pane o si conservava il cibo e così via.
Un tuffo nel passato grazie anche alle due volontarie che mi hanno accompagnato durante il percorso, raccontandomi per filo e per segno la storia di molti oggetti raccolti.
Ed è stato bello perché molte volte si rifacevano anche ai ricordi di quando erano piccole loro o attraverso i racconti delle nonne.
L’entrata al museo è gratuita ma sono accettate delle offerte che servono a supportare le varie attività. Per maggiori info, il sito è www.museum-alltagskultur.it. Controllate gli orari d’apertura perché il museo è visitabile solo da Pasqua al 1 novembre e solo per qualche ora al giorno.

Perché visitare Egna?
Visitare Egna è fare un salto nel passato grazie ai portici, alla storia di Andreas Hofer e al Museo di Cultura Popolare.
E’ scoprire anche che è il primo borgo diffuso dell’Alto Adige: nella primavera del 2018 sono stati inaugurati i primi 17 appartamenti nella parte medievale del paese. Un’unica reception e le camere racchiuse in appena 300 m nel cuore del centro storico.
Inoltre, Egna è il luogo ideale per chi ama il vino, biciclettare felicemente sulle tantissime piste ciclabili o la base ideale per chi ama andare in montagna. E se capitate in agosto, è consigliata la partecipazione alla Festa dei Portici!
Ecco i miei consigli su cosa vedere a Egna, uno dei borghi più belli d’Italia in Alto Adige!
Come arrivare a Egna con i mezzi pubblici?
Egna è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici, ecco come.
Col treno
La linea ferroviaria è quella del Brennero e ci si arriva con un treno regionale sia da Trento che da Bolzano. La fermata è Egna Neumarkt.
Il centro è raggiungibile a piedi in 15/20 minuti oppure con la navetta ci si impiega 5 minuti.
Col pullman
Da Bolzano parte l’autobus extraurbano nr 120 e gestito dall’azienda locale dei trasporti pubblici SASA. Ci sono varie fermate, tra cui anche quelle in centro.



13 pensieri sparsi
Da un po’ di tempo sto studiando un itinerario da luoghi da visitare in un road trip che mi porti fino a Innsbruck. Grazie per avermi fatto conoscere Egna. Lo inserisco nell’elenco dei luoghi da visitare.
Egna è uno di quei borghi che non si considerano molto nonostante ci si passi davanti ma che offre un bel percorso interessante. Soprattutto se si capita in occasione di feste e sagre!
Shame on me: non mi sono mai fermata a Egna, malgrado le mille volte in cui sono uscita a “Egna-Ora”. Grazie mille per avermi raccontato cosa trovare da quelle parti.
Mi sono resa conto che Egna è uno di quei paesi che si conosce solo per la cartellonistica autostradale: diverse persone mi hanno detto che l’hanno conosciuta così ma che non sono mai andati a visitarla. E’ un peccato perché è un bel borgo interessante da vedere.
Ci passerò non lontano proprio ad agosto, tra pochi giorni, e dopo il tuo racconto cercherò sicuramente di farci un salto! 😉
Egna è di strada se si va in Alto Adige e c’è pure un’uscita dell’autostrada: è una buona occasione per andarci! 🙂
Beh, allora dovrò pianificare questo viaggio. Lo metto in agenda! *_*
Molto molto interessante! Sono stata quest’anno, per la prima volta, in Trentino Alto Adige e me ne sono innamorata. Questo borgo è veramente bello, un tuffo nel passato e nel paesaggio Alto Atesino che mi piacerebbe esplorare meglio quindi potrebbe essere un consiglio molto utile dormire qui e girare un po’ alla scoperta della storia e delle zone naturalistiche!
Si fallo e te ne innamorerai ancora di più come è successo a me. Per me è stata una bella scoperta il Museo d’Arte Popolare: non volevo più uscire.
Sono sempre attratta dalla storia dei piccoli borghi italiani. Avevo già letto di Egna ma leggerlo in questo post mi ha fatto venire voglia di andare e visitarlo al più presto. Grazie della suggestione. 😉
Sono contenta di essere riuscita a farti venire la curiosità di visitare Egna! Ed è una buona base per fare tante altre cose in zona.
Molto carino il Museo di Cultura Popolare e i borgo di Egna! Dalle foto che hai postato si vede che ti fa fare un tuffo nel passato ma anche nell’atmosfera tipica altoatesina, che a me ha sempre affascinato. E l’Alto Adige è una di quelle città del Nord su cui, quando mi soffermo a pensare in quale città mi piacerebbe poter vivere per un certo periodo, la mente ricade perché le città, ma soprattutto i paesini, di montagna mi hanno sempre ispirata.
Vuol dire che t’aspetto e mi verrai a trovare al più presto!
Si è vero: si respira un’aria antica. Ti devo dire che in Alto Adige ci tengono molto alle tradizioni, noi trentini non lo siamo così come loro! Ed è per questo che una gita fuori porta me la faccio sempre volentieri.