Senigallia, una rotonda sul mare e una spiaggia di velluto: Senigallia era questo per me, prima di andarci. Non conoscevo altro, solo la fama di una rotonda sul mare e di una spiaggia di velluto. Nient’altro. Una volta arrivata, ho avuto una sensazione stranissima: ci sono andata nella pausa pranzo tra le 13 e le 16, dopo aver visitato Pesaro nella mattinata. E per una che viene dal nord, è inconcepibile aprire negozi e musei tra le 16 e le 17: ma è tardissimo!!!
Ho girato la città con tutte le saracinesche abbassate e nessun’anima viva in giro: ho avuto l’impressione di essere in un quadro di Giorgio De Chirico. Ma mi e’ piaciuta tantissimo e vorrei ritornarci, ovviamente in orari in cui trovo la città viva!
Sono ritornata a Senigallia a maggio 2018 e ho avuto la possibilità di visitare i musei in occasione della manifestazione La notte dei Musei: una bella occasione per conoscere l’offerta museale! In questo post ti voglio raccontare cosa vedere a Senigallia: mi segui?
La Rotonda sul Mare e una spiaggia di velluto
La rotonda sul mare caratterizza la spiaggia di velluto: una passerella che collega la spiaggia alla struttura bianca vera e propria situata nel mare. La sua storia è lunga e travagliata tra chiusure, riaperture e riadattamenti ai vari gusti dell’epoca. Nacque come struttura balneare grazie alle varie attività idroterapeutiche e ricreative durante la Belle Epoque, riadattata a struttura alberghiera, chiusa durante la Seconda Guerra Mondiale (diventando un magazzino) e riaperta negli anni ’50: ed è in questo periodo che passarono qua stelle dello spettacolo, esibendosi in diversi spettacoli. Fu chiusa nuovamente causa inagibilità per riaprire nel 2006, ospitando ancora oggi mostre, spettacoli e concerti.
Come non passeggiare da queste parti o farsi un bagno in estate nelle sue vicinanze? Si perché Senigallia è una località molto animata nel periodo estivo: come non innamorarsi di questa lunga striscia di spiaggia bianca, fatta di quella sabbia morbida, vellutata e bianca. Un pezzo di litorale che anche fuori stagione dà il meglio di sé: peccato che la stagione estiva fosse appena finita quando ci sono andata io perché mi sarei fatta volentieri un bel bagno.
La Rocca Roveresca
La vedrete appena uscite dalla stazione dei treni. E’ impossibile non notarla. La Rocca Roveresca è lì imponente col verde prato tutt’intorno che la distanzia dalle antiche case del centro storico. Di forma quadrilatera con dei torrioni circolari, voluta da Giovanni della Rovere sorge su un’antica fortificazione romana. Il cortile è del XV secolo e caratterizzato da un elegante pozzetto. Per mia fortuna, la Rocca Roveresca era aperta grazie all’orario continuato e l’ho subito visitata. Non c’è mobilia al suo interno ma ne vale comunque la pena: alcuni spazi ospitano mostre temporanee.
Ho percorso le varie sale dai grossi muri, fino ad arrivare all’enorme terrazza del secondo piano dalla quale osservare il panorama. Devo dire che visitarla in perfetta solitudine (si, ero l’unica persona in quel momento a visitarla, a parte i due custodi che mi hanno lasciato piena libertà nel mio girovagare), ha fatto si che io riuscissi ad apprezzarla … e se fosse uscito qualche cavaliere in groppa al suo cavallo??
L’entrata costa 4€.
Il Museo Comunale d’Arte Moderna e dell’Informazione
Un altro luogo che ho avuto il piacere di visitare è stato il Museo Comunale d’Arte moderna e dell’Informazione, un piccolo luogo che gli amanti della fotografia non devono lasciarsi scappare. Non ho potuto ammirare tutte le opere che di solito sono esposte: una buona parte erano in prestito per una mostra all’estero ma ho apprezzato comunque quello che ho visto. Da visitare ci sono due sale appena entrati per poi proseguire la visita al piano superiore. Vi troverete ad ammirare foto, vecchie macchine fotografiche, sculture, una sezione con gli ex libris e una con la mail art.
La parte principale è dedicata al fotografo Mario Giacomelli, nato proprio qua a Senigallia. Forse le foto più conosciute sono la serie dei Pretini dove delle ombre nere che giocano, danzano e fumano nel seminario vescovile.
L’entrata è gratuita.
Passeggiando per Senigallia: cosa vedere ancora?
Dato che, a parte la Rocca Roveresca e il Museo Comunale d’Arte Moderna e dell’Informazione, il resto era chiuso, mi sono limitata a girare a zonzo per la città. E devo dire che mi è piaciuta molto: sono partita da Piazza del Duca dove c’è la Rocca Roveresca e mi sono tenuta sulla destra, intrufolandomi nel cortile interno del Palazzo Baviera (anche questo visitabile ma chiuso). Mi sono divertita ad osservare la preparazione per un evento serale a tema medievale nel Foro Annonariano (suppongo medievale per via dei vestiti che indossavano le persone), percorrendo i Portici Ercolani fino ad arrivare al Palazzo Comunale con la Statua del Monco.
Da qui ho raggiunto Piazza Garibaldi col Duomo e il relativo Museo Diocesano, il Palazzo Mastai: è qui che mi sono sentita all’interno di un quadro dell’artista metafisico Giorgio De Chirico. Una piazza perfettamente rettangolare, grande e completamente vuota.
Da qui ho proseguito verso piazza Mazzini, il Teatro La Fenice e il Museo Comunale d’Arte moderna e dell’Informazione (l’entrata è proprio dietro al Teatro La Fenice); fino ad arrivare nuovamente alla Rocca Roveresca e la stazione dei treni.
Una curiosità: la statua del Monco
La Statua del Monco, al secolo statua del Nettuno, ha una storia del tutto particolare e ancora oggi misteriosa. Prima di tutto è chiamata così proprio perché è una statua monca, dato che mancano le braccia ma non si sa per quale motivo. Fu ritrovata in mare e gli esperti non sanno tutt’ora dargli una data precisa: è romana? E’ barocca? Ma perché non ci sono più le braccia? Voci di corridoio dicono che le braccia furono tagliate dai cittadini di Senigallia furiosi contro il Governo per il continuo aumentare delle tasse, sfogandosi così contro la sfortunata statua del Nettuno.
Cosa vedere assolutamente la prossima volta!
- L’interno del Duomo e la Pinacoteca Diocesana
- L’interno della Chiesa S. Maria delle Grazie e il relativo Museo della Mezzadria
- Il teatro La Fenice: oltre ad essere il teatro principale, è possibile ammirare l’area archeologica relativa ad una antica Domus Romana
Senigallia, una rotonda sul mare e una spiaggia di velluto. Ma anche una Rocca Roveresca, un Museo Comunale d’Arte Moderna e dell’Informazione e una sensazione di essere in un quadro metafisico di Giorgio De Chirico. Senigallia per me ora è questa!
8 comments
Complimenti per l’articolo così dettagliato 🙂 io abito a pesaro e confermo che fino le 16 c’è una chiusura totale (eccetto le eccezioni ) poiché .. non c’è neppure nessuno in giro ?
Senigallia così come fano e Pesaro sono consigliate per dei giorni oziosi in spiaggia nel lettino e buonissimo e freschissimo (non ho dubbi ) pesce !
È vero: queste sono zone di mare fatte per l’ozio in spiaggia e le mangiate di pesce!
A fine maggio ci sono ritornata e sono riuscita a godermela di più!
Ottimi spunti, ho sempre sentito nominare Senigallia per il festival anni ’50 e mi ha sempre incuriosito, purtroppo non ho ancora avuto occasione di andare a visitarla. Ora posso dire che anche la rotonda sul mare e la spiaggia di velluto rientrano negli obiettivi da non perdere!
Si, il festival jamboree! Mi piacerebbe molto parteciparvi … prima o poi! Senigallia è davvero carina e io, a maggio, ho alternato spiaggia e visite culturali: è buon compromesso!
è da un sacco di tempo che mi riprometto di visitare Senigallia perché ci sono stata solo per il Summer Jamboree! Terrò ben a mente il tuoi itinerario!
E non fare come me, che ci sono andata quando tutto era chiuso! 😉
Ne ho sentito parlare Summer Jamboree: mi dovrò riorganizzare e ritornarci pure io.
Senigallia è stata una bellissima scoperta anche per me, fuori stagione! Ora mi piacerebbe tornare in estate!
Anche io vorrei ritornarci in estate: in versione estiva deve essere davvero bellina!