Durante il mio breve viaggio di maggio in Umbria, ho soggiornato a Torgiano a casa di una amica. Causa il caldo e la stanchezza legate ai miei tour de force tra Firenze e Perugia; ho deciso di prendermela con calma per conoscere, uno dei borghi più belli d’Italia a pochi chilometri da Perugia. Così colgo l’occasione di raccontarvi cosa vedere a Torgiano in un giorno!
Torgiano è un borgo medievale situato proprio dove il Tevere confluisce con il Chiascio. Anche se il suo aspetto attuale è tipicamente medievale, ha una storia antica che affonda le sue radici già nel periodo romano e si ha testimonianza di un antico insediamento risalente a questo periodo.
C’è da dire, che Torgiano fu in importante centro dell’Antica Roma, quando Roma era ancora e solo un semplice villaggio.
MOO e MUVIT: una storia fatta di vino e olio
Ho scoperto che Torgiano e la sua storia sono legate soprattutto alla produzione del vino: già lo stesso stemma del paese è composto da dei grappoli d’uva che simboleggiano la forte vocazione alla lavorazione dell’uva, oltre ad una torre per simboleggiare un castello fondato nel Duecento per difendere il territorio! Giorgio Lungarotti fu il promotore della rinascita della viticoltura in Umbria a partire dagli anni Cinquanta.
Ancora oggi, i suoi eredi abitano a Torgiano e continuano su questa strada: l’ultima discendente è Chiara Lungarotti ed è la presidentessa del Movimento Nazionale del Vino. Nel corso del tempo, le varie generazioni hanno contibuito a rendere Torgiano la capitale del vino umbro. Nel 1974 la famiglia Lungarotti ha pensato bene di aprire il MUVIT Museo del Vino, uno dei più importanti e completi a livello mondiale e nel 2000 il MOO Museo dell’Oliva e dell’Olio.
MUVIT Museo del vino Torgiano
Quello che mi è piaciuto di più, è stato sicuramente il MUVIT Museo del Vino Torgiano, allestito all’interno Palazzo Graziani Baglioni. E’ un museo che non t’aspetti: sono raccolti davvero, non tantissimi, ma di più, pezzi di ogni sorta che raccontano la storia di Torgiano e il mondo del vino. Si va dagli attrezzi legati alla campagna che servivano alla coltivazione dei vigneti, la relativa lavorazione per trasformare l’uva in vino. Oltre a tutto ciò che serviva per conservare e bere questa bevanda preziosa; raccontando, inoltre, le occasioni per poter brindare. Senza scordare anche come il vino e la tradizione della viticoltura siano arrivati in Umbria.
Pensate che nel MUVIT è custodita anche una collezione di editoria antiquaria: classici della letteratura e del pensiero scientifico, trattati di agronomia, testi poetici. Ci sono anche almanacchi, proverbi e divulgazioni popolari legati alla viticoltura.
MOO Museo dell’Olivo e dell’Olio
La seconda tappa è stata al MOO Museo dell’Olivo e dell’Olio. Museo un pò più piccolo rispetto al MUVIT ma ugualmente interessante. Anche in questo caso si è cercato di raccontare la storia dell’olivo, di come sia arrivato in Umbria e le varie leggende. Si spiega come lo si coltiva, come le olive diventanto olio e, quello che mi è piaciuto molto qua sono stati i vari utilizzi dell’olio!
L’olio non veniva usato solo nella cucina ma serviva anche per illuminare le case, per i medicamenti e l’olio santo: vengono proposti lucernari, lumi votivi e come veniva utilizzato nella medicina, nella cosmesi e nello sport, oltre che per scaldarsi nei mesi più freddi.
E’ ora delle degustazioni e degli acquisti!
La mia visita enogastronomica s’è conclusa nell’Osteria del Museo, dove ho potuto degustare del buon vino locale: il biglietto, dal costo di 7€, comprendeva l’entrata al MUVIT, al MOO e una degustazione proprio all’Osteria del Museo, dove l’oste, una signora del posto (da notare: astemia!!!), invece che un calice di vino, me ne ha offerti ben due. Quindi potete immaginare in che condizioni (molto allegre) ho continuato il mio giro a Torgiano!
Se avete intenzione di acquistare del buon vino locale, fatelo qua: la scelta è vasta e la signora molto gentile. Dato che io sono capitata in una tranquilla mattina feriale, ci siamo anche fatte quattro chiacchere e mi ha raccontato un pò di storie sull’Umbria: soprattutto leggende legate a Torgiano (per me, questo borgo medievale sarà soprattutto legato alla leggenda del fantasma-ballerina che danza per la via principale alla ricerca del suo amore, fino a quando non fu costruito il nuovo cimitero e quindi tutti corpi spostati qua).
Visitare il centro storico di Torgiano
Una leggenda racconta che il nome di Torgiano sia l’unione delle due parole Dio Giano e al quale era dedicato un antico torrione chiamato, appunto, Torre di Giano. Dovete sapere che delle antiche mure circondavano Torgiano ma che purtroppo oggi ne rimane ben poco. Se è una bella giornata, vi consiglio di farvi il giro perimetrale del borgo: quale modo migliore per ammirare il bellissimo panorama umbro, oltre ad ammirare Torgiano sotto un altro punto di vista?
Inizia il percorso per il centro storico
Non ci metterete molto a visitare questo borgo ma questo non significa che non possa offrire luoghi interessanti da vedere. Il punto di partenza per me è stata piazza della Repubblica con la chiesa di S. Bartolomeo (dove sono custoditi dipinti originali del Cinque e Seicento) e la Torre Campanaria, dove trovare un pezzo dell’antica muratura medievale che racchiudeva Torgiano.
Ho proseguito per Corso Vittorio Emanuele II dove mi sono fermata al MUVIT, in fondo alla via c’è Piazza Antonio con l’Oratorio S. Antonio e sono ritornata indietro per via Garibaldi dove mi sono fermata in piazza Baglioni, piazza che collega proprio via Garibaldi con Corso Vittorio Emanuele, all’altezza del MUVIT. Proprio qua c’è il Palazzo Comunale chiamato anche Palazzo Graziani Baglioni, dove è possibile ammirare una piccola mostra di “vaselle” di autori contemporanei. Ma se prestate un po’ di attenzione, un po’ in giro per Torgiano potrete ammirare altre collezioni d’arte contemporanea: “La fonte di Giano” di Nino Caruso in Piazza Baglioni, “Le fonti dei Ciocciari” in Piazza Santa Maria ma anche delle pitture di Mario Madiai.
Lascio a voi il compito di trovare altre testimonianze degli artisti locali in giro per il paese! Il Palazzo Graziani Baglioni ha al suo interno una galleria con la rappresentazione dei continenti, un’opera di Paolo Brizzi del XVIII secolo, una ricca e prestigiosa biblioteca, alcune tele pregiate e un’importante sala d’armi.
Successivamente mi sono fermata al MOO, sempre all’interno del Palazzo Comunale ma entrando dall’altro lato, per ritornare poi in Piazza della Repubblica.
Il MACC: Museo dell’Arte Ceramica Contemporanea
In piazza della Repubblica, presso il Palazzo Malizia, si trova l’Ufficio dell’Informazioni che gestisce anche il MACC Museo dell’Arte Ceramica Contemporanea, dove sono raccolte alcune collezioni di artisti contemporanei, collezioni come “Nino Caruso” e “Vaselle d’autore per il Vino Novello”.
Il MACC ha l’obiettivo di mettere in relazione tra di loro l’antica lavorazione delle terrecotte con i grandi artisti contemporanei. La tradizione legata alle terrecotte è molto importante in questa zona: basta ricordare che non siamo così tanto lontani da Faenza, altro centro importante della produzione della ceramica.
La collezione attuale comprende circa 150 opere di 48 artisti, come ad esempio Pietro Dorazio, Betty Woodman, Carla Accardi, Simona Weller, Nino Caruso e tanti altri.
Perché visitare Torgiano?
Trovarsi in uno dei borghi più belli d’Italia, immersi nella campagna umbra, rilassarsi a degustare del buon vino. Visitare dei musei che non t’aspetti e rendersi conto di poter raggiungere in poco tempo Perugia e Assisi. Visitare Torgiano basta una giornata ma è la base ideale per visitare il resto dell’Umbria!
6 pensieri sparsi
E’ incredibile come in Italia anche i paesini più piccoli nascondano ricchezze e meraviglie! Interessantissimi i musei e begli gli scorci di questo paese medioevale, che sicuramente, grazie a te, visiterò! Grazie mille!
E’ vero! Se si esce dai tour più conosciuti, si apre un mondo altrettanto fantastico! Torgiano è un paesino davvero carino e so che organizzando un sacco di eventi culturali.
Come sai non abito lontanissima da Perugia, ho spesso sentito nominare Torgiano ma non ci sono mai stata. Ottimo spunto per una domenica fuori porta, grazie :*
Allora hai una scusa in più per andarci! Io l’ho trovata l’ideale per una giornata in pieno relax e a contatto con la natura! Poi fammi sapere se ti è piaciuta. Se avessi avuto più tempo, avrei fatto più che volentieri un tour legato alle degustazioni di vino oppure seguire qualche itinerario naturalistico: il panorama umbro è la fine del mondo!
Torgiano non l’avevo mai sentito! Grazie mille per avermi fatto scoprire un nuovo borgo! 🙂
Anche io non l’avevo mai sentita! Ci sono arrivata per caso perché ci vive una mia amica che mi ha ospitato. E sono contenta di aver “perso” una mezza giornata a zonzo: ho scoperto davvero tantissime cose … ci sono rimasta quando ho visitato il MUVIT, il Museo del Vino Torgiano: non mi aspettavo di trovare un museo così grande ed importante! Una meraviglia!