L’Italia che ripartirà è una rubrica dove gli operatori turistici e culturali si raccontano. Un modo per far conoscere ai viaggiatori come la pandemia legata a Covid-19 abbia cambiato il loro modo di lavorare e fare turismo.
Sicuramente da dietro le quinte il mondo del turismo risulta diverso rispetto a come viene vissuto dal semplice turista. Proponendo le interviste ai vari operatori, ho ragionato da viaggiatrice: sono la prima ad essere un po’ titubante a ritornare a viaggiare dopo la lunga quarantena forzata.
Durante i miei viaggi, visito soprattutto luoghi chiusi come musei e chiese e mi muovo con i mezzi pubblici. Sapere come gli addetti ai lavori come tour operator e strutture museali si stanno organizzando alla riapertura del turismo durante l’estate 2020 mi farebbe stare più tranquilla. Capire come mi potrò muovere e comportare durante le vacanze sarà di gran aiuto.
Il senso delle mie interviste è un po’ questo. Ma dall’altra sono proprio curiosa di vedere come il turismo italiano sta cercando di adattarsi a questa nuova situazione. Da entrambe le parti, turisti e operatori turistici, ci sarà un cambiamento nel modo di viaggiare: verso quale direzione andremo?
Un altro punto che ritengo importante è come il web potrebbe avvicinare le strutture turistiche e museali e il turismo ai visitatori. Ci siamo resi conto durante questa quarantena di quanto sia importante il web: perché non sfruttarlo anche dopo?
L’Italia che riparterà darà spazio soprattutto alle piccole e medie imprese turistiche, alle strutture museali e culturali e a coloro che si occupano di visite guidate. Vuol far conoscere le realtà locali italiane e di come queste avranno voglia di ripartire in sicurezza.
Su Instagram è attivo l’hashtag #ItaliaCheRipartirà:
usiamolo per far conoscere i luoghi italiani dai quali vorremmo far ripartire il turismo italiano!
Il consiglio di lettura:
Raffaele Rio, Turismo in quarantena. Gli effetti del coronavirus sul sistma italiano, Tangram Edizioni Scientifiche, Trento 2020