Dopo averti portato con me a visitare le maggiori attrazioni della città, ci rechiamo sul colle Cidneo per conoscere meglio il Castello di Brescia. Una fortezza imponente che osserva dall’alto la città ed è tra le più grandi e meglio conservate del nord Italia e seconda per grandezza in tutta Europa.
Stavo già pensando da qualche anno di ritornare a Brescia con un itinerario differente in mente. In questa occasione, il mio ritorno a Brixia è stato inaspettato, non programmato e soprattutto ha scombussolato i miei piani e la mia idea sulla città.
In una calda domenica di luglio ho raggiunto la Leonessa d’Italia per far tappa al suo castello, attraverso un percorso alternativo che mi ha permesso di comprendere un po’ di più la sua storia.
Il colle Cidneo
Ci troviamo nel cuore di Brescia: il colle Cidneo è il baricentro della città, nata e sviluppata tutt’intorno ai suoi piedi nel corso dei secoli.
I primi resti documentati sul colle risalgono all’età del Bronzo e risalenti al IX secolo a.C. e la prima testimonianza architettonica è un piccolo tempio dedicato al dio celtico Berginus. Da questo momento in poi, fino al Novecento il colle Cidneo è al centro della vita sacra e militare: un susseguirsi di eventi che hanno fatto la storia di Brescia.
Oggi è un luogo aperto a tutti dove poter passeggiare, rilassarsi o semplicemente ammirare i tetti di Brescia. Dobbiamo ringraziare il Comune che durante l’Ottocento ha deciso aggiungere nuovamente la vegetazione e creare dei percorsi che collegano la città alla sua sommità.
- La cima del Colle Cidneo la puoi raggiungere a piedi seguendo una delle tante indicazioni. Se non te la senti (alcuni tratti possono essere faticosi), c’è il bus nr 18 che arriva fino al piazzale Castello.
Il Castello di Brescia
Il Castello di Brescia, la possente fortificazione del colle Cidneo, ha origini antiche ed è il risultato di diverse stratificazioni temporali. Quello che si sa è che il vasto complesso ha avuto soprattutto uno scopo militare e difensivo della città.
Il mastio centrale risale al periodo visconteo alla metà del Cinquecento ed i possenti bastioni collegato tra di loro da delle spesse mura risalgono al Cinquecento. Dello stesso periodo è anche l’imponente portale d’entrata dove viene esibito il Leone di San Marco, il simbolo della Repubblica di Venezia: dal 1426 al 1797 Brescia è sotto il dominio veneziano.
Le diverse torri che si possono ammirare solo dall’esterno, risalgono tra il Tre e Quattrocento. Il tutto sorge sui resti antichi di epoca romana; testimonianze celtiche e antichi insediamenti preistorici: testimonianze non sempre visibili dall’esterno ma solo entrando negli ambienti chiusi grazie a delle visite particolari.
La storia recente, lo rende tra i protagonisti delle 10 giornate, quando i bresciano si sono rivoltati contro l’oppressione dell’Impero Austro Ungarico durante la primavera del 1849.
All’interno del castello di Brescia sono presenti due musei, il Museo delle Armi “Luigi Marzoli” e al Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia; visitabili a pagamento.
Torre dei Prigionieri
E’ la prima torre che s’incontra dopo aver attraversato il ponte levatoio e ben visibile ancora prima di arrivarci. La Torre dei Prigionieri è formata da cinque livelli e utilizzata prima di tutto per i cannoni: nei quattro livelli superiori sono ancora visibili le classiche cannoniere a raggiera.
Al suo interno è stata fatta anche una scoperta: sono stati trovati dei resti di un edificio romano che è stato inglobato poi nel nuovo edificio. Lo testimoniano alcune piccole cisterne situate ai lati delle scale mentre si scende all’ultimo livello, usato come prigione.
Io avuto la possibilità di entrare nella Torre dei Prigionieri grazia alla visita guidata con Villago: di solito, questa è una parte del catello chiusa al pubblico.
Torre Mirabella
Torre Mirabella non è visitabile all’interno, si trova nella zona più del colle e a guardarla meglio, ci si rende conto che ha ben poco a che fare con la struttura circostante.
Non si hanno notizie certe della sua origine e si suppone che:
- fosse una delle due torri di una Basilica Paleocristiana di “Santo Stefano in Arce” del V sec. d.C (la seconda torre è stata abbattuta).
- Le sue fondamenta hanno delle origini romane.
- E’ stata utilizzata come polveriera dai veneziani.
- Durante il dominio dei Visconti milanesi è stata utilizzata come postazione di avvistamento.
Torre dei Francesci
Questa è una torre che si articola in tre livelli superiori e un quarto sotterraneo, scoperto per puro caso dagli speleologi. La nostra guida è stata tra questi e ci ha raccontato tutti i retroscena dei ritrovamenti.
Il nome della torre deriva dal fatto che i francesi la costruirono per difendersi dal dominio veneziano dal 1509 al 1516. Ogni livello è stato utilizzato per il posizionamento di cannoni e fucilieri: le cannoniere e fuciliere sono visibili ancora oggi. Così come il foro, presente ad ogni livello, che permetteva di comunicare tra i vari piani.
La terrazza in cima è fruibile a tutti per un panorama mozzafiato su Brescia, i dintorni e il vigneto Pusterla. L’interno è visibile solo grazie alle visite come quella che ho fatto io o con quelle proposte dall’Associazione Speleologica di Brescia.
Torre Coltrina
Il nome di questa torre arriva dall’ingegnere Jacopo Coltrino ed è stata costruita alla fine del Quattrocento per motivi difensivi e di controllo. La parte più alta ospita una terrazza dalla quale poter ammirare Brescia dall’alto e il monte Maddalena.
Il suo interno è invece chiuso al pubblico, l’ho visitato grazie alla visita guidata ed è stata l’ultima tappa del mio itinerario al castello di Brescia.
La mia visita al Castello di Brescia con Villago
La visita al Castello di Brescia e al colle Cidneo è libera; sono a pagamento solo il Museo delle Armi “Luigi Marzoli” e al Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia.
Ho voluto seguire la visita guidata proposta da Villago prima di tutto per avere maggiori informazioni storiche e architettoniche. Dall’altra, ho avuto la possibilità di poter entrare in alcuni luoghi di solito chiusi al pubblico come la Torre dei Prigionieri, la Torre Coltrina e percorrere il relativo tunnel sotterraneo.
E’ stata una visita interessante: la guida che ci ha accompagnato fa parte del team di speleologici che hanno lavorato e scoperto tutto ciò che c’è sotto la parte nascosta sottoterra. Ci ha raccontato la sua esperienza, le curiosità e i retroscena del suo lavoro proprio qua sul colle Cidneo.
Cosa chiedere di più?
Una curiosità: il vigneto Pusterla
Una volta arrivati nella parte più alta del Castello di Brescia, sul lato nord è possibile ammirare il vigneto Pusterla: è il più grande vigneto urbano produttivo d’Europa e un raro esempio di agricoltura urbana.
Tutto ha inizio nel 1037 quando l’Imperatore Corrado II concede alle autorità ecclesiastiche una vasta giurisdizione tra cuiil monte Denno (l’attuale monte Maddalena) e all’epoca attaccato al colle Cidneo. In quel periodo le monache del Monastero regio di Santa Giulia iniziarono la coltivazione delle viti.
Da allora, il vino Bastione Pusterla ne ha fatta di strada, ottenendo importanti riconoscimenti durante il Novecento e nel 2017 ha il titolo di Patrimonio Storico della Cultura Agroalimentare Ambientale grazie a Slow Food. Oggi è la cantina Monte Rossa che gestisce il vigneto Pusteria, producendo il Franciacorta DOCG.
Villago srl: il tour operator delle dimore storiche
Villago è un tour operator culturale che organizza viaggi dentro l’Italia nelle dimore storiche degli italiani. Le loro proposte variano dal soggiorno, alle gite di una giornata, alle visite guidate all’interno di ville e dimore storiche: in poche parole, un’esperienza diretta con la storia e le tradizioni.
Tra le diverse proposte, ho scelto la visita al Castello di Brescia perché mi ha permesso di visitarlo seguendo una visita del tutto particolare. Grazie ad una guida speleologica che si è occupata di “scavare” nei luoghi nascosti del catello, scoprendo così passaggi e corridoi altrimenti dimenticati dalla storia, ho avuto la possibilità di entrare dentro i luoghi chiusi al pubblico.
Avevo già visitato Brescia qualche anno fa, prima del Covid e, nonostante fosse una cittadina deliziosa ed elegante, non mi aveva entusiasmato molto. Dopo la visita guidata ho conosciuto meglio la storia della città e del ruolo importante che essa ha avuto nel corso dei secoli.
- Per vedere il calendario delle visite e prenotarne una, basta andare sul sito villago.it.
Informazioni utili
- L’entrata al parco è libera.
- E’ a pagamento la visita al Museo delle Armi “Luigi Marzoli” e al Museo del Risorgimento Leonessa d’Italia.
- Il castello è aperto tutto l’anno, tutti i giorni con orario continuato.
- Per una visita del tutto particolare e se non soffri di claustofobia, puoi prenotare con l’Associazione Speleologica di Brescia.